Indietro di diciannove anni

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La stessa sera in cui Eleonore Davenport fu ascoltata dagli agenti federali LaMarca e Holloway, Scarlett si trovava al Blues'n'Beer. Aveva trascorso un paio d'ore con la sua vecchia amica Marie Ledoux, ed era stato molto piacevole confrontarsi ancora sugli anni che dopo l'adolescenza non erano più riuscite a condividere. Scarlett le aveva raccontato di Noah e le aveva spiegato che era finalmente riuscita a scrivere le prime pagine del nuovo romanzo, nonostante il caos di quei giorni.

O forse proprio grazie a quel caos, aveva pensato più volte. Era brutto ammetterlo, ma le sembrava che fosse... vero.

Marie le aveva invece raccontato di come avesse conosciuto l'ennesimo uomo della propria vita. Si sarebbe dovuta incontrare con lui di lì a poco, e così propose a Scarlett di riaccompagnarla prima a casa, ma lei rifiutò.

<<Marie la sanguinaria>> disse, sorridendo. <<Vai, fallo a pezzi. Come tu sola sai fare.>>

Marie uscì dal locale alzando il dito medio verso di lei, che sorrise ancora una volta.

Allora Scarlett ordinò un'altra birra, e quando fu pronta la pagò e la portò con sé verso uno degli ultimi tavoli del locale, in una zona nascosta, tranquilla, lontana dal resto delle persone.

Si sedette e cominciò a sorseggiarla, lentamente. Pensava agli eventi di quei giorni, mentre il sapore forte del malto le esplodeva in gola, facendola sentire in un certo senso a proprio agio.

Ripensò agli omicidi dei ragazzi, a quello del porto, a Rick. Ai due sposi francesi che erano rinchiusi in carcere; alle parole di Christine Morel. Avrebbe davvero voluto aiutarla, ma sapeva che non sarebbe stato facile.

C'erano così tanti indizi contro di loro. Così tanti dettagli che sarebbero stati difficili da spiegare in modo razionale a una giuria, probabilmente. Chissà che cosa sarebbe successo, allora. Chissà...

Poi la sua mente, quasi senza che lei se ne rendesse conto, si spostò in modo brusco, come un treno che deraglia.

E la portò indietro, all'improvviso.

Indietro di diciannove anni, nel cuore di quell'estate del 2000 torrida come poche altre prima di allora.

Ritrovò il ragazzo di cui era innamorata all'epoca. La prima vera grande cotta dell'adolescenza. Un certo Martin Coleman.
Era bello, bello davvero. Alto, biondo, abbronzato, con gli occhi azzurri, di ghiaccio. Veniva dal Texas. Lui e i genitori avevano deciso di trascorrere l'estate a Lakeville, perché lì abitavano dei vecchi amici di famiglia. Così il giovane Martin ogni mattina montava in sella alla bicicletta e attraversava tutta la cittadina, pedalando come un matto. Raggiungeva la strada statale e la percorreva fino alla fine, superando le enormi distese di cotone, quei campi giganteschi che si estendevano proprio  nei pressi della CottonLab. Arrivava al cartello vecchio che diceva "Benvenuti a Dark River" e i battiti del suo cuore già aumentavano perché con il pensiero era già con  Scarlett, ad abbracciarla vicino al porto.

Ci siamo. Risenti quel profumo?

Siamo nel 2000 adesso, Scarlett.

Rilassati.

È l'anno che torna sempre, non è vero? Ancora e ancora e ancora.

L'anno che ti sveglia la notte, lasciandoti sudata e spaventata, spesso in preda a vere e proprie ventate di orrore. Non ci pensare, però, non ora. Pensa alle cose belle, per adesso.
Avanti.
Manda giù ancora un sorso di quella birra. Goditi il sapore del malto e goditi...

I baci di Martin.
Caldi, pieni di passione, pieni di un amore appena nato, nuovo, potente.

Un amore che poi bello così non è più tornato, non l'hai più ritrovato, mai più. Perché gli amori estivi a volte durano una stagione, bruciano come il sole infuocato dei pomeriggi di luglio e poi scappano via quando arriva settembre.

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