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Scusate per eventuali errori, buona lettura!
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[Branco Kim]
«Quando da piccolo dicevate "Taehyung, non fare il cattivo perché ti vendiamo alla Eodum" non credevo faceste seriamente.» sbotto per la centesima volta in questa giornata.
Non mi interessa minimamente se posso sembrare immaturo od infantile, sul serio! Come si sono permessi di vendermi — come se fossi una balla di fieno o un mulo — al branco dei Jeon! E poi, come possono dirmelo soltanto due ore prima dell'incontro?!
Mio padre sospira, massaggiandosi la fronte, seduto nel trono davanti a me. Mia madre gli accarezza la schiena mentre mio fratello guarda in basso, senza incrociare i miei occhi.
Lui — Namjoon —, ha sempre avuto più fortuna di me: essendo nato Alpha, può fare ciò che più gli aggrada in questa vita. Io no. Il motivo? Sono un Omega, maschio, per di più. Non c'è speranza per me.
«Ti prego, Taehyung. Stai ripetendo questa frase da più di un'ora e mezza.» scuote il capo mia madre, scossa.
«Perché dovrei smetterla? Non sei mica tu quella venduta al tuo nemico! Ad uno sconosciuto! Mi rifiuto! — incrocio le braccia al petto, sbattendo un piede per terra — Come se mai potessi accettare un principino viziato!»
«Quello è il tuo compagno, Taehyung.» mormora papà, togliendosi le mani dal viso.
Io e mio padre abbiamo sempre avuto un buon rapporto, ma, adesso, tutti questi anni di affetto paterno mi sembrano solo una mera bugia, una realtà dolce per farmi capire che — prima o poi — sarei dovuto andare via.
Bussano alla porta e non ci faccio nemmeno caso, troppo preso a replicare contro mio padre.
«Non sono di proprietà di quello stupido Alpha, che vada a-» vengo interrotto da una voce limpida e sicura che ribatte:
«È dalla graziosa bocca del mio Omega che escono queste dolci parole?»
Un ragazzo, alto più di me — che novità... —, dalle spalle ampie, i capelli corvini e spettinati, lo sguardo serio e l'espressione ghignante entra nella Sala del Trono, facendomi deglutire pesantemente.
«Jeon Jeongguk. — lo chiama papà, alzandosi di tutta fretta. Cavoletti, quindi è lui il mio-il mio- — Benvenuto, vuoi accomodarti?»
«No, Kim Taemin. Voglio solo l'Omega.» risponde, portando i suoi occhi sui miei.
Okay, è carino e tutto, ma non si deve permettere di parlare così, di me.
«Ti sembro un cane? Ho un nome. — sbotto, incrociando le braccia al petto, facendogli inarcare un sopracciglio — Padre, madre. Siete davvero sicuri di questa vostra... scelta?» domando, fissandoli con tristezza.
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I'm not just a stupid Omega |KookTae|
Fanfiction"«Non sono di proprietà di quello stupido Alpha, che vada a-» «È dalla graziosa bocca del mio Omega che escono queste dolci parole?»" ___________ La guerra porta a fare scelte affrettate dalla quale non c'è via di fuga. Un patto non può essere spez...