1-La Luna non mente mai

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[Branco Jeon]

La Sala del Trono era grande, decorata in oro, con due troni posizionati al centro e rialzati rispetto al pavimento. I Jeon dovevano sempre essere in cima agli altri, ovviamente.

Jeongsu amava quel luogo, era il suo preferito - dopo le sue stanze, ovviamente -, gli faceva sentire quel potere che sapeva di possedere ed esercitare. In quel momento, il suo regno era in conflitto da qualche anno contro il branco Kim.

Quest'ultimo non era forte, o meglio, possedeva Alpha ben qualificati ed addestrati, ma essi erano pochi se paragonati ai Beta e alle Omega presenti. In quelle condizioni, vincere una guerra, era a dir poco impossibile. Non si sapeva come i Kim non fossero ancora crollati, alcuni mormoravano che la Dea Luna fosse dalla loro parte e che la guerra sarebbe continuata per secoli e secoli.

Jeongsu adorava quell'idea - era un Alpha, la sete di potere scorreva nelle sue vene - ma da quando aveva avuto un figlio, la cosa lo preoccupava. Non voleva proseguire, ma non poteva arrendersi, era una questione di orgoglio.

Sospirò, voltando il capo a guardare la sua bellissima coniuge. Minsao era un' Alpha forte e coraggiosa, si era persino offerta di andare in guerra a guidare i suoi lupi: fare la Capoclan era sempre stato il suo ruolo.

La donna, dai lunghi capelli corvini e gli occhi color caffè, incrociò gli occhi dell'uomo. Amava suo marito e suo figlio più di ogni altra cosa al mondo ma era dall'inizio della guerra che era in disaccordo con le sue scelte militari. Non voleva combattere, voleva un mondo sicuro per il suo bimbo.

Baciò la testa di quest'ultimo che, ridacchiando, si contorse fra le braccia della mamma, muovendo la testolina. Minsao sorrise, accarezzandogli la guancia, guardandolo con dolcezza.

Jeongsu guardava la scena, un misto di tenerezza e tristezza lo impossessò. Voleva metter fine a quella assurda atrocità: avrebbe compiuto un attacco e avrebbe sterminato dal primo all'ultimo lupo del branco Kim, era deciso.

Fece per alzarsi, ma una guardia entrò di tutta fretta dentro la Sala, senza nemmeno bussare. Il Capoclan aprì la bocca per sgridarlo quando poi vide l'espressione sorpresa e divertita che possedeva il Beta.

Inarcò un sopracciglio e tornò comodo sul trono, curioso.

«Cos'è successo da farvi correre con tanta insolenza qui dentro?» domandò, poggiando il gomito sul bracciolo e sistemando lì il capo.

«Mi dispiace, mio signore. - si inchinò l'altro, riconoscendo l'errore compiuto. - Ai portoni abbiamo una visita speciale. - cercò di trattenere un risolino che i due capi percepirono ugualmente. - L'Alpha Kim è venuto qui e cerca lei.» spiegò.

Jeongsu assunse un'espressione sorpresa. Quell'uomo era un pazzo, l'aveva sempre detto, ma non credeva fino a quel punto. Entrando - letteralmente - nella tana del lupo, cosa credeva di ottenere?

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now