Incubo

Nei ricordi di Scarlett

<<Mia madre si chiamava Celine. Era una bella donna. Andavamo d'accordo, davvero. Ci sono ricordi straordinari di lei che continuano a sbucare fuori dalla mia memoria, quando magari sto pensando a tutt'altro, sai. Capita di sovente.>>

Scarlett reclinò lentamente la testa all'indietro e poi chiuse gli occhi. Respirò a fondo, lasciando che l'aria calda di quella triste notte estiva le riempisse i polmoni. Rick la guardò senza dire nulla. Erano seduti fuori, sulla grande terrazza della villa di lei. Compton Bassett giaceva silenziosa sotto lo sguardo vigilie del vecchio cedro solitario. Tutto sembrava tranquillo, quieto, pacifico. Era difficile anche soltanto pensare che poche ore prima fosse stato rinvenuto il cadavere di Bryan Cage giù al porto.

Rick e Scarlett sedevano su due eleganti sedie in vimini, e a separarli vi era un tavolino con sopra una bottiglia di Pinot Nero della California, regalo di benvenuto di Marie Ledoux che lei aveva decisamente apprezzato. Rick le riempì per la seconda volta il calice e fece lo stesso con il proprio.Scarlett bevette un sorso e poi riprese a raccontare.

<<Avevo trascorso a Dark River tutta la vita. Ogni giorno dei miei sedici anni. Le cose erano andate bene per un po', per quanto ricordo. Mio padre Harrison lavorava nella più grande bottega della cittadina, tutti lo conoscevano. Vendeva qualsiasi cosa, e ricordo le estati trascorse in negozio insieme a lui. Mi piaceva fargli compagnia. Quando finivo per annoiarmi o arrivavano le mie amiche e i miei amici, allora salivo sulla bicicletta e partivamo per le nostre scorribande. Era un bel periodo, ma ero piccola. Una bambina, ancora.>>
<<Quanti anni avevi?>>
<<Dieci, undici, dodici. Poco prima di entrare nell'adolescenza. Ero timida, riflessiva, insicura. Per certi versi, adoravo vivere nel mio mondo. Mi piaceva leggere, sai. Soprattutto romanzi gialli, thriller. E poi andare al cinema. Era una delle passioni più grandi, per me. Ci andavo sempre, ogni fine settimana, fin da quando ero una piccola, insieme ai miei genitori.>>
<<Andavate al...>>
<<Al Jaw's. L'unico vecchio cinema di Dark River.>>
<<Il Jaw's, già. È sempre in attività, ma è da un pezzo che non ci torno.>>

Scarlett sorrise, poi si passò una mano tra i lunghi capelli scuri. Era stanca, perché la giornata era stata infinita e terribile. Il ritrovamento del cadavere di Bryan Cage aveva scosso entrambi. Rick era certo che l'indomani sarebbero arrivati in città i federali, perché ormai era chiaro si trattasse di omicidi seriali; senza contare che Trevor Salinger, il ragazzo frequentato da sua figlia Eleonore, risultava ancora scomparso.

<<Era un bel cinema, il Jaw's. Ho dei ricordi straordinari di quei giorni. Quante serate trascorse così. Film, cene fuori. Una famiglia normale. Una vita tranquilla, bella.>>

Si fermò, d'un tratto. Sollevò lo sguardo e sentì...

Il ronzio. Che cosa interrompe la piccola Scarlett mentre sta disegnando? Chi è? Chi bussa alla porta, Scarlett? Papà corre ad aprire, guarda! Mamma dov'è? L'acqua del bagno scorre, la puoi sentire, viene già dalla doccia. Papà apre e... chi si vede? Conosci quell'uomo? Quello con cui parla?

(Parla?)
(No)
(Urla. Urla. Ma mamma non sente perché l'acqua della doccia continua a cadere. Come la tua matita, che perde il fragile equilibrio, gigante tra le tue dita sottili di bambina. Crolla giù, sul foglio, e allora senti qualcosa in gola che si stringe, ed è un nodo; non sai che cosa significhi perché sei piccola ma sai che è così che capita quando stai per piangere. Che cosa dicono, papà e quell'uomo? Che cosa ricordi di quell'estraneo?)

<<Scarlett?>>
Lei chiuse gli occhi per un istante e poi li riaprì. Bevette un altro sorso di vino, senza rendersi conto che aveva già svuotato il calice per la seconda volta.

<<Mia madre fu assassinata, Rick. Forse lo sai, forse in centrale te ne hanno parlato.>>
Lui annuì.
<<L'ho saputo, sì. Ma volevo che fossi tu a raccontarmelo. Non mi sembrava... corretto nei tuoi confronti. Non so spiegarti che cosa stia cercando di dire.>>
<<No, no. Ho capito. È stato carino da parte tua.>>