Christine nel sangue -parte 2 (e la stella a cinque punte rovesciata)

394 54 22
                                    

Il cognome di David era Stone. Christine l'avrebbe scoperto un paio di ore più tardi, alla centrale di polizia di Dark River, quando di fronte al detective Rick Davenport si sarebbe sentita male davvero per la prima volta nella propria vita. Per adesso, le gambe le tremavano e il fiato aveva incominciato a sembrarle sempre più corto, sempre più lontano.

David Stone giaceva disteso a terra, con le braccia allargate e la gola recisa. Il suo sguardo era rivolto verso l'alto, ed era normale che fosse così, data la posizione in cui si trovava.

E allora che cosa c''è di strano, Christine? Che cosa ti sta facendo tremare il cuore adesso?

La prima cosa che fece fu pensare a Jacques. Era un incubo, per questo si trovava da sola. Per questo lui non le stava stringendo la mano. Ma gli incubi possono sembrare così tanto reali? Chiudeva i pugni e sentiva la pelle gelida eppure sudata al tempo stesso. Dalle aperture degli oblò filtrava la prima luce del mattino, che andava a ricadere proprio lì, sul corpo di David.

David aveva vinto la notte precedente; questo Christine riusciva a ricordarlo. Aveva vinto parecchi soldi, sia al tavolo da poker che a Black Jack.

E poi che altro?

Buio, così buio.

Spostò gli occhi dal corpo e li riappoggiò sul volto della vittima.

Gli occhi non c'erano più. Le orbite erano vuote, come le buche del green prima che le palline da golf le riempiano infilandovisi. Il sangue era scivolato giù, ricoprendo il collo e il petto dell'uomo, per poi depositarsi in buona parte anche a terra.
Christine indietreggiò, coprendosi la bocca con la mano. Il cuore aveva preso a battere forte, sempre di più, ma soltanto in quel preciso istante lei stava davvero incominciando a realizzare ciò che stava accadendo. Così, nel riportare gli occhi dalle orbite vuote di David Stone al torace, si rese conto di qualcos'altro. Qualcosa che prima non aveva notato non perché non avesse visto, ma perché il suo sguardo era stato obbligato a risalire verso il cuore dell'orrore, non che anche quel nuovo dettaglio che adesso la paralizzava ulteriormente non fosse atroce. Sul torace del corpo privo di vita era stata disegnata, con il sangue, una stella a cinque punte all'interno di un cerchio. Ed era grande, grande quanto il torace stesso.

Rovesciata, Christine. Una stella all'interno di un cerchio, rovesciata. Sai che cosa significa?

Se non lo sapeva, lo avrebbe scoperto sempre un paio di ore più tardi, sempre nella centrale di polizia di Dark River, sempre grazie a quel detective che si chiamava Rick Davenport.

Christine vide quel simbolo inciso sul petto di David e a quel punto non riuscì più a trattenere le grida. Non ci aveva provato, in precedenza. Semplicemente, forse a causa dello shock, la voce non era riuscita ad uscire. Ma adesso vi riuscì eccome. Svegliò i vicini di cabina e gran parte di coloro che su quella stessa sezione del battello New Star stavano ancora dormendo, preparandosi al viaggio che di lì a poco li avrebbe attesi.

Si guardò intorno e poi abbassò gli occhi. Il sangue sul quale si erano posate le sue ginocchia non era più così liquido da poterla sporcare eccessivamente, ma abbastanza da colorare di rosso anche il suo corpo.

Sentì dei passi provenire dall'esterno della cabina.

Sta arrivando qualcuno, pensò. È finita. É quasi...

Ma poi, riacquistando gradualmente lucidità, allontanandosi sempre più in fretta dagli strascichi che l'alcol della notte precedente le aveva lasciato addosso, si rese conto che non era finito proprio nulla. Pensò ancora a Jacques e allora, incapace di muoversi, gridò il suo nome.

<<Jacques! Jacques! Jac...>>

E lui comparve all'improvviso di fronte a lei.

Il cuore di Christine, nel rivedere il marito, si bloccò ancora una volta, e lei se possibile si sentì ancora peggio di pochi attimi prima.

Jacques era immobile di fronte alla moglie e le sue braccia, le sue mani, il suo volto erano completamente ricoperti di sangue.

IncuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora