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«Jeongguk.» mormoro, ancora assonnato, scuotendo l'Alpha dalla casacca.
Schiudo di poco le palpebre solo per esser colpito dai raggi del Sole e richiuderli immediatamente, sbuffando infastidito. Continuo a strattonare il corvino, il quale, però, sembra sempre più perso nel mondo dei sogni.
Giro il volto, sospirando e portando una mano a strofinare entrambi gli occhi. Una volta fatto, li apro e sbatto un paio di volte le ciglia, per abituarmi alla luce che continua a filtrare dalla tenda lasciata aperta il giorno prima.
Guardo un po' fuori, vedendo un bel cielo azzurro senza nemmeno una nuvola. Abbasso lo sguardo su Jeongguk, le mie dita ancora strette sulla sua maglia.
Dopo esser tornati da quella bellissima e sconvolgente gita, siamo andati direttamente alla capanna, saltando la cena a causa del pranzo fin troppo intenso. Ho permesso, perfino, a Jeongguk di dormire qui, al mio fianco.
Arrossisco, chinando il capo e scuotendolo. Forse, sta andando tutto troppo in fretta, ma non credo ci sia altra chance: fra tre giorni sarà il mio calore e sì, sono proprio terrorizzato da ciò.
Ho Jeongguk, però. Sto incominciando a fidarmi perché lui ha risposto a tutti i miei dubbi, seppur io mai glieli abbia detti a voce. Continuando di questo passo, potrei arrivare ad avere più di un'infatuazione, per lui.
Credo che sia un bene, questo, ma la paura di rimanere feriti — come già è successo — è dentro di me e non vuole andar via.
Dei mugolii attirano la mia completa attenzione. Rialzo la testa, assistendo ad un esemplare di Jeongguk intento a svegliarsi e a combattere contro la voglia di tornare a dormire.
Ridacchio, quando lo vedo assumere una smorfia infastidita e ricomincio a scuoterlo.
«Buongiorno.» sussurro, divertito.
«Mh... 'Giorno.» borbotta lui, sedendosi lentamente ed aprendo gli occhi con altrettanta velocità.
«Non mi aspettavo che fossi così dormiglione, sai?» faccio, scendendo dal letto e sistemandomi la casacca, la quale cade morbida sul mio corpo, fino ad arrivare alle ginocchia.
Indosso delle ciabatte, camminando verso il bagno per darmi una sciacquata.
«Non mi aspettavo che scalciassi così tanto mentre dormi.» replica l'Alpha e lo sento ridere.
«Non è vero!» esclamo, adirato, voltandomi verso di lui.
«Sì, ti dico. — ribatte — Per poco non mi arrivava un calcio dritto ai gioielli di—»
«Aish! — urlo, fermandolo e sgranando gli occhi: sono sconcertato — Non continuare, assolutamente, la frase!»
«Ow, il jag-eun è imbarazzato.» mi prende in giro, avvicinandosi a me con un sorrisetto in volto.
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I'm not just a stupid Omega |KookTae|
Fanfiction"«Non sono di proprietà di quello stupido Alpha, che vada a-» «È dalla graziosa bocca del mio Omega che escono queste dolci parole?»" ___________ La guerra porta a fare scelte affrettate dalla quale non c'è via di fuga. Un patto non può essere spez...