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Buon Natale anche qui!!
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«Jeongguk, posso uscire, oggi?» chiedo, sospirando.
Sono passati due giorni da quando ci siamo chiesti scusa a vicenda, abbiamo incominciato a conversare — poche volte, in sincerità — e credo di riuscirlo a sopportare.
L'unica cosa che mi frena, è che non voglia farmi uscire da questa casa mentre lui può tranquillamente uscire ed entrare quando più gli aggrada. Non voglio rimanere qui, chiuso.
«D'accordo.» risponde, stiracchiandosi.
«Uffa, però! Non mi fai mai andar— Cosa?!» esclamo sorpreso, guardandolo da terra, vicino al camino.
«Ho detto "d'accordo". — sbuffa una risata — Andiamo insieme.»
Aggrotto la fronte, ancora scioccato. Scrollo le spalle, ridacchiando e alzandomi, pulendo velocemente la casacca panna.
«Dove andiamo?» chiedo, correndo verso la porta la quale viene immediatamente aperta dall'Alpha.
Esco fuori, sorridendo. Mi manca così tanto stare all'aperto... Anche se non è il mio branco, la bellezza e la maestosità non mancano in questo antro ghiacciato e bianco.
Gli abeti sono innevati, dei piccoli scoiattoli ramati si rincorrono sui rami, sento perfino gli uccellini canticchiare. Fa molto freddo, ovviamente, ma è sopportabile, in fondo, il Sole è alto e non tira un alito di vento.
«Pensavo di... — sento Jeongguk dire dietro di me, ma non mi volto, perso ad ammirare il paesaggio — ...Non so, far una passeggiata? Di solito, cosa facevi nel tuo regno?»
Adesso che non può vedermi, accenno ad un piccolo movimento di labbra, socchiudendo le palpebre. È davvero interessato alla mia vita?
Giro il corpo verso di lui, inclinando il capo per studiare meglio le sue espressioni facciali. In questo momento, sta chiudendo a chiave la porta mentre si passa una mano fra i folti capelli corvini, scompigliandoli.
Quando si volta, rimaniamo a fissarci per qualche secondo di troppo, prima di distogliere velocemente lo sguardo, puntandolo per terra.
Schiaccio con la suola della scarpa la neve, sentendo il piede sprofondare nel terreno.
«Camminiamo un po'?» domando, indeciso sul cosa fare.
Acconsente con un cenno del capo e procediamo verso il bosco, seguendo il sentiero poco visibile. Jeongguk, però, non sembra preoccupato da ciò e mi guarda intensamente, quasi come aspettasse qualcosa.
Sospiro, decidendomi — finalmente — a prender parola.
«Facevo lunghe passeggiate nel cortile immenso del castello, dipingevo nella sala d'arte costruita appositamente per me e poi... — stringo le labbra, preoccupato se aggiungere un'ultima, importante, informazione su di me o star zitto — ...Poi leggevo, mi è sempre piaciuto leggere.»
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I'm not just a stupid Omega |KookTae|
Fanfiction"«Non sono di proprietà di quello stupido Alpha, che vada a-» «È dalla graziosa bocca del mio Omega che escono queste dolci parole?»" ___________ La guerra porta a fare scelte affrettate dalla quale non c'è via di fuga. Un patto non può essere spez...