24-Volere e non volere

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«Benvenuti, miei signori. — si inchina un Beta sulla cinquantina, sorridendo — Benvenuti al Branco Min, i re vi stanno aspettando con impazienza.»

Jeongguk annuisce mentre io chino il capo in segno di riconoscenza. Siamo arrivati al Branco Min da meno di dieci minuti e già lo adoro. Abbiamo smontato da cavallo e ci hanno condotti al castello, il quale è immenso e talmente tanto fortificato da far paura.

L'uomo ci precede di qualche passo, conducendoci per gli infiniti corridoi del palazzo. Ammiro tutto ciò che vedo, avvertendo indistintamente la mano di Jeongguk che cerca la mia.

Sorrido lievemente, incrociando le mie falangi con le sue, provocando una serie di brividi e calore.

Arriviamo dinanzi una grande porta. Il Beta bussa due volte, entrando subito dopo. Lo seguiamo.

Non sono stupito dal trovarmi in un'altra sala del trono, gli Alpha adorano questa sala, trasmette tutto il loro potere ed, in questo caso, il Branco Min vanta di avere strategie militari migliori di qualsiasi altro regno. Il ché è — fortunatamente per gli alleati — un ottimo vantaggio.

Sui due troni in marmo bianco, sono sedute due persone molto differenti tra loro. La prima, a destra, è un uomo dal portamento forte, il mento alzato, l'occhio intento a captare qualsiasi nostro movimento: lui è il Capoclan, facile da intuire.

Il secondo, è biondo, un grosso sorriso sul viso rotondo e le iridi azzurrine che scintillano, scivolando velocemente da Jeongguk a me, studiandomi con pura e sincera curiosità.

Incrociamo i nostri occhi e sussulto, inspirando l'odore dolce di Omega. Non pensavo avrei mai potuto conoscere un lupo della mia stessa razza. Aggrotto la fronte, confuso, percependo una nota pungente nell'odore del biondo, come se ci fosse qualcuno che dicesse "Alla larga".

Sorrido anche io, stringendo la presa sull'Alpha al mio fianco.

«Jeon Jeongguk.» esclama il Capoclan Min e le guardie si azzittiscono.

Il Beta che ci ha accompagnato si inchina, uscendo velocemente dalla sala in modo silenzioso.

«Min Yoongi.» ricambia il corvino, accennando ad un ghigno.

«Non pensavo che potessi mettere più muscoli di prima.» replica Min Yoongi, ridacchiando appena.

«Non pensavo che potessi migliorare le difese del tuo regno così tanto.» continua Jeongguk.

Silenzio. Nessuno dei due dice altro. Un piccolo battito di mani e l'Omega biondo attira tutta l'attenzione su di sé.

«Benvenuti al Branco Min! — esclama, scendendo dal trono — Mi presento, sono Park Jimin, compagno di Min Yoongi.» un inchino.

I'm not just a stupid Omega  |KookTae|Where stories live. Discover now