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«Non mi piace questo abito...» borbotto, incrociando le braccia al petto.
«Ma, mio signore, siete stupendo! — esclama una Beta, tutta sorridente, venendo subito approvata dalle sue colleghe — Le sue forme vengono risaltate da questi pantaloni!»
Sbuffo, girando di poco il mio corpo per studiarmi meglio allo specchio della camera mia e di Jeongguk. Ritiro lentamente il broncio, trovandomi carino con questi vestiti.
«Forse avete ragione, però stringe abbastanza.» mi lamento ancora, poggiando una mano sui fianchi per rendere meglio il concetto.
«Siete in perfetta forma, signorino!» replica un'altra cameriera e le altre immediatamente le danno ragione.
Ridacchio, annuendo e scacciando la mia espressione fintamente seccata. Porto le dita tra i capelli argentati, sistemandoli meglio. Sono agghindato con anelli e gioielli vari mai visti in vita mia — non li ho mai apprezzati, mi danno un senso di oppressione, quasi come se fossi un reale tutto pomposo che tiene solo ai soldi —, i ciuffi sono ben lavati e profumati così come il mio intero corpo, rivestito da una camicia bianca infilata nei pantaloni grigi morbidi.
Un lungo mantello candido arriva fino ai miei piedi, coperti da degli scarponi scuri che si abbinano alla parte inferiore del mio vestiario.
Posso dire che, tutto questo mix di colori e tessuti, mi piace molto. Devo dire di starci anche abbastanza bene.
«Vi ringrazio.» mi inchino alle domestiche, le quali rimangono sorprese per poi ricambiare il gesto velocemente.
«Non c'è bisogno, signorino!» replica la più anziana, accennando ad un sorriso dolce.
«Sì, invece. — ridacchio, scendendo dallo sgabello posto davanti allo specchio per sedermi sul letto — Posso chiedervi il perché del bianco?» indico il mantello sistemato alle mie spalle con un dito.
«Il bianco è il simbolo della purezza degli Omega. — risponde una di loro — E lei è la rappresentazione più pura degli Omega, dato che è anche un uomo. Indica quanto lei sia speciale, signorino.»
Annuisco, comprendendo il senso di questo racconto. Qualcuno bussa alla porta della stanza e sussulto, prima di dare l'accesso a chiunque sia colui fuori.
La testa corvina di Jeongguk fa capolino e ridacchio, notando il suo sorrisetto divertito nella mia direzione. Le domestiche si congedano e le ringrazio un' ultima volta.
L'Alpha entra ma faccio finta di non notarlo, andando nuovamente dinanzi allo specchio per osservare il mio intero vestito.
Jeongguk emette un piccolo risolino, raggiungendomi con pochi passi e avvolgendo le sue braccia alle mie spalle, poggiando successivamente il mento sopra il mio capo.
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I'm not just a stupid Omega |KookTae|
Fanfiction"«Non sono di proprietà di quello stupido Alpha, che vada a-» «È dalla graziosa bocca del mio Omega che escono queste dolci parole?»" ___________ La guerra porta a fare scelte affrettate dalla quale non c'è via di fuga. Un patto non può essere spez...