31-Torna nel tuo villaggio

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grazie mille a tutti ; - ;

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Esco dal bagno passandomi una mano tra i capelli ancora umidi. Lancio una veloce occhiata a Taehyung, notando come si sia riaddormentato e adesso è soffocato dalle coperte.

Sorrido teneramente e sospiro, continuando a strofinare l'asciugamano caldo sulle mie ciocche e vestendomi in modo veloce.

Quando sono pronto, percorro il corridoio fino ad arrivare alla Sala del Trono. Prendo un grosso respiro ed entro senza bussare, dopotutto, mi ha fatto chiamare lui qui, con urgenza, per giunta.

«Jeongguk!» esclama mio padre, terminando di passeggiare avanti ed indietro sotto gli occhi preoccupati di mia madre.

«Dimmi.» rispondo cercando di non sembrare scocciato. Ha interrotto il mio momento con Taehyung.

«Ho pensato affondo a questa situazione. — inizia serio — Credo che dovremmo andare a controllare la zona circostante il Branco Kim. Coloro che li ha distrutti non sarà tanto lontano.»

«Forse sì. — commento, aggrottando la fronte — Il problema è che non abbiamo alcuna traccia. — spalanco gli occhi, colto da un'illuminazione — Kim Namjoon! L'Alpha dei Kim si è salvato e, stando a ciò che ha detto Taehyung, lui sta arrivando qui.»

Il Capobranco sembra rifletterci, spostando gli occhi in un punto indefinito, mentre mamma salta sul trono, sorridendo ampiamente.

«Lui potrebbe aver visto qualcuno di quel branco! Questa sì che è un'ottima notizia!» concorda, rilassandosi.

L'Alpha più anziano torna con lo sguardo su di me, aggrottando profondamente la fronte e studiandomi attento. Avanza di qualche passo, annusando nervosamente l'aria.

Deglutisco, mordendo il mio interno guancia. L'ha scoperto...?

«Jeon Jeongguk! — grida, furioso, illuminando le iridi di rosso scuro — Non dirmi che è ciò che penso!»

«Jeongsu, cosa— »

«Zitta! — urla per poi rivolgersi a me — Ti sei fatto marchiare da quell'Omega?!»

Le parole non vogliono uscire dalla mia bocca, così mi limito ad annuire, continuando a reggere la sua occhiata sprezzante diretta proprio a me, a suo figlio.

Odo solo un ringhio basso prima che mio padre mi salti — letteralmente — al collo, atterrandomi e trasformandosi troppo velocemente in un lupo grande dal manto marrone scuro. Graffia la mia guancia con forza ed ho solo il tempo di sgranare le palpebre all'inverosimile prima di venir schiantato con una potenza inaudita contro il muro in roccia.

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now