55-Luna, oh maledetta Luna

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hello, che dire, un capitolo abbastanza lungo!! spero appunto vi possa piacere perché nei prossimi ci avvieremo nella fase - oramai - finale di questa storia che ci ha accompagnati per tanto, tanto, tanto tempo. molte persone sono rimaste ed altre si aggiungono: non posso far a meno di ringraziarvi, uno ad uno.

comunque, ho creato un account ig (su instagram, per intenderci). mi chiamo "bigbabol_ishere" - senza le virgolette obv HAHAHAH - e niente spero che questo io lo utilizzi più di quanto faccio con twitter. 

nulla, finisco qui questa premessa, buona lettura!! vi voglio bene!!


«Per favore, Yoongi-hyung, stai calmo.» mormoro, forse per l'ennesima volta, osservando volare l'ennesimo mobile che si schianta contro l'ennesima roccia.

Per sfogarsi, ha portato fuori almeno una trentina di mobili, prima di mettersi in un luogo appartato, trascinarmi con lui senza spiegazione e mettendosi a sfracassare poveri mobili in legno. Nemmeno con una logica— o almeno, non mi è dato sapere.

«Stai zitto, Jeongguk. — ringhia, voltando il capo nella mia direzione con gli occhi che illuminano di rosso e sfavillano nel buio della notte. Replico con un basso ringhio a mia volta, avvertendolo. — Tu reagiresti nel mio stesso modo.» e prende in braccio una sedia, lanciandola in terra.

«Ma per cosa?! — esclamo, alzando le braccia al cielo. — Perché non mi spieghi nulla? Sono o non sono tuo amico, dannazione?!»   

Prende un respiro profondo, alzando la testa alla Luna e rimanendo in silenzio. Abbasso lo sguardo, comprendendo la realtà dei fatti. No, non siamo realmente am—

«Certo che lo sei, Jeongguk. — replica l'Alpha e sgrano le palpebre, sorpreso. — Ci conosciamo da quando tu sbavavi e mangiavi le formiche da terra. Mi pare ovvio che siamo migliori amici.»

«Hyung...» mormoro, ancora leggermente sconvolto dalle sue parole. Il maggiore non è proprio un tipo... romantico.

«So che in questi momenti sembri che io odi tutti e che voglia solo Jimin. — continua, voltando il viso  verso il fitto e buio bosco a pochi metri da noi. — Mi... Mi dispiace averti ignorato e trattato male, in questo mese. Davvero, non so cosa mi sia preso, ma sai come sono durante le guerre...»

«Ignori i tuoi sentimenti e li metti da parte perché non puoi concederti errori sentimentali, come dici tu.» parlo al suo posto, sbuffando divertito.

«Esattamente. — bisbiglia. — Quindi... scusami.»

«Di nulla, hyung, sai che per me sei il migliore, non potrei mai essere davvero arrabbiato con te.» spiego lentamente, accennando ad un sorriso che però non vede.

«Jimin ha partorito.» lo sento dire, con un tono di voce così basso che fatico molto per udirlo.

«Cosa?! — quando realizzo, scatto, gridando e squarciando il silenzio della notte. — Quando? Come diamine è possibile? Come lo sai?»

«Nemmeno una mezz'ora fa. — risponde, rimanendo comunque di spalle. — Forse aveva così tanto bisogno di me, della mia presenza vicino, che ha aperto un collegamento di Compagni da così lontano...» il suo sussurro si disperde con il vento freddo che mi fa rabbrividire da capo a piedi.

Se mi fossi ritrovato nella sua stessa situazione... non so come avrei reagito. Probabilmente, il mio lupo avrebbe preso possesso di me e mi avrebbe costretto a correre da Taehyung, ignorando i piani progettati. Non sarei riuscito a contenermi, non come ha fatto Yoongi-hyung.

«Per questo sei qui a spaccare mobili...» realizzo ancora, piegando le labbra in una, involontaria, smorfia triste.

«Esatto. Se non continuo a sfogarmi potrei fare qualcosa di cui mi pentirei.» sospira rumorosamente.

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now