Passati diversi minuti, il signor Clark condusse loro a Stoatschead hill. Si trattó di una camminata piuttosto faticosa, in salita, ma quando Helen scorse da lontano una vecchia scarpa malridotta, capì fossero arrivati, quella era senza dubbio la passaporta.
Jacob camminava di fianco ad Adeline, chiedendole qualcosa ogni tanto. Helen, invece, muoveva meccanicamente gli arti, con il pensiero rivolto a quanto accaduto prima. Si prospettava una bellissima giornata.
Quando fu ora, afferrarono tutti la passaporta, che con un vorticoso movimento, e un forte strattone, li condusse a destinazione.
Jacob ed il signor Clark atterrarono in piedi, mentre le due ragazze rotolarono poco lontano.
Quando Helen si fu rimessa in piedi, spolverandosi i vestiti, non potè credere ai suoi occhi: una vasta distesa, tappezzata di tende da campeggio.
«Questa era quella delle sette e venticinque» proferì qualcuno. Helen notó si trattasse di un uomo che in mano teneva una lunga lista.
Suo padre gli pose la scarpa che avevano usato, dandogli il buongiorno, l'uomo, che pareva scocciato, la gettó di fianco, in una mischia di passaporte usate.
«Clark...Clark... primo campeggio, vi riferirete al signor Robert»
«Grazie Basil... buona giornata allora!» lo salutó il signor Clark.
Di lì a poco furono giunti a destinazione.
Il signor Roberts sembrava piuttosto confusi da quella grande calca di gente, ma ebbe cura di consegnargli una mappa del campeggio, spiegargli la loro esatta posizione, dicendo: «Siete accanto ad una famiglia di persone con capelli rossi, non potete sbagliare!» rise il babbano, continuó sbagliando pronuncia: «Weezly, se non erro».
Helen constató quanto i Weasley fossero inconfondibili.
Un uomo, appena sopraggiunto lo oblivió. Gli occhi del signor Roberts divennero vacui e, dopo ció, riscosse il pagamento da Jacob, che aveva maggiore dimestichezza con quegli strani soldi babbani.
Quando ebbero raggiunto la posizione esatta, accanto alla tenda dei Weasley, montarono le loro due con qualche difficoltà, ma con l'aiuto di Arthur, che non aveva assolutamente voluto usare la magia.
Poi Adeline ed Helen posarono le loro cose all'interno. Si trattava di una tenda abbastanza spaziosa, all'interno era come un monolocale, con un piccolo bagno, due modesti letti ed un tavolo; sarebbe senz'altro bastato per una notte.
Fu dopo poco essersi ricongiunte ai gemelli, che le due amiche si lanciarono all'esplorazione del campeggio.
La vasta pianura brulicava di persone, maghi e non.
C'erano ex alunni di Hogwarts, tra i quali Helen riconobbe il vecchio capitano dei grifondoro, studenti da scuole straniere, che parlavano con uno strano accento francese, e bambini, ignari della magia, che si inseguivano da una parte all'altra.
Fred e George, che lavoravano da un po' a degli articoli alquanto bizzarri, si vantavano di una della loro ultime invenzioni: la bacchetta trabocchetto.
Una bacchetta finta, che fosse in grado di urlare e tramutarsi in un pollo di gomma; Adeline non la smise di ridere da quando l'ebbe vista.
Doveva ammetterlo, i suoi due migliori amici vantavano un certo genio, e altrettanta determinazione.Poco prima di pranzo, sopraggiunsero anche i tre maggiori dei Weasley.
Percy aveva la sua solita aria altezzosa, di chi avesse troppo da fare, inoltre andava alla ricerca di importanti funzionari.
Bill era emozionato alquanto.
Charlie indossava una maglietta con i colori della squadra irlandese. Sebbene avesse provato imbarazzo, avrebbe voluto rivederlo a petto nudo, con le linee dei muscoli che sembravano tracciare strade e sentieri.
Durante il primo pomeriggio, si recarono tutti a fare un giro tra gli stand dei gadget di tifoseria.
Fred e George avevano precedentemente comprato qualcosa Diagon Alley, ma Helen li vide smaniosi.
