Il leone

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Non fu un bello spettacolo ad accoglierli all'interno della villa.

Entrarono uno dopo l'altro: prima Rick e LaMarca; poi, subito dietro, Jane, Maggie Holloway, il tenente Washington e un paio di altri agenti di polizia.
Il salone era ampio, spazioso e avvolto dall'oscurità.

Regnava il silenzio più assoluto.

Sulla tavola, proprio al centro, c'era una videocamera ancora accesa.

Rick e LaMarca si guardarono, facendo cenno agli agenti dietro di loro -che intanto erano stati raggiunti da altri sei uomini della S.W.A T. - di procedere al piano di sopra.

Jane e Maggie avanzarono, insieme al tenente.

Rick, con i guanti, prese la videocamera. La esaminò con cura, poi premette il tasto play.

Partì un video, mentre poteva sentire i calci che gli uomini al piano di sopra stavano sferrando per aprire le porte, una dopo l'altra, entrando così nelle stanze degli orrori.

LaMarca gli si avvicinò. Rick appoggiò la videocamera sulla tavola e in silenzio guardarono il video.

Si svolgeva nello stesso salone in cui si trovavano ora loro.

C'era un solo uomo al centro dell'inquadratura. Il fisico era asciutto, snello. Indossava un abito scuro, elegante. Sedeva a capotavola.

il volto era coperto da una grossa, enorme maschera.

La maschera di un leone.

<<Credo che sia finita, dunque. Così i peccati sono stati lavati con il sangue, come è giusto che sia. E altro sangue verrà versato. La mia corsa è giunta al capolinea. Le circostanze della vita mi hanno costretto a cedere il passo.>>

Si bloccò. Per alcuni istanti rimase in silenzio. Rick guardò LaMarca e gli altri. Non era possibile riconoscere la sua voce: la maschera distorceva il suono.

<<Ci siamo divertiti tanto, durante questi anni. Oh, ci siamo divertiti eccome. Ma adesso, il tempo dei giochi è finito. Ho guidato questo nostro circolo con cura e amore. Non è stato sempre tutto facile. In molti sono cresciuti, durante questo periodo. Ma a che prezzo? La coscienza, per quanto sottile e misera e quasi inesistente in alcuni di noi, ha avuto alla fine la meglio su di me. Prima di togliere questa maschera, voglio confessare una cosa. I ragazzi che avete accusato del duplice omicidio a bordo del NewStar, i due novelli sposi, sono innocenti. E sono innocenti perché IO IN PERSONA ho tolto la vita e deturpato i corpi delle due vittime, come era giusto che fosse. Non starò qui a spiegare le mie ragioni. Di sopra, troverete il coltello macchiato del loro sangue. Lo stesso con il quale li ho uccisi. Non sarà difficile trovare il loro DNA sull'arma, insieme alle mie impronte. Dopo tanti anni trascorsi pensando alla mia soddisfazione personale, una buona azione prima di morire potrebbe magari regalarmi un posto un po' meno caldo all'inferno, anche se ne dubito.

Non posso più convivere con tutto ciò, in ogni caso. E credetemi, vorrei. Vorrei davvero. Ma la partita, mio malgrado, è perduta.>>

L'uomo smise di parlare.

<<Detective!>> gridò un agente dal piano di sopra.
<<Venite! Abbiamo trovato qualcosa, qui!>>

Il Leone si tolse la maschera, mostrando il proprio volto e raggelando i presenti.

Poi, sorrise.

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