Doppia coppia

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Il ristorante era piccolo ma accogliente. Le pareti erano in legno, così come il pavimento. Era affacciato sul fiume, e non si può dire che soffrisse molto la concorrenza. L'unica alternativa per chi volesse pranzare o cenare fuori, a Dark River, era rappresentata dalla vecchia bettola sul porto, e non era propriamente un luogo indicato alle famiglie o le coppie di innamorati.
Così Rick aveva pensato di prenotare un tavolo per quattro, quella sera. Lui, Eleonore, Trevor e...

Scarlett.

Già, l'aveva incontrata sul presto in mattinata all'Old Side Dinner. Avevano parlato un po' e alla fine le aveva detto che quella sera sarebbe andato a cena insieme a sua figlia e al ritrovato Trevor.

<<È incredibile che l'abbiate ritrovato, Rick.>>
<Lo è davvero. Scarlett, devo scappare. C'è una lista di persone da interrogare che mi aspetta e...>>
<<Capisco. Certamente.>>
<<Questa sera... io ed Ele saremo a cena fuori. Nulla di speciale. Qui a Dark River. Ci sarà anche Trevor e mi domandavo... ti andrebbe di venire?>>
<<Sì. Mi andrebbe.>>

Allora Rick le aveva sorriso e lei aveva ricambiato.

<<Voglio dire... so che non dovrebbe essere così un vero e proprio invito... ma...>>
<<Già. Che razza di invito sarebbe questo, eh?>>
<<Beh, io...>>
<<Ti prendo in giro. Mi fa piacere. Dico sul serio, Rick.>>

Lui aveva sorriso ancora, e lei anche.

<<Passo a prenderti alle otto. D'accordo?>>
<<D'accordo, detective.>>

E le otto erano arrivate. Rick era andato a prenderla insieme ad Eleonore e Trevor. Il ragazzo non poteva ancora guidare. Non riusciva a muovere ancora de tutto il braccio, a causa di una delle tante cadute. Una contusione, ma ne avrebbe avuto per un po'. Rick fu segretamente felice di ciò, perché l'idea di lasciare Eleonore in giro e sola con lui, dopo ciò che era successo, non gli piaceva affatto.
Scarlett era scesa bella come non l'aveva mai vista. In realtà, non aveva fatto nulla per apparire così incantevole. Eppure a lui era sembrato che lo fosse.

Avevano raggiunto il ristorante che si chiamava "Sailor's House" e adesso erano seduti intorno alla tavola apparecchiata, tutti insieme.

<<A Trevor>> disse Rick sollevando il calice quando il cameriere ebbe servito una bottiglia di Pinot Grigio.

Brindarono, e Scarlett mandò giù il vino pensando a quanto le fosse mancato un gesto del genere durante gli ultimi tempi.

Un brindisi insieme a qualcuno. Delle sensazioni positive, semplici.

<<Grazie>> disse Trevor a bassa voce, accennando un sorriso. Eleonore ne lesse la malinconia, malcelata. Posò dolcemente una mano sulla sua. Rick e Scarlett si guardarono, ma durò soltanto un attimo. Arrivarono i primi, poi i secondi, poi il dolce, infine il caffè. Mangiarono di gusto, ridendo e cercando di far sì che l'atmosfera non diventasse mai troppo pesante, troppo oscura. L'idea della cena era stata di Rick. Eleonore aveva accettato di buon grado. Tutto, pur di distrarre Trevor, di tenerlo lontano in qualche modo da ciò che era accaduto. Erano trascorsi sette giorni da quando lui e Rowena erano tornati. La ragazza era ancora ricoverata in ospedale, ma Rick andava a trovarla ogni sera. Le portava dei fiori, parlava un po' con lei e poi tornava a casa. Trevor e Eleonore lo accompagnavano sempre.
Anche Trevor era stato interrogato. Aveva fornito una descrizione eccellente dei particolari della villa che ricordava, e tuttavia non era servito a nulla. Tutto ciò che aveva visto era una cantina e un salone. Sapeva che l'edificio era su due piani, ma le ville della zona descritta da lui erano tutte su due piani. Aveva percorso insieme a Rick, LaMarca e gli altri la strada statale che collegava Dark River a Lakeville. Aveva cercato il bosco, ma inutilmente. Lungo quella strada, infatti, era pieno di boschi, ed erano tutti uguali gli uni agli altri. Avevano ripercorso il tratto anche dal punto in cui era stata ritrovata l'automobile dell'uomo che invece di salvarli li aveva aggrediti, ma anche quello si era rivelato un buco nell'acqua. La vegetazione, da entrambi i lati, era fitta. Attraversando a piedi i boschi che circondavano quell'area si sbucava sempre in prossimità di qualche villa, ma le abitazioni erano troppe e si trattava di zone quasi sempre residenziali. Nè il Dipartimento né i federali avrebbero mai ottenuto un mandato che permettesse di perquisirle tutte in maniera pressoché casuale. E in ogni caso, anche ammettendo che avrebbero potuto trovare l'abitazione che stavano cercando, era scontato che gli inquilini, ormai, avessero avuto tutto il tempo di far scomparire ogni traccia e trasferirsi altrove. Anche le indagini effettuate sull'uomo che aveva cercato di uccidere Trevor e Rowena non avevano condotto a nulla. Si chiamava Geoffry Buochet, aveva quarantacinque anni, era separato. La moglie si era trasferita in California insieme alla figlia che ora aveva dieci anni. Raggiunta telefonicamente, alla notizia della morte del marito aveva commentato con un lapidario: "Era scontato che gli sarebbe accaduto qualcosa di simile. Era un figlio di puttana bastardo." Aveva parlato per un po' al telefono con LaMarca, poi . "Un maledetto maiale. Mi ha picchiata per anni e anni, fino a che non ho trovato il coraggio di lasciare la Louisiana." Disse che non lo aveva denunciato perché anche lei stessa non era del tutto in regola. Ammise che in quel periodo aveva paura che le avrebbero tolto la custodia della figlia, se avessero scoperto che aveva qualche problema di droga e alcool. Non uscì nulla sulle frequentazioni dell'uomo, però. Niente di utile. Nè trovarono alcunché dalle perquisizioni della sua abitazione. La linea fissa  era staccata, niente internet e del cellulare non vi era traccia. Stop. Vuoto totale. Rick e LaMarca convennero che con tutta probabilità utilizzava dei telefoni usa e getta. Così aveva fatto anche la sera in cui era morto. Qualcuno lo aveva chiamato per dirgli di cercare i ragazzi e lui si era sbarazzato del cellulare. In ogni caso, non trovavano nemmeno quello, e non ne furono sorpresi. Il Mississippi era l'ideale per chi avesse qualcosa di cui liberarsi senza lasciar tracce.

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