3-Preoccupazione

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[Branco Jeon]

«Kim Taehyung? Potresti svegliarti, per favore?» una voce femminile arriva alle mie orecchie e mugolo, infastidito, rigirandomi.

Qualcuno scuote la mia spalla, gentilmente, così decido di aprire gli occhi, vedendo una giovane ragazza guardarmi da vicino. Sento odore di muschio: è una Beta.

Sobbalzo, non riconoscendola, poi tutti i ricordi della giornata precedente mi ritornano alla mente e sospiro. No, non era un incubo, era — ed è — la realtà.

«Buongiorno, Kim Taehyung.» sorride e mi sforzo di ricambiare, del resto, non è mica colpa sua.

«Giorno...» inarco un sopracciglio, facendole una muta domanda.

«Neya.» completa per me, chinando leggermente la testa.

«Neya, come mai sei qui? Dov'è l'Alpha?» domando, mettendomi seduto sul letto che non ho intenzione di abbandonare tanto in fretta.

«Io sono la vostra nuova levatrice, vi assisterò tutto il tempo e nei giorni prima del vostro calore. — risponde, pacatamente, facendomi lievemente imbarazzare — Per la vostra seconda domanda, il principe Jeon è a palazzo. Stamani si è alzato molto prima di voi.»

«N-Non darmi del "voi". — mimo le virgolette, a disagio — Dammi pure del tu, dovremmo passare molto tempo assieme, da quanto ho inteso.»

La Beta annuisce nuovamente. «Esatto, sono qui per te.»

«Okay... — mormoro, guardando verso le mie mani, poi sospiro — C'è qualcosa che posso fare? Non voglio rimanere con le mani in mano, non è da me.»

«Uhm... Fra qualche minuto dovrebbe arrivare il principe, potresti prepararti, magari. Dovete discutere di questioni alquanto importanti.» spiega e assottiglio lo sguardo.

Cosa diamine vuole da me quello? Deglutisco e mi alzo, andando verso la porta che conduce al bagno, trovando già una vasca riempita fino all'orlo di acqua.

«L'acqua è ancora calda. — continua Neya, indicando il contenuto — I vestiti sono sopra la cesta, sono molto più caldi rispetto a quelli che possiedi ora.»

«D'accordo, grazie mille.» sorrido alla ragazza per poi chiudermi la porta alle spalle.

Mi spoglio velocemente, entrando prima con un piede e poi con l'altro dentro la vasca. Un sospiro lascia le mie labbra quando percepisco il caldo sulla mia pelle.

Incomincio a strofinare lo sporco del viaggio con una saponetta lì vicino, lavandomi per qualche minuto che sembrano — e spero siano — ore. Sfortunatamente, il mio processo di condensazione con l'acqua non ha successo ed esco, rabbrividendo per il freddo.

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now