Betty.
Ore 6:59.
Ormai sono sveglia da più di un'ora e adesso, fra meno di un minuto, la mia sveglia suonerà, dando il via al mio primo giorno alla Riverdale High.
Non sono mai stata così in ansia.
Il preside della scuola mi ha già avvisata che Kevin mi farà fare il giro di presentazione della scuola, probabilmente perché avrà scoperto che ci siamo conosciuti e che siamo diventati, quasi, amici.
"Bippp"
Spengo alla velocità della luce la mia sveglia e mi dirigo verso il bagno in preda al panico.
Mi faccio una doccia calda e mi asciugo per bene.
Aspetta.Cosa mi metto?
Ma stupida, perché non ci hai pensato prima?!
Aiuto. Non ci avevo ragionato.
Apro l'armadio e mi sembra che non sia mai stato più vuoto.
Prendo fiato.Pensa Betty dai!
Ok, ci sono.
Infilo una gonna verde a scacchi e una semplice maglia bianca.
Non so come si vesta la gente qua a Riverdale. Però a Los Angeles tutti a scuola si vestono quasi eleganti o, comunque, hanno stile e sono ben curati.
Ieri poi ho visto Veronica, e anche lei era piuttosto elegante. Spero che sia così anche a scuola, almeno non mi sentirò fuori luogo.
Mi pettino e mi lascio i capelli biondi sciolti davanti alle spalle. Abbastanza semplici. Come me d'altronde.
Scendo in cucina. Ho un buco allo stomaco, mi sta vendendo il ciclo.
L'ansia poi, sicuramente non aiuta.
<Buongiorno Elizabeth! Dormito bene?> mi chiede con tono dolce mia madre.
<Hai fame? Ti preparo qualcosa? >
<No, non ne ho molta.. >
<Ahh giusto oggi è il primo giorno di scuola! Ovviamente dall'ansia non avrai fame!>dice ridendo.
<E poi secondo il calendario dovrebbe venirti il ciclo in questi giorni! Non mangi molto in questo periodo del mese, vero!>
Sorrido. Non so come faccia ma riesce a capire tutto di me guardandomi.
<Già! Va beh mamma io vado> le mando un bacio e lei mi sorride dolcemente.
Ripeto: la sua premurosità è aumentata, per non dire venuta allo scoperto, da quando è morta Polly. A piccoli passi, mi sto abituando anch'io a questo suo cambiamento.
Dopo 10 minuti di ansia totale, mi trovo davanti alla scuola.
Ci sono tanti ragazzi, alcuni mi stanno guardando maliziosi e altri male.
Dopo 10 secondi di imbarazzo qualcuno dietro di me mi fa girare di scatto.
<Kevin! Che bello vederti!>
<Anche per me Cooper!> mi dice dolcemente dopo avermi abbracciata forte.
<Ok, so che è inutile da dire in un momento come questo ma devi restare calma Betty! Questa è una scuola come le altre. Non siamo a Los Angeles, lo riconosco, ma vedrai che ti troverai bene con tutti.>
<Speriamo...> dico io guardando a terra.
<Se così non fosse, hai comunque me!> mi dice ridendo. È un ragazzo dolce.
Ho sentito delle voci che dicono che lui sia gay, ma non me lo ha ancora detto, o, comunque, non so se sia vero.
Comunque lo ammiro tantissimo: non è semplice amare una persona senza avere paura.
Ci avviciniamo all'entrata ridendo e scherzando non facendo caso agli altri.
Mi giro un attimo e trovo lo sguardo del mio vicino di casa puntato su di me. Giuro che già non lo sopporto.
Anche se i suoi occhi verdi mi attirano, mi giro subito verso Kevin e continuo a parlare con lui.
Vado in aula, seguita dal mio amico: abbiamo scoperto di essere nella stessa classe! Mi sembra fantastico!
Mi siedo su un banco vicino a lui.
La professoressa oltre a: <Benvenuta Elizabeth, è un piacere averla con noi> e un sorriso dolce, non mi ha detto altro.Meglio così.
Non voglio dare nell'occhio.
<La signorina Elizabeth Cooper è attesa in presidenza.> dice una voce nell'altoparlante. Ecco come non detto. Ma non mi preoccupo, sarà perché mi vuole salutare il preside e dare il benvenuto.
Saluto la professoressa in modo cordiale e mi dirigo verso la presidenza chiedendo la direzione a un paio di ragazze che, con gentilezza, mi hanno risposto.
Per il momento mi trovo bene, non sembra una brutta scuola. I ragazzi sembrano gentili.
Busso sulla porta della stanza del preside e lui mi fa entrare
<Buongiorno Elizabeth! Le do il mio personale benvenuto alla Riverdale High!> si avvicina a me e mi porge la mano, che io stringo, sorridente.
<Allora Elizabeth, oltre al benvenuto ti ho convocata qui anche per un altro motivo.>dice serio. Io sto per andare in iperventilazione dall'ansia.
Ho fatto qualcosa?
Sono qui da 20 minuti e sono già in presidenza oddio.
Sorrido falsamente invogliandolo a continuare.
<Ho letto alcuni testi che mi ha mandato la sua vecchia preside come valutazioni per recuperare quello che si è persa negli scorsi anni.> fino a qua tutto bene, lo sapevo già.
<E ho notato che scrive molto bene. Coinvolgente, chiara e sincera. Quindi le volevo chiedere se vuole far parte del giornale della scuola: il "Blue and Gold". Lo chiedo così senza preavviso perché sta per chiudere perchè solo un ragazzo in tutta la scuola si è offerto di partecipare. Quindi lei, aderendo a questo progetto, lo salverebbe, in un certo senso.>
<Inoltre diamo crediti.> aggiunge
<D'accordo, perché no! Ci sto> non ci penso due volte, se danno crediti mi va più che bene.
<Ottimo! Ora la accompagno nell