Quella mattina i corridoi brulicavano di studenti: chi tranquillamente chiacchierava, chi si confrontava, chi studiava, chi addirittura, senza che il signor Gazza se ne accorgesse, si esercitava in qualche incantesimo.
E poi c'era lei, che correva zigzagando tra la gente, chiedendo "permesso" e scusandosi a destra e a manca per tutte le volte che aveva quasi buttato per aria qualcuno.
Era in ritardo per la lezione di Difesa contro le Arti Oscure e non aveva intenzione di essere causa di detrazione di punti per i Serpeverde.
Entró nell'aula affannata, cercando con gli occhi il professor Lupin: non era ancora arrivato, per fortuna.
Tiró un sospiro di sollievo e si sedette accanto ad Ava, salutando poi con un gesto della mano Adeline, seduta all'altra fila.
Ancora ansimante per l'infervida corsa contro il tempo, ringrazió la compagna per averle tenuto un posto.
Mentre sistemava sul banco il libro e il calamaio, il professor Lupin fece il proprio ingresso, salutando tutti con un sonoro "Buongiorno."
Mentre l'insegnante si dirigeva verso la cattedra, Logan la chiamó picchiettandole la spalla.
«Oggi hai battuto il tuo precedente record di ritardi: esattamente 2 minuti prima del prof.» le disse, ridendo.
Helen lasció cadere il discorso con un gesto della mano: non era mica colpa sua se la mattina, appena svegli, il tempo scorresse più velocemente rispetto al resto della giornata.
«Allora ragazzi, oggi vi parleró di alcuni incantesimi di difesa.» agitó la bacchetta e il gessetto inizió a scrivere sulla lavagna.
«Primo tra questi: il FreddaFiamma.»
Il professor Lupin fece una pausa, rivolgendosi poi ai suoi studenti.
«Qualcuno di voi ha idea di cosa sia?»
Helen aveva ipotizzato qualcosa ma non fece nemmeno in tempo a formulare una frase di senso compiuto, che la Raylee alzó la sua odiosa mano.
«Non ci vuole una Pozione Intelligenza per capirlo, è un incantesimo che 'Fredda una Fiamma', per cui immagino la renda inoffensiva.» asserrí lei con quel tono da finta 'so tutto io' che Helen detestava.
Avrebbe voluto imitare quella sua stridula voce oppure chiedere a Fred e George di lanciarle delle Pallottole Puzzole, ma si contenne.
«Ottimo signorina Raylee. 5 punti a Serpeverde.» rispose poi il professore.
Helen immaginava la faccia compiaciuta di Erika e il suo ego arrivare a livelli incredibilmente elevati.
«Questo incantesimo raffredda il fuoco e lo rende innocuo. Attenzione peró, non spegne le fiamme, le rende solamente inoffensive.»
Il professor Lupin inizió a sfogliare le pagine del libro, indicando loro, poco dopo, quella da cui leggere.
«Se riusciste a padroneggiarla bene, sareste addirittura in grado di fermare le fiamme di un drago, un Grugnocorto Svedese, tanto per dirne uno.» aggiunse, sorridendo.
Helen trasalì al suono di quel nome, lo aveva già sentito.
Fissava le parole del manuale, senza vederle davvero, mentre la sua mente cominciava a vagare tra i ricordi.
Rimembró di quel pomeriggio a casa Weasley, quando aveva chiesto a Charlie delle sue cicatrici.
Ecco dove lo aveva sentito.
"Lo aveva nominato lui." pensó.
Una gomitata la destó dai pensieri, mentre la voce del professore le arrivó quasi ovattata.
«Signorina Clark, mi sa dire come veniva utilizzato questo incantesimo nel periodo della Caccia alle Streghe?»
Helen sentiva gli occhi dell'intera classe puntati su di lei. Riuscì a percepire le risatine soffocate di Erika e la sua combriccola.
Mise in moto il cervello, che quella mattina stava funzionando particolarmente a rilento.
Non poteva assolutamente fare brutta figura.
Adeline la stava fissando con uno sguardo misto tra preccupato e investigatore.
Improvvisamente si ricordó di una cosa che aveva ascoltato, nei suoi pochi momenti di attenzione, alla lezione di Storia della Magia.
«Credo per salvarsi dalle fiamme dei roghi» rispose, ipotizzando.
«Crede bene.» ribatté il prof continuando a guardarla. «Ma non si distragga più.»
Le rivolse un piccolo sorriso e lei tiró un sospiro di sollievo: il secondo, ed erano solo ad inizio giornata.Helen era immersa tra gli scaffali della biblioteca da quasi un'ora, era sgattaiolata fuori dalla Sala Grande prima che qualcuno potesse accorgersi della sua assenza.
Aveva bisogno di un libro e non voleva che gli altri le facessero domande a cui lei non avrebbe voluto rispondere, come, magari, il perchè lo avesse preso.
"Ma dov'è?!" si domandava, mentre passava il dito da una copertina all'altra, scorrendo gli occhi sui titoli.
Non stava utilizzando la bacchetta, perchè in realtà non era sicura di cosa stesse esattamente cercando.
"Forse questo..." si disse sottovoce, sfilandone uno dallo scaffale.
Dovette alzarsi leggermente sulle punte per raggiungerlo.
Era un libro con una vecchia copertina, leggermente consumata, di un colore scuro e abbastanza impolverato.
Helen passò delicatamente una mano sulla superficie, togliendo lo strato di polvere in modo da poter leggere con più chiarezza il titolo:"Tutto ciò che non sai sui Draghi."
Lo aprì e iniziò a sfogliarlo garbatamente, poi lesse alcune parti nel mezzo:
"Il Nero delle Ebridi ha scaglie ruvide, occhi viola brillante, una fila di creste basse ma affilate lungo la schiena e ali simili a quelle di un pipistrello. Può raggiungere i nove metri di lunghezza e la sua coda termina con una punta a forma di freccia.
Ma ció che davvero non sapete di questo drago è che..."Forse avrebbe dovuto prenderlo in affitto e dare un'occhiata durante gli intervalli tra una lezione e l'altra, oppure la sera, prima di coricarsi.
Girò le pagine fino ad arrivare a quella su cui solitamente si apponeva la firma con la data di consegna."Charlie Weasley.
Data di consegna: 4 Maggio"Il suo cuore accelerò per un momento e non seppe nemmeno lei per quale motivo.
Sfiorò con la punta del dito quelle lettere, seguendone il contorno. Era l'unico nome presente lì e questo la fece sorridere. Immaginó che il secondogenito dei Weasley, nei suoi anni ad Hogwarts, avesse letto tutto ciò che si trovasse, in quella biblioteca, in merito ai draghi.
Anche suo fratello era un appassionato, ma non riusciva minimamente ad immaginare Jacob entrare in quel posto, né tantomeno leggere un libro: era un tipo molto più...pratico, ecco.
Helen, in quell'ultimo periodo, aveva maturato una curiosità per i draghi, ma non era dettata dalla passione per questo genere di creature magiche, poteva dire fosse più spinta da un desiderio di conoscenza, come se non volesse risultare impreparata, magari con lui, o semplicemente alle lezioni di magizoologia.
"Sicuramente per le lezioni." pensó.
Hagrid parlava sempre di draghi e lei avrebbe potuto fare una buona impressione, anzi voleva!
Richiuse il libro, dirigendosi verso Madama Pince, la quale appuntò la data in cui lo aveva preso in prestito, per poi proseguire in direzione del dormitorio.Il giorno seguente Helen si svegliò, come al solito, tardi, nonostante le continue sollecitazioni di Ava ad alzarsi. Dopo essersi data una sistemata, controllò l'orario di lezioni:
Ore 8.00 Trasfigurazione con Corvonero.
Ore 11.00 Pozioni con Grifondoro.
Ore 15.00 Lezioni di erbologia con Tassofrasso.Aveva un bel po' di tempo libero.
Si voltò a guardare il libro che aveva preso dalla biblioteca e lo pose nella cartella: avrebbe potuto leggerlo dopo pranzo, prima della lezione con la professoressa Sprout.La lezione di trasfigurazione fu particolarmente impegnativa, la professoressa McGranitt continuava a ripetere quanto fosse necessaria un'assoluta serietà durante le lezioni, non sottraendosi dal ricordare loro dell'avvento dei G.U.F.O.
Quella di Pozioni, invece, particolarmente noiosa: si trattava di uno di quegli incontri con specialisti del mestiere.
Quel giorno si presentò un tizio particolarmente strambo che incominciò a spiegare come preparare una pozione contro il mal di denti.
Helen non seguì nemmeno una parola di quel che aveva blaterato, il suo pensiero era rivolto altrove.
Guardò l'orologio: le 11.55.
A breve quello strazio sarebbe terminato, sarebbe andata a pranzare in Sala Grande con i suoi amici e poi, finalmente, avrebbe avuto modo di poter leggere il libro.
Abbassò lo sguardo verso la borsa poggiata a terra, dalla quale s'intravedeva l'oggetto del suo interesse.
"Chissà dove lo leggeva Charlie." pensò, mentre quello strano mago annunciava la, tanto attesa, fine di quella lezione.
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Omnia Mutantur
Fanfiction[AN HARRY POTTER SPIN-OFF] Tutto cambia, niente muore. (Tratto dal testo) «Di fronte al vero amore dobbiamo essere nudi, cioè sinceri ed autentici, pronti a donarci interamente, affinchè riesca ad emergere la parte migliore di noi.» fece una breve p...