Epilogo

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Due anni dopo...

«Ti prego, Hyebin, mangia questa dannata pappa...» mormoro, avvicinando il cucchiaio in legno alla boccuccia serrata e stretta di mia figlia, per nulla intenzionata a mandar giù la sua cena.

Infatti, la piccola con un bel colpo assestato di pugno, fa rivolare la posata che arriva dall'altra parte della stanza. Sbatto le palpebre, non sapendo se urlare dalla frustrazione o dall'incredulità della situazione.

Torno con gli occhi su Hyebin, le iridi grigi determinate nel non voler sottostare ai miei "ordini" e quasi scoppio a ridere per la serietà della sua espressione nonostante abbia appena due anni.

Sospiro pesantemente, portando la mano tra le sue fini ciocche corvine, scompigliandole leggermente. La bimba ridacchia in modo acuto, tentando di afferrare le mie dita. Le stampo un rumoroso bacio sulla tempia.

«Amore, perché non vuoi mangiare? Il cibo è buono.» rido, poggiando la mano sulla sua guanciotta paffuta e rosata.

Ritento, prendendo un nuovo cucchiaio e premendolo lievemente contro la sua bocca. Si lamenta, emettendo qualche verso che sembra molto un "no!". Guardo la pappetta, poggiando dentro la posata. Non ha mangiato quasi nulla, non è un bene, ma non so proprio cosa fare.

Ad un tratto, la porta del bagno si spalanca e il corpo, coperto solo da dei pantaloni a vita alta scuri, di Jeongguk si presenta. Allargo il sorriso quando vedo, appiccicato all'Alpha, il piccolo Taemin che ridacchia ampiamente per chissà quale motivo, avvolto nella sua larga tovaglia color pesca.

«Eccoci qui! Il principino non ha fatto capricci oggi per fare il bagnetto.» esclama il mio Compagno, poggiando il piccolo sul suo lettino, posizionato proprio sotto una grande finestra ben chiusa.

«Beato te, amore, qui c'è qualcuno — indico la bimba che mette su un broncio. — che non vuole proprio mangiare a quanto pare!»

«Come mai? Hyebin il mangiare è buono!» commenta mentre veste Taemin, mettendogli solo dei calzoncini e una maglia leggera a causa delle temperature abbastanza alte.

Solitamente, questo è compito dei servi, ma sia io che Jeongguk abbiamo deciso di passare più tempo possibile con i bambini quando ci è possibile, incominciando anche da questi piccoli gesti "poco regali".

Guardo Jeongguk avvicinarsi a noi, mettendo le mani sui fianchi e inarcando un sopracciglio nella direzione di nostra figlia.

Per quanto possa sembrarlo, il genitore severo non è affatto lui. Anzi, potrebbe benissimo correre nudo, sotto la neve e al freddo per prendere una bambola a villaggio se soltanto uno dei due cuccioli glielo chiedesse. Fortunatamente, non sanno ancora parlare anche se manca pochissimo, lo avverto.

In questi anni, la nostra famiglia si è fatta sempre più stretta ed amorevole. Sin dai primi giorni, Jeongguk mi ha trattato come un vero e proprio principe, non facendomi fare nulla e trasportandomi in braccio da una parte all'altra del castello.

Dolce da una parte, terribilmente imbarazzante dall'altra, sopratutto dopo quattro mesi dal parto. Ho dovuto letteralmente spiegargli parola dopo parola che stavo benissimo e mi ero ripreso alla grande. Ricordo ancora come mi guardò dubbioso prima di posarmi un bacio in fronte ed annuire sconsolato, dicendo che se era questo il mio volere mi avrebbe lasciato più spazio per respirare.

Con i bimbi è ancora peggio, non è iperprotettivo, solo molto attento a qualsiasi cosa che li riguardi. Ha paura che possa accader loro una sventura e tenta sempre di mantenerli al sicuro.

Ricordo ancora la sua gioia impressa negli occhi quando i gemellini hanno mosso i loro primi passetti, oppure quando ha scoperto che entrambi — anche Hyebin — fossero Alpha. Ha organizzato un'enorme festa alla quale hanno partecipato anche Namjoon, Jin, Yoongi, Jimin, Hoseok e la sua compagna, Soomin.

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now