Non riusciva a dormire.
Stava fissando il soffitto da...non sapeva quanto.
Forse un'ora o due.
I pensieri vorticavano confusi nella sua mente.
Si rigirò più volte nel letto, non riusciva a trovare una posizione comoda.
Un flash improvviso illuminó la sua stanza, accompagnato da un forte suono.
"Sta piovendo."
Aveva immaginato già precedentemente, mentre era a casa dei Weasley, che quella notte avrebbe piovuto.
Le riaffiorò in mente il discorso sui G.U.F.O. e i probabili impieghi futuri.
Il pensiero si spostò poi sullo strano incontro con Charlie.
Non sapeva per quale motivo gli avesse chiesto delle cicatrici, né tanto meno perché avesse avuto il sentore che lui stesse mentendo.
Non avrebbe mai potuto mentire per lei. Perchè farlo poi?
Eppure, il loro contatto, sia visivo che fisico, le aveva provocato qualcosa..
Non sapeva spiegarlo con esattezza.
Un piccolo brivido.
Evidentemente dovuto all'accostamento delle sue dita troppo fredde con il suo braccio, decisamente meno freddo.
Avvertì una sorta di scompiglio allo stomaco.
Indubbiamente fame, non aveva mangiato quasi nulla.
Sentiva il ticchettio delle gocce di pioggia che insistevano contro la finestra.
"Adoro questo suono."
Chiuse gli occhi e si lasció cullare come fosse una ninnananna, cadendo finalmente tra le braccia di Morfeo.I giorni trascorsero piú velocemente di quanto si fosse aspettata.
Passó la Vigilia e pure Natale, di lí a poco sarebbe stato Capodanno.
L'ultimo giorno dell'anno era il suo preferito.
Il fatto di potersi guardare indietro, facendo il punto di tutti i successi e gli insuccessi raccolti durante l'anno che stava per terminare, le infondeva un senso di quiete.
Poteva lasciarsi alle spalle tutto ciò che aveva influito negativamente sulla sua vita in quell'anno, trarre giovamento dalle vittorie, accantonare le sconfitte, imparare dagli errori, provando a non ricadervi.
E poi, guardare avanti, all'orizzonte del nuovo anno, animarsi di speranze e buoni propositi, fare progetti.
Sí, Helen aveva deciso di iniziare seriamente a pensare al proprio futuro. Doveva scavarsi dentro, guardarsi nel profondo e fare i conti con la sua essenza.
Chi voleva diventare?
Chi voleva essere?
L'idea della guaritrice non le diaspiaceva, tuttavia avrebbe voluto informarsi meglio riguardo questa ed altre professioni.
L'anno nuovo sarebbe stato un anno diverso, di svolta.
"Seh, lo dici tutti gli anni"
NO!
Questa volta qualcosa sarebbe cambiato, se lo sentiva.
Doveva anche impegnarsi di più in Erbologia e Storia della Magia. Erano le materie che più odiava, non per un motivo particolare, ma perché l'annoiavano, non la motivavano per nulla.
Pensò ad Adeline. Le aveva mandato una lettera dalla Lapponia, lei e i suoi genitori avevano deciso di trascorrere il Natale lontano da Londra.
Allegata alla lettera c'era una foto che la ritraeva vicino ad una renna. Quell'immagine la faceva ridere quasi, non avrebbe mai immaginato Adeline avvicinarsi a nessun tipo di animale.
L'arrivo del 31 di dicembre, purtroppo, significava anche la fine delle vacanze ed il ritorno ad Hogwarts.
C'erano dei pro e dei contro in questo.
I pro erano che, ovviamente, Helen avrebbe rivisto i suoi amici e sarebbe tornata ai Tre Manici di Scopa, le mancava quel posto, le mancava la burrobirra allo zenzero di madame Rosmerta.
I contro, invece, erano che sarebbe iniziato un nuovo trimestre, nuove lezioni, nuove verifiche. I professori sarebbero stati di sicuro più esigenti, dato che a fine anno avrebbero dovuto affrontare i G.U.F.O.Helen prese il libro di trasfigurazione, doveva ripetere alcune cose.
La McGranitt aveva annunciato, prima delle vacanze, che, una volta tornati, avrebbe somministrato loro un test di verifica delle competenze.
"Che pluffe."
Si sedette sul divanetto davanti al camino.
I ceppi di legno scoppiettavano e le fiamme si ergevano da questi.
Il padre era seduto sulla poltrona, proprio accanto a lei e, appena la vide, alzò gli occhi dal giornale.
«È passata la signora Weasley prima.»
«E?» lo invitò a continuare
«E ha detto che domani mattina aspetta te e Jacob. Intorno alle 9, se non erro.»
«Cosa dovremmo fare?»
«Non me lo ha detto, ma dovrai andarci da sola, Jacob deve accompagnarmi a Diagon Alley.»
«Mh, ok.», fece spallucce.
Il padre tornò al suo giornale.
Helen aprí il libro a pagina 134.
"Non so davvero cosa aspettarmi." pensò.
La signora Weasley sapeva essere misteriosa, quando voleva.
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Omnia Mutantur
Fiksi Penggemar[AN HARRY POTTER SPIN-OFF] Tutto cambia, niente muore. (Tratto dal testo) «Di fronte al vero amore dobbiamo essere nudi, cioè sinceri ed autentici, pronti a donarci interamente, affinchè riesca ad emergere la parte migliore di noi.» fece una breve p...