61. LONTANO DA LEI

405 17 5
                                    

Betty.

Che diavolo di giornata!

Prima Archie e la sua comparsa a scuola, poi Cheryl che scappa dal pranzo e poi Jug...

Il suo "Credo di essermi innamorato di te, Elizabeth Cooper" mi invade la mente da, ormai, due settimane.
Cavolo!

Non credo sappia che, quella sera, l'ho sentito perfettamente. Credo pensasse che dormissi. Non ha tirato fuori l'argomento, quindi credo davvero che pensi che io non abbia sentito nulla.

Vorrei non averlo fatto?
Non lo so.

Io lo amo?
Non ne ho idea.

<Hey!> mi risveglia la sua voce <Tutto ok?>

Jughead è sdraiato sul mio letto, con le gambe accavallate e le braccia dietro la testa.

<Si, Jug. Tutto ok> sorrido.

Mi guarda dubbioso.

<Dai, vieni qua> dice allargando le braccia.

Io, senza esitare, mi fiondo su di lui e appoggio la testa sul suo petto.

<A che pensi?> mi chiede mentre io sono intenta ad ascoltare il battito del suo cuore che, ogni secondo, diventa sempre più forte.

<Ad Archie e a Cheryl> ometto di dire che il mio primo pensiero erano le parole che mi ha detto due settimane fa, ormai.

Ride

<Archie?>

Alzo gli occhi.

<Non in quel senso, stupido. Pensavo di averlo finalmente fatto fuori dalla mia vita, ma non ricordavo affatto che avesse fatto richiesta di cambiare scuola. Solo questo>

Sbuffa.

<Sarà un anno lungo e complicato> dice sorridendo e appoggiando il viso sulla mia testa.

<Un ultimo anno indimenticabile> continua.

Mi mette un dito sotto al mento facendo si che i nostri occhi si incontrino.

Si avvicina e mi bacia.

<Tanto> mi bacia <per> mi ribacia <finire> un altro bacio.

Non ce la faccio più.

<In bellezza la scuola> concludo io e mi fiondo sulle sue labbra.

Mi metto a cavalcioni su di lui mentre mi mette le sue mani tra i capelli.

Una scarica di adrenalina mi percorre il corpo.

Quello che provo adesso non l'ho provato mai con nessuno. Cavolo!
Mi fa perdere la testa.

Mi stacco da lui per riprendere fiato, ma il suono che esce dalle sue labbra mi fa cambiare idea e mi fiondo nuovamente su Jughead Jones.

Ora il mio pensiero va a mia mamma. Mi ha detto di stargli lontano, ed eccomi qua: cavalcioni su di lui e con la sua lingua dentro la mia bocca.
Fantastico!

<Hey!> ride <Che c'è?>

Rido.

<Stavo pensando a mia mamma. Niente di che>

Mi avvicino al suo viso per ricominciare ciò che ha interrotto con la sua domanda, ma lui mi ferma.

<Tua mamma?> alza un sopracciglio <Stavi pensando a lei durante un nostro momento?>
Ride.

<No!> strillo <Circa...> abbasso lo sguardo e rido.

<È solo che è tutto così incoerente e strano: lei che mi dice di starti lontano, quando è la prima a preoccuparsi per te e fare turni improponibili in ospedale. E poi ci sono io che ero convintissima di riuscire a starti distante, invece sono qua e...>

Distant - Bughead Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora