32-Tu sei mio ed io tuo

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«Cosa diamine... — sbotto, sbarrando gli occhi e strappandogli il libro dalle mani — Chi è stato?!»

 Incomincio a sfogliare le altre pagine, ritrovandole completamente piene di scritte rosso sangue sopra le parole nere. Ringhio rumorosamente, scaraventando via il libro, il quale rotola giù dalla collina a causa della troppa forza.

«Jeongguk, calmati! — esclama Taehyung, prendendomi il volto tra le mani e guardando fisso dentro i miei occhi — Calmati...»

Prendo un grosso respiro profondo e cerco di concentrarmi solo su queste bellissime iridi grige che osservano le mie espressioni con sincera preoccupazione.

Accenno un sorriso, giusto per rassicurarlo, e collido la mia fronte con la sua.

«Scusa, avevo promesso che ti avrei fatto parlare. — sussurro, dispiaciuto — Dimmi tutto. Spiegati prima che io possa perder la pazienza nuovamente.»

Annuisce lentamente, leccando con agitazione le sue labbra e distaccandosi lievemente da me. Non sembra molto contento di dovermi dare una spiegazione e questo non fa altro che aumentare la mia ira e tristezza.

Tristezza perché — ancora una volta — mi sono rivelato un Alpha non degno di questo nome. Non riesco nemmeno a proteggere le persone a me care, non riesco a rispettare i patti, non rendo nemmeno orgoglioso mio padre.

«Tu eri andato a palazzo. — inizia, giocherellando con la neve morbida — Io ero rimasto fuori a leggere dato che era una bella giornata. Sono entrato solo cinque minuti in casa per andare in bagno e... — sposta gli occhi sui suoi amati testi — ...E ho trovato i libri totalmente pieni di quelle parole. Seppur scritti in modo diverso, il significato è lo stesso: nessuno mi vuole qui, tutti mi credono una chissà quale minaccia.»

Gli prendo le mani tra le mie, stringendole forte. Torna con lo sguardo su di me. 

«Io ti voglio qui. — ribatto, serio — Io ti voglio con me per sempre.»

«Non siamo in un libro, Jeongguk. — replica, scuotendo la testa mestamente — Non tutto va come speriamo che vada. C'è sempre qualcosa che rovina i piani.»

«Non pensarla in questo modo. — ridacchio, baciandogli una guancia — Pensa più che quando vedi il buio, quello tetro e freddo, non puoi far altro che cercare la luce. E, fidati, dopo tutta quella oscurità, la troverai.»

«Sempre così saggio, Alpha.» sorride ampiamente, accarezzando le mie ciocche corvine.

«Mi dispiace non esserci stato. — riprendo il discorso precedente — Ho compreso solo ora il perché tu sia entrato piangendo quando ero con quello stupido di mio cugino. Vorrei esserci arrivato prima...»

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now