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|‟Qualche volta bisogna smettere di avere paura e di provarci. Magari funziona o magari no. Ma è la vita.‟|
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Corro, corro e corro, ancora. Accelero, nuovamente, schivando rami, alberi ed erbacce. Il mantello nero svolazza attorno a me, proteggendomi dal gelido vento. Sono nel bosco da molto tempo, non so quanto, di preciso, ma non importa, non ora.
Quelle parole — quelle dannate, parole — rimbombano nel mio cranio con una forza tremenda, torturando le mie orecchie e uccidendo la speranza che stava nascendo nel mio essere.
«Vorrei non fossimo compagni...»
Le ha dette lui, Kim Taehyung, ieri notte, proprio quando stavo per rientrare nella casetta per chiedergli scusa. Le ho sentite, chiare e tonde, dentro la mia testa a causa del nostro Legame. Legame che, a quanto pare, non vuole.
Deglutisco il malloppo dentro la mia gola, il quale preme di uscire, insieme al mio cuore, per farsi un viaggio chissà dove, lontano da qui.
Non so perché ci sono rimasto così male, o forse, lo so, ma non lo voglio ammettere. Perché è impossibile, è impossibile che il Legame abbia avuto effetto solo su di me.
È impossibile che io, un Alpha, provi qualcosa per un Omega che non ricambia. È sempre il contrario: Omega ama Alpha ed esso può ricambiare come non può. Non sono un'eccezione.
Scuoto la testa, ringhiando contro il nulla. Perché non mi vuole? È colpa mia, vero? Forse, dovrei lasciarlo andare, per il suo bene.
Non vuole stare con me. Mi odia, probabilmente, poiché l'ho privato di molte gioie, seppur involontariamente.
Anche io mi odierei, se fossi al suo posto.
Troppo preso dai pensieri, inciampo su una grossa radice, la quale spunta dal terreno, e cado, sbattendo il muso ed i denti per terra, sulla neve fredda. Il mantello si disperde attorno a me, causando un rumore strano a causa di ciò che contiene.
Non mi rialzo, crollo solamente, senza la forza di rialzarmi. Sono così stanco, non mi sono fermato nemmeno per un minimo istante.
L'avrò spaventato, ieri, quando l'ho aggredito. Non era mia intenzione, ovviamente, ma ero stressato: mio padre mi aveva ripetuto ancora una volta di marchiare Taehyung. Mia madre non c'era, quindi ha approfittato per fare una lunga ramanzina sul mio inadeguato comportamento non da Alpha, il tutto è sfociato in una discussione dai toni accesi.
In oltre, si sono aggiunte anche le sue risposte e... E non ho resistito. Non dovevo, lo so bene, ma il mio lupo non è riuscito a contenere la rabbia.
Però, non gli avrei mai fatto del male.
Chiudo gli occhi, rialzandomi dal terreno congelato, sentendo le zampe diventare sempre più fredde. Decido di tornare al Branco, dopotutto, altro non posso fare...
In modo molto più lento, ritorno sul sentiero principale a testa bassa, stando attento a non calpestare nulla: la zampa mi fa ancora male a causa della botta di prima.
Scorgo la casetta e prendo un grosso respiro, avvicinandomi sempre di più. Quando sono difronte alla porta, graffio con le unghie il legno, sperando che Taehyung mi senta.
Fortunatamente per me, apre la porta, confuso, notando solo dopo la mia figura. Fa qualche passo indietro, facendomi entrare e chiudendo velocemente.
Cammino verso il camino, accucciandomici davanti e affondando la testa fra le zampe. Ho freddo e sento una stanchezza incomparabile, sia fisica che mentale.
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I'm not just a stupid Omega |KookTae|
Fanfiction"«Non sono di proprietà di quello stupido Alpha, che vada a-» «È dalla graziosa bocca del mio Omega che escono queste dolci parole?»" ___________ La guerra porta a fare scelte affrettate dalla quale non c'è via di fuga. Un patto non può essere spez...