"«Non sono di proprietà di quello stupido Alpha, che vada a-»
«È dalla graziosa bocca del mio Omega che escono queste dolci parole?»"
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La guerra porta a fare scelte affrettate dalla quale non c'è via di fuga. Un patto non può essere spez...
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prego per la gif ;)
E CORRIAMO PER MANO IN UN POSTO LONTANO, VORREI DIRTI TI AMO MA NON CI RIESCO MAAAAIII.
okok basta canzoni a caso,
ps: grazie per le 2.5K+ e tutti i preziosissimi commenti che scrivete,
mi fate sentire così felice :'')
buona lettura.
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Apro lentamente le palpebre, storcendo la bocca ed arricciando il naso. Mi siedo con altrettanta lentezza e sento una fitta al fondoschiena.
Sospiro, scuotendo la testa e guardandomi attorno, ancora un po' assonnato. Dai raggi del Sole che filtrano, posso ben notare che sia mattina inoltrata.
Diamine, ho dormito così tanto! Ero proprio sfinito...
«Ma buongiorno.» volto lo sguardo verso la porta del bagno — ora aperta — dalla quale sbuca il suo corpo completamente nudo se non fosse per un misero telo bianco a coprirgli le grazie.
«Copriti!» esclamo, con una voce decisamente acuta per i miei toni
«Andiamo! — alza gli occhi al cielo, un sorriso impertinente sul viso — Non era la stessa cosa che dicevi ieri sera.»
Un cuscino gli arriva dritto in faccia, facendolo bloccare e sgranare gli occhi. Mi immobilizzo, sorpreso dal fatto che io abbia fatto centro, per poi scoppiare a ridere, cadendo all'indietro sul materasso.
Mugolo di dolore, fermando le mie risa e mettendo su un broncio.
Due secondi dopo, Jeongguk è sopra di me. Le sue mani sui miei fianchi pronte a farmi il solletico. Ricomincio a ridere, contorcendomi e socchiudendo gli occhi, riuscendo comunque a vedere il suo sorriso da coniglietto, in pieno contrasto con i muscoli tesi delle spalle e delle braccia.
«Gguk, smettila!» esclamo, a corto di fiato e con le lacrime per le troppe risate.
«Come mi hai chiamato?» domanda, terminando i movimenti delle sue dita.
Arrossisco, sviando lo sguardo dal suo. «Ho sbagliato.»
«Io non credo... — mormora, afferrando il mio mento — ...È stato tenero.» allarga il sorriso.
In automatico, lo faccio anche io, inclinando lievemente il capo verso destra e studiando il suo volto. Non mi sono mai soffermato troppo a guardarlo, ma è davvero, davvero, bellissimo.
