Incubo

Il cerchio della morte

Rick si stava sistemando la cravatta di fronte allo specchio. Alle nove avrebbe avuto luogo una serata evento in Comune, nel grande giardino, e lui era pressoché obbligato a partecipare.
Era stato scelto il nuovo sindaco, un certo Carl LeBron, e voleva iniziare alla grande il proprio mandato. Gettare su questo inferno un uragano di aria pulita. Si era espresso così, sì. E festeggiare il lavoro svolto con onore e merito dal nostro Dipartimento di Polizia.

Rick non aveva nessuna voglia di andarci, ma Eleonore gli aveva suggerito che forse sarebbe stato davvero il primo fuocherello di un nuovo inizio, e allora anche partecipare a una serata pacchiana come quella avrebbe potuto avere una parvenza di senso. Così, aveva convinto Scarlett ad accompagnarlo e ora, mentre si sistemava i capelli, ripensava a quanto accaduto durante gli ultimi giorni. Erano stati momenti decisivi per l'indagine. I federali, supportati dalla task force e dal Dipartimento di Dark River, avevano ottenuto i mandati in tempo lampo per ispezionare le abitazioni dell'ormai ex sindaco Marvin Davis; del reverendo Keeling; dell'ex preside David Ashcroft; di Morgan Raynard e anche quelle del coniglio -Karl Setfried, e dell'avvocato -Andrew Greyhounds. Erano venute a galla tracce di ogni tipo. Per quanto prudenti, per quanto barricati dietro una vita in apparenza normale, gli appartenenti a quello che fu poi definito dai giornali come "il cerchio della morte" non avrebbero mai potuto eliminare tutte le tracce. Cancellare i segni di quella loro seconda esistenza come se nulla fosse, con un colpo di spugna. Così vennero fuori impronte, fotografie, macchie di sangue, pezzi di vestiti strappati; articoli di giornale vecchi anche quindici o vent'anni e che parlavano di ragazze scomparse misteriosamente nel nulla, da Dark River o dalle cittadine vicine. Venne a galla, a tutti gli effetti, la parte di quel sottobosco dell'orrore che era rimasta sommersa sotto una distesa sconfinata di ipocrisia, omertà e malvagità allo stato puro per tutto quel tempo. Inoltre, era sorto quasi subito un interrogativo piuttosto spontaneo. Se le persone appartenenti a quel cerchio della morte facevano ciò che facevano, come si poteva avere la certezza assoluta che chi era loro più vicino davvero non sapesse o anche soltanto non avesse mai sospettato proprio nulla? Qualcuno, certo, poteva essere rimasto all'oscuro di quella realtà sconcertante; ma si poteva dire lo stesso di tutti? Quante mogli erano magri al corrente delle abitudini oscene dei mariti, e per mantenere un certo bel tenore di vita elevato avevano finito con il chiudere a tempo indeterminato non solo un occhio, ma tutti e due? Nessuna persona legata agli accusati fu però accusata di complicità. Tutte, naturalmente, negarono di sapere. Di essere al corrente. E come avrebbero potuto fare diversamente? La gestione del caso, d'altronde, era ancora agli albori. Tutto sarebbe potuto accadere, soltanto che era ancora presto.

Esplose una bomba dalla potenza devastante.
La rete si allargò e si sarebbe estesa ancora smisuratamente durante i giorni successivi, catturando decine e decine di altre persone che più o meno direttamente avevano fatto parte del cerchio.
La struttura era piramidale. Ai vertici c'era il Leone, il sindaco Martin Davis. Subito sotto di lui, la Rana e il Coniglio, ovvero il più influente e potente avvocato di Dark River e di tutte le cittadine più vicine e il più grande e ricco imprenditore della zona. La realtà era che la struttura del cerchio aveva permesso e ancora continuava a permettere ai propri affiliati di crescere all'interno della società; ed era organizzata e concepita in modo tale da far sì che le varie sfere che la componevano potessero tutelarsi e aiutarsi e coprirsi in caso di necessità. Il sindaco aveva potere e influenza sul comune, sul consiglio, sulla burocrazia locale. L'ultima parola, in ogni caso, spettava a lui. La rana, l'avvocato Andrew Greyhounds della Greyhounds & Associated, si occupava invece di proteggere e quasi sempre far assolvere chi doveva essere assolto. Naturalmente agiva in modo poco o molto illegale- almeno la maggior parte delle volte e soprattutto a seconda del grado di importanza del cliente. In poche parole, chi doveva uscire di galera, usciva. Ma non era tutto, no. Gli imprenditori grossi e influenti come il Coniglio, Karl Seyfried, o come Morgan Raynard, si preoccupavano di assecondare e regalare posti di lavoro dove quando fosse necessario per il bene del cerchio. Con la stessa facilità, quei posti di lavoro potevano toglierli per sempre: tutti, o quasi, i bisognosi erano a quel punto ricattabili. Sì, perché era soprattutto grazie ad imprenditori come il Coniglio che la maggior parte delle persone che per una ragione o per l'altra entravano a far parte del cerchio della morte diventavano poi vittime e prigionieri la cui libertà cessava definitivamente di esistere. Diventavano ostaggi, schiavi di quel sistema.