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Doppio aggiornamento perché dovevo farmi perdonare per il ritardo :D
spero vi piaccia
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Stropiccio la camicia bianca che ho addosso, rigirandomela fra le mie lunghe dita. Sbuffo, alzando lo sguardo, perlustrando tutta la casa.
Sto aspettando Jeon da molto tempo. Ho finito di fare il bagno quasi due ore fa, mi sono vestito e poi Neya mi ha tenuto un po' di compagnia, senza farmi alcuna domanda scomoda e avvertendomi del fatto che Jeongguk avrebbe ritardato di qualche minuto.
Ho già provato ad uscire ma, a quanto pare, sono chiuso dentro. Questo mi da molto fastidio, non sono un carcerato! Credo...
A quest'ultimo pensiero, scuoto la testa. Ho deciso che non ci penserò, non per sta sera. Oggi voglio divertirmi, conoscere la popolazione del Branco Jeon. Non ho altro da fare che accettare, di certo, papà non arriverà qui a cavallo per salvarmi.
Questo è il mio destino ed io devo solo fingere che mi vada bene, passerà più veloce.
La porta si apre con un tonfo, facendomi girare la testa verso l'ingresso — e anche l'uscita, in realtà —, vedendo Jeon entrare. Ha indosso una camicia nera, i capelli sempre scombinati, le scarpe pesanti ai piedi.
Tolgo lo sguardo dal suo corpo, alzandomi e sistemando le pieghe, lasciando cader morbida la camicia — la quale è larghissima —, arrivandomi sotto la coscia e non mostrando nemmeno un centimetro delle mie dita.
Alzo gli occhi al cielo, rialzandomi le maniche e compio qualche passo incerto verso l'Alpha.
«Andiamo?» domanda, spostando gli occhi verso fuori.
«Sì.» rispondo, semplicemente, uscendo per primo.
Prendo una grossa boccata d'aria gelida, sorridendo. Questi due giorni chiuso in quelle quattro mura mi hanno fatto davvero male, sono abituato a stare all'aperto, facendo tutto quello che il mio intelletto richiedeva.
La dentro mi sento così chiuso, in gabbia. Anche se lo sono realmente, ora che ci rifletto...
Jeongguk chiude la porta a chiave, quest'ultima scintilla sotto i raggi lunari. La ripone nella tasca dei pantaloni, anch'essi scuri. Sposta gli occhi su di me, studiandomi nuovamente da capo a piedi, tornando poi sulle mie iridi chiare.
Sobbalzo leggermente, voltandomi verso il villaggio, davanti a me.
Ricomincia a camminare e lo affianco, non volendo stargli dietro. Ovviamente, il silenzio è il protagonista, mi chiedo se mai riusciremo ad avere una conversazione sensata, noi due.
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I'm not just a stupid Omega |KookTae|
Fanfiction"«Non sono di proprietà di quello stupido Alpha, che vada a-» «È dalla graziosa bocca del mio Omega che escono queste dolci parole?»" ___________ La guerra porta a fare scelte affrettate dalla quale non c'è via di fuga. Un patto non può essere spez...