Tuttavia non avrebbero potuto prendere altro, dal momento che, non essendoci Molly, avevano scommesso contro Ludo Bagman sulla vittoria dell'Irlanda, e la cattura del boccino da parte dell'avvenente Krum.
Trovarono comunque modo di divertirsi, tormentando Percy, come loro solito, e cacciandosi in molti affari.
Dissero di aver sentito che quell'anno ad Hogwarts sarebbe successo qualcosa di importante, ma non seppero dire altro. Adeline ed Helen non ci avevano creduto, dal momento che erano soliti scherzare in quel modo.
Charlie compró una bella coccarda verde, che, notó Helen, contrastava il colore fulvo dei suoi capelli.
Passandole accanto le aveva sfiorato una mano, facendola rabbrividire.
Non appena furono tornati alle tende, un grosso GONG annunció l'inizio della partita, così, acchitatati dei loro gadget, tutti si diressero allo stadio.
Si creó una grande calca, ed Helen fece fatica a non perdere di vista il signor Weasley e suo padre, che avevano i biglietti per assistere al match.
Dopo che ebbero superato i controllori, Helen si guardó intorno, cominciando la risalita verso la tribuna, che si trovava molto in alto.
Il signor Weasley stava spiegando qualcosa sullo stadio, sul tempo impiegato a ergerlo e sugli incantesimi antibabbani praticati su esso.
La ragazza teneva un orecchio teso verso quella spiegazione, mentre si impegnava a salire le scale senza inciampare in qualcuno, o nei tappeti viola che adornavano i gradini.
Volgendo lo sguardo verso l'immenso campo illuminato, Helen si sentì mancare. Erano davvero in alto, e trovarsi insieme ad una moltitudine di maghi, riuniti lì con lo stesso ardore, era piuttosto suggestivo. C'erano cori, sventolii di bandiere, ed un enorme cartellone pubblicitario che ritraeva messaggi differente ogni istante, da "BLUEBOTTLE: UNA SCOPA PER TUTTA LA FAMIGLIA" a "SOLVENTE MAGICO DI NONNA ACETONELLA PER OGNI TIPO DI SPORCIZIA".
Adeline le diede una gomitata, come a farle notare l'immensità di tutto quello.
Non ci volle molto all'inizio della partita.
Fred e George cominciarono a sbracciarsi, gridando a gran voce.
Ci fu l'ingresso delle mascotte, seguito da un breve spettacolo: Veela e lepricani, per la Bulgaria e l'Irlanda rispettivamente, poi la presentazione dell'arbitro, ed infine Bagman urló uno ad uno i nomi dei giocatori che entravano in campo, sulle loro costose scope.
Entrarono prima quelli bulgari, ed un grande urlo accompagnó il nome di Krum, che aveva un certo fascino.
Poi toccó a quelli irlandesi, e lo stadio quasi cadde per il gran baccano. Helen urló e fece sventolare il suo cappello, sotto gli occhi divertiti di Charlie.
La partita cominció, e l'Irlanda fu subito in vantaggio.
Fu tutto un susseguirsi di mosse, finte e subdole azioni, come la finta Wronsky di Krum, che riuscì quasi a mettere KO il cercatore avversario.
Poi le rispettive mascotte cominciarono a darsi battaglia, mentre al di sotto, la partita continuava a disputarsi con ferocia.
Terminó solo quando il cercatore bulgaro ebbe acciuffato il boccino, ci fu un gran fracasso.
Sullo schermo comparve la scritta: "BULGARIA: CENTOSESSANTA, IRLANDA: CENTOSETTANTA", accompagnato dalle grida di Bagman.
Helen esultó insieme agli altri Weasley, tranne Ron, che peró era entusiasta della presa di Krum.
Poi vide i gemelli correre via, a riscuotere il loro premio.
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Omnia Mutantur
Fanfiction[AN HARRY POTTER SPIN-OFF] Tutto cambia, niente muore. (Tratto dal testo) «Di fronte al vero amore dobbiamo essere nudi, cioè sinceri ed autentici, pronti a donarci interamente, affinchè riesca ad emergere la parte migliore di noi.» fece una breve p...