8. TI AMO TI ODIO

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Betty.

Stamattina, per la prima volta, da quando sono qua, mi sono sentita felice: Hermione viene a Riverdale.

Da quel che mi ha detto mia mamma, Hiram, l'ex marito, ha avuto dei problemi e ora Hermione deve venire per stare con sua figlia, che non vede da tanto.

Sto supplicando mia madre di farmi andare da Hermione, ma secondo lei oggi non è il caso.

Deve parlare con la figlia e io sarei di troppo. Va beh, domani verrà da noi per cena. Vediamo il lato positivo, dai!

Mi annoio parecchio. Vado giù in salone da mia madre.

<Mamma, che facevi per non annoiarti in questa città?>

<Io ed Hermione andavamo giorno e notte da Pop's> mi dice con un sorriso malinconico, come se le mancassero quei tempi.

<E che è?> dico incuriosita.

<Un locale molto carino in cui vanno tanti giovani. Non è una discoteca. I ragazzi entrano, si siedono ai tavoli e parlano per ore con i propri amici. Non so come sia possibile ma, da Pop's, c'è sempre qualcuno con cui parlare.>

<C'è ancora questo posto?> chiedo quasi interessata.

<Si, ci siamo passate davanti, non ricordi?>

<Oh, hai ragione. Provo ad andarci. Ti porto qualcosa?>

Lei scuote la testa e io mi dirigo fuori casa verso Pop's. Bel nome. Mi piace.

Mi ricorda la spiaggia, l'estate passata sotto l'ombrellone con un ghiacciolo.

Non so perché ma sento di avere una connessione con questo posto.

È quasi sera e il sole sta calando sempre di più.

A Los Angeles potevi uscire di casa ad ogni ora e trovavi sempre gente ridere e scherzare con i propri amici.

Qui a Riverdale invece, sembra che non ci sia nessuno. Se è inquetante? Si lo è.

Vedo l'insegna neon di Pop's, è quasi accecante.

Entro finalmente in questo locale che mia madre tanto adora. È molto colorato e mi ricorda i vecchi tempi di Los Angeles.

Mi guardo intorno cercando un tavolo libero e incontro gli occhi del mio vicino di casa.

È proprio carino, non ha la faccia da cattivo.

E, oltretutto, devo dire che ha dei bei lineamenti.

Ma questo non giustifica il comportamento da stronzo che ha avuto prima.

Ma chi si crede di essere?

Può essere carino quanto vuole ma non mi piacciono i maleducati.

E poi quel cappello a corona che indossa è proprio orribile!

Vengo bloccata da tutti i miei pensieri quando sento qualcuno dietro di me cercare di aprire la porta.

Oddio, sono in mezzo, la gente non riesce neanche a passare.

Che figura.

Distolgo lo sguardo definitivamente dal ragazzo misterioso con il cappello a corona.

<Cos'è? Hai visto un fantasma?> mi chiede il ragazzo che sta cercando di entrare.

<Oh scusami ahah> dico io in imbarazzo.

<Sei nuova? Non ti ho mai vista!> chiede sorridendomi.

<Si, sono arrivata stamattina da Los Angeles!> ammetto io

<Ommioddio! Finalmente qualcuno che sia cresciuto in una città NON fuori dal mondo!> dice lui esaltato sottolineando la parola non.

Io sorrido a 32 denti e mi esce una risatina. Almeno qualcuno di simpatico c'è!

<Comunque io sono Betty Cooper!>

<È un piacere Betty Cooper!> allunga la mano verso la mia, io la stringo <Kevin Keller!>

Non so come ma ho la sensazione che diventeremo grandi amici.

Entriamo ridendo da Pop's insieme, ci sediamo ad un tavolo libero e parliamo tutta la sera.

Per un secondo mi dimentico di tutte le mie preoccupazioni e passo una serata piacevole, ridendo e scherzando con il mio nuovo amico, Kevin!

Jughead.

Il suono della campanellina della porta fa girare la maggior parte dei clienti seduti ai tavoli, me compreso.

Occhi verdi.

Gli stessi occhi di prima. È proprio il prototipo di ragazza perfetta: bionda ed occhi chiari.

Cazzo è perfetta.
Troppo.
E mi irrita.

Manco la conosci, cretino

Ma cosa vuoi. La prima impressione conta, sai.

Ma cosa vuole? Perché continua a fissarmi. So che sono bello, ma tranquillizzati, principessa...

Soffoco una risata.

Si è imbambolata davanti alla porta ed ora, un ragazzo, che mi sembra Kevin Keller, non riesce ad entrare.

Oh signore, che figura.

È diventata tutta rossa...bellina.

Grazie a Dio sono abbastanza vicino da sentirli parlare.

Oh, quindi la principessina Betty Cooper, viene da Los Angeles. Ok, i miei dubbi non erano infondati.

Ora più di prima mi irrita.

Si siedono ad un tavolo, assieme.

Cara, ma sai che è pericoloso sedersi a tavoli con sconosciuti? Sopratutto a Riverdale.

Ordino un panino ed un milkshake al cioccolato.

Il telefono vibra.

-Jug, torna a casa, parliamo. Preparo una bella cena e ne parliamo. Per favore, non posso perdere anche te-

Non ha proprio capito un cazzo. Mi ha già perso. Anni fa. La prima volta che mi ha tolto mamma e JB.

Ma, in fin dei conti, è stato ed è troppo ubriaco per capirlo.

La giornata non sta migliorando. Per niente. Sono ancora più nervoso di prima.

Cazzo!

Mi alzo e me ne vado.

Prima però, lancio un'ultima occhiata alla biondina.

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Amici! Oggi due capitoli in uno!
Che figura, Betty!
Speriamo che vi stia piacendo <3
Dopo pubblichiamo, ciao!
-S🌻 and -M🌹

Distant - Bughead Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora