39-Cerimonia del Capobranco pt.1

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«Ed eccoci qui.» mormora Taehyung, stringendo tra le dita un fiore dai petali bianchi.

«Non credo di esser mai stato ad un funerale tanto triste...» sussurro, scuotendo la testa.

Il mio Compagno annuisce, avvicinandosi alla tomba dell'ex consigliere reale dei Kim, poggiando sopra ad esso il fiore. Rimane a fissare la lapide con tutte le informazioni dell'Alpha su di essa.

Lo raggiungo e avvolgo un braccio attorno alla sua vita, attirando il suo corpo al mio per tranquillizzare il suo umore. Affonda il volto contro la mia spalla, stringendo forte i pugni.

Sospiro, accarezzandogli i capelli argentati con la mano libera.

Da quando mi ha confessato ciò che mia madre gli ha detto, è passata una lunga e difficile settimana. Ho trascorso tutto il mio tempo ad addestrarmi, combattendo gli ultimi duelli contro gli Alpha più forti del regno, studiando nuovamente tutte le leggi del Codice dell'Alpha e subendo, senza oppormi o rispondere, le provocazioni di mio padre.

Tutto questo, solo perché, finalmente, sono pronto a diventare Capobranco. Finalmente, posso prendere il posto del mio vecchio e dimostrare di che pasta sono fatto.

La cerimonia ufficiale è questa sera, ma ho deciso ugualmente di accontentare Taehyung nel desiderio di seppellire a dovere il suo consigliere fidato. 

Per quanto riguarda proprio il mio piccolo Omega, anche per lui sono stati giorni difficili, dato che non riesce a stare per troppo tempo separato da me. Mi ha confessato di provare anche dolore fisico e non posso negare che sia lo stesso anche per me.

Quando sono lontano da lui per più di tre ore, percepisco una morsa allo stomaco e al cuore che annebbia i miei sensi, nonostante lui sia nei miei pensieri, costantemente.

Per risolvere questo problema, è riuscito a trovare i luogo segreto dei miei addestramenti ed è rimasto lì a guardare, trasmettendomi calma e serenità. Mio padre lo scoprì il terzo giorno e andò su tutte le furie.

Quasi non gli mollai un pugno o peggio, venendo soccorsi da mia madre, la quale permise a Taehyung rimanere senza però aprir bocca. 

«Molto triste... — la sua voce mi distrae dai continui pensieri e torno con gli occhi su di lui, ancora accoccolato a me — Aveva dei figli. Tre, se non sbaglio. E una moglie. Vivevano a palazzo con me — stringe le labbra tra loro — Non è orribile pensare che un branco abbia potuto uccidere così tante persone?»

«Taehyung, questa è la guerra. — scuoto la testa, sconsolato — Terribile, ingiusta e meschina. Esiste da secoli e mai ha causato qualcosa di buono.»

Annuisce lentamente, prendendo un tremante respiro. Sgrano le palpebre, preoccupato, ma mi rilasso immediatamente quando non vedo tracce di lacrime nei suoi occhi. Lo stringo più a me.

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now