47-Un passo dalla vittoria

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Forse vi conviene rileggervi il capitolo prima per capire dove siamo arrivati ahhaha

scusate gli errori :(

buona lettura!

*

Il silenzio cala come un velo a doppio strato sulla stanza.
Nessuno osa fiatare e la preoccupazione sale alle stelle.

«Cosa intendi dire?» domanda Jeongguk.

«Tutto partì almeno mille anni fa. - inizia la Beta, strattonando nuovamente la presa sul suo corpo e riuscendo, questa volta, a liberarsi definitivamente. - La Dea Luna scendeva una volta all'anno sulla Terra per osservare la situazione e far giustizia contro le persone maligne dall'interno. Nessuno osava avvicinarsi a lei quando la vedeva: emanava un'aura di potere, forza e magia fin troppo forte anche per i più valorosi Alpha.»

«Sembra una barzelletta.» sbuffa il generale Choi, puntandole il dito contro.

«Non lo è. - insiste, scocciata e fredda, Iseul, lanciandogli un'occhiataccia. - La Dea, ovviamente, si curava solo dei lupi che meritavano di morire, non aveva alcun interesse per gli altri. - assume una smorfia seccata e scuote il capo. - Poi, sfortunatamente, s'innamorò di un lupo. Decise di provarci, provare ad essere felice. Era ceca d'amore. - punta gli occhi verso il soffitto. - Ovviamente, quell'Alpha non poteva perdersi un'occasione simile. Non amava davvero la dea, aveva già una Compagna, ma bramava il potere più di qualsiasi altra cosa.»

Sospiro tristemente, intuendo la fine di questa tragica storia d'amore.

«Chiese massima forza e la Dea Luna lo accontentò. Chiese la strategia militare migliore e la Dea Luna l'accontentò. Chiese dei poteri magici, - stringe le labbra e allarga le braccia. - e la Dea glieli concesse purché rispettasse un patto. L'accordo era che tutte le doti da lei date non sarebbero mai state usate per causare disperazione e morte. L'Alpha decise di accettare ma, ovviamente, non rispettò la promessa.»

«Distrusse, rase al suolo, uccise, massacrò, torturò, saccheggiò, più di cento villaggi che non gli avevano mai fatto nulla. Mai avevano mosso un dito contro i Jeoju ma lui era assetato dal potere e anche la sua Compagna, la quale lo istigava sempre di più, ormai totalmente annebbiata dalla ricchezza che quelle razzie le portavano. - ridacchia falsamente. - La Dea Luna rimase distrutta da quegli avvenimenti. Così volle maledire l'Alpha. Avrebbe vissuto in eterno con il suo esercito fantasma obbligato a soffrire tutte le pene che aveva fatto passare a quei poveri lupi attaccati senza motivo. La sua Compagna, complice di lui, venne costretta a tradirlo e rimase incinta. L'Alpha dovette sopportare anche questo terribile peso e dolore profondo dato che erano marchiati e destinati. - sogghigna nuovamente. - I figli della donna vennero maledetti: avrebbero saputo questa leggenda e la loro presenza avrebbe sempre attirato disgrazie.»

«Sei tu- tu sei la discendente dei figli della Compagna?!» sbotta Jeongguk, spalancando le palpebre.

«No, caro Capobranco. - scuote la testa e alza le spalle. - Il cognome, quindi il nome della dinastia, dell'uomo, che mise incinta la Compagna era... - si avvicina a me, guardandomi dritto nelle iridi e percepisco un brivido freddo attraversarmi la schiena mentre aggrotto le sopracciglia, confuso. Allunga il dito verso il mio viso e mi paralizzo all'istante. - È, anzi, Kim

«Cosa?! - esclamo, sconvolto. - Ma io sono stato benedetto dalla Dea Luna, non maledetto

«In parte, è vero... ma chi lo dice?» chiede la Beta, inarcando un sopracciglio.

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now