34-Popolo Nascosto

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«Kim Namjoon. — la regina richiama mio fratello, il quale alza subito la testa, attento — Oramai, più che Principe, sei un Re a tutti gli effetti.»

Abbasso il capo, triste. Lui è un re, ma non ha un popolo né un regno vero e proprio. È andato tutto distrutto da quel Branco rozzo e infimo.

«Ha ragione. — ammette Namjoon — Ma dei miei sudditi è rimasto solo Seokjin e l'altra Beta. Con due persone, un reame, non si può fare. Sfortunatamente...»

La donna annuisce ma non sembra affatto turbata, anzi, solleva lievemente un lato della bocca in un piccolo sorrisetto che sembra quasi gentile. Impossibile da dire dato che, in questi giorni, la regina è sempre mistica e nervosa a causa del Capobranco Jeon.

Quest'ultimo, infatti, non ha provato nemmeno una volta a chiedere scusa a Jeongguk, ignorandolo bellamente e lanciando occhiatacce a me non appena entravo in una stanza. Sinceramente, pensavo fosse più maturo, però devo anche aggiungere che è anziano e molto dedito alle tradizioni, quindi chiederà scusa non appena la sua mente glielo comanderà.

Il corvino non sembra esserci rimasto male, dedica tutte le sue attenzioni a me e mi sono sentito speciale. Non riesco nemmeno a descrivere quello che provo per lui. Amore? Non lo so, è un sentimento forte, troppo forte. Ho paura di non poterlo sopportare perché rovino sempre tutto, come già stavo facendo all'inizio del nostro rapporto.

Trattengo un sospiro di sconforto, affondando le bacchette tra le patate e portandomene una manciata alla bocca. Ho molta fame e questi piatti sono buonissimi.

«In realtà, — esclama la donna, rilassandosi sullo schienale della sedia — penso che tu lo sappia, no?» inarca un sopracciglio con aria mistica e aggrotto la fronte, confuso.

«Regina, io non saprei... — mormora mio fratello, tirandosi in dietro con la sedia, come se sentisse troppo caldo — ...Mio padre non mi ha dato l'accesso e sa come sono le leggi. Lei meglio di me.»

«Sfortunatamente, il buon vecchio Alpha Kim è deceduto. — assume una smorfia dispiaciuta, poggiando con delicatezza le bacchette affianco al piatto in ceramica — La legge dice che, in caso di queste tristi evenienze, puoi accedere al tuo territorio senza problema. Non è colpa tua se lui non ti ha dato l'accesso prima di morire.»

Con il riso che mi riempie le guance, mollo le posate, sbattendo più volte le palpebre. Tutti portano gli occhi su di me e percepisco le iridi scure di Jeongguk bruciarmi sulla nuca. Non mi volto, rivolgo il mio sguardo solo alla regina ed a Namjoon.

«Cosa intendi dire? — domando, deglutendo il cibo — Territorio? Quale territorio? Il nostro branco è stato raso al suolo. L'ho visto con i miei stessi occhi.»

I due Alpha si scambiano un'occhiata veloce, come se stessero riflettendo su dire o meno la verità ad un bambino rimasto all'oscuro di tutto.

«Taehyung. — mi richiama, serio, Namjoon — Pensi davvero che quello fosse il nostro intero popolo?»

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now