57-Sotto i raggi di luna piena

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Strappo quello che sembra essere l'ennesimo strato di pelle dall'ennesimo lupo già fantasma con ancora voglia di crepare. Questo ulula, l'ultimo verso prima di accasciarsi a terra senza più linfa vitale.

Lo sorpasso senza nemmeno rivolgergli attenzioni, correndo ad aiutare Namjoon ad abbattere due lupi in contemporanea. Un lampo di ringraziamento attraversa gli occhi rossi del fratello del mio Compagno e inclino il capo in risposta, separandoci per continuare la battaglia.

Sta andando tutto bene, sembra che quelli in svantaggio siano proprio gli Jeoju. I lupi-fantasma combattono egregiamente ma non abbastanza da contrastarci. Il problema è che sono molti, moltissimi, e ci impiegano un po' prima di "morire" per la seconda volta.

Annuso l'aria piena di sangue, terriccio e il tanfo oppresso di morte, cercando di trovare l'odore del Capobranco, di quel fottuto lupo che ha minacciato più volte me e la mia famiglia, per non dire che ha raso totalmente a suolo il Branco Kim. E' vendetta quella che brucia nelle mie vene. Lo devo al mio Compagno.

Il senso di colpa di non aver avvertito Taehyung di questa battaglia si fa sentire, sostituito dalla consapevolezza che non si potesse fare altrimenti.

Scuoto la testa, concentrandomi nuovamente in battaglia e aguzzando la vista per cercare il mio vero nemico, colui che voglio uccidere per mettere, finalmente, un punto a tutta questa situazione.

E riesco ad individuarlo, nascosto tra alcuni rami e cespugli come se attendesse ad attaccare. Nella mia mente questo gesto risuona di codardia.

Corro in quella direzione, ringhiando per farmi notare. Il Capobranco incrocia gli occhi con i miei e replica il ruggito come se pensasse davvero di mettermi paura. Se potessi, gli scoppierei a ridere in faccia. La mia unica preoccupazione non è qui in questo momento. Probabilmente starà dormendo pacificamente.

«Si nascondeva, grande lupo?» lo istigo quando sono a pochi metri di distanza.

Esce con un balzo, mostrando i denti. «Aspettavo solo lei, Principe Jeon. Mi chiedevo quanto tempo impiegasse un giovane Alpha a trovarmi.»

Incominciamo a girare in tondo, lentamente, entrambi in posizione d'attacco. «Sono Re Jeon e per quanto mi riguarda solo i vigliacchi spariscono durante le battaglie.»

«Osi darmi del vigliacco, stupido moccioso.» ringhia, bloccandosi di colpo.

«Questo è ciò che penso esattamente.»

E ci balziamo addosso nello stesso istante. Affondo i denti aguzzi nella sua spalla, infliggendogli per primo dolore. Ringhia sonoramente, dandomi una zampata dritta in pancia che mi fa mugolare prima di tornare in posizione e attaccare nuovamente, questa volta ferendogli il viso con i miei artigli.

Indietreggia, preso alla sprovvista, e approfitto del suo stato di sorpresa per avvicinarmi e quasi strappargli via l'orecchio con un unico grande morso. Si riprende istantaneamente, gettandosi sul mio lupo e provando a strapparmi la giugulare a dentate. Riesco a salire sopra di lui e continuiamo a rotolarci sul terreno, sbattendo più volte la testa, i denti e le ossa della schiena in generale.

Continuiamo a combattere per un tempo che mi pare infinito. Le persone che corrono a destra e a manca, lupi che continuano a lottare, nemici ed amici che perdono la vita sotto i miei occhi, altri che riescono a vincere e corrono per sterminare quelli rimasti.

Mentre lotto contro il Capobranco non riesco a capire se siamo in perdita od in vincita, così come non riesco a capire se sto vincendo io in questo scontro personale oppure sto perdendo. Troppe volte son stato schiacciato contro il terreno e troppe volte sono riuscito a spostarlo da sopra di me.

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now