20-Meriti di meglio, Taehyung

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«Tae, va tutto bene, davvero.» Jeongguk ridacchia, scuotendo la testa.

«'Sta un po' zitto, hai rischiato di perdere la vita!» esclamo, scontroso, riservandogli un'occhiataccia alle sue risa, le quali invadono l'infermeria deserta.

Nell'edificio, per l'appunto, ci siamo solo io e il corvino da quasi un giorno intero. I medici hanno consigliato riposo e acqua, lo hanno bendato per curare le ferite più gravi ma non vi è stato nulla di fatale, per fortuna, potremo uscire di qui fra un paio di ore.

«Non sarebbe mai successo. — ribatte, con una nota di stizza — Hai visto come ho conciato mio cugino? Lui sì che è messo proprio male!»

Assottiglio gli occhi nella sua direzione, facendolo smettere subito di vantarsi. Mi agito scomposto sulla sedia, cercando una posizione che non arrechi dolore al... Aish, lasciamo perdere.

«Non è una cosa della quale pavoneggiarsi, sai? Voleva il tuo regno e hai difeso il tuo territorio, ma lo hai lasciato più morto che vivo.» replico, incrociando le braccia al petto.

Junyong ha riscontrato molte più lesioni di Jeongguk, senza però rimanere realmente morto stecchito o mutilato. Direi che è un grande successo, per lui.

«Che sei noioso, Tae... — borbotta, alzando gli occhi al cielo — Se soltanto tu non ci fossi stato, adesso, sarebbe dall'altra parte, a far compagnia alla Dea Luna.»

«Jeongguk!—»

«Jeongguk—»

Entrambi voltiamo il capo verso la voce profonda e autoritaria del Capobranco. Ha quell'aurea che farebbe inchinare tutti, persino me. Combatto contro la mia natura da Omega e mi limito a rivolgergli un inchino profondo come saluto.

Dietro di lui, sorridente come non mai, la regina, la quale corre ad abbracciare il figlio, ignorando qualsiasi legge del decoro, infondo, sono in famiglia.

«Oh, Jeongguk! Ho avuto seriamente paura che...» lascia in sospeso la frase, emettendo un lungo sospiro di sollievo.

«Su, madre, come avete anche solo pensato a questa possibilità!» scherza il corvino, provocandomi un sorriso spontaneo sul volto.

È un tale idiota, alle volte...

La donna annuisce frettolosamente, sciogliendo l'abbraccio e tornando di fianco al marito con un'espressione sollevata e tornando ad essere la forte Alpha Capobranco.

«Jeongguk.» ripete, l'Alpha Jeon, con tono più serio.

«Padre.» ricambia il ragazzo, tornando più composto.

«Sei riuscito a difendere il tuo Branco ed ad ottenere in modo giusto il ruolo da Alpha Principale — per la prima volta da quando ho visto quest'uomo, accenna ad un vero e proprio sorriso, guardando solo ed unicamente il figlio — Sono fiero di te.»

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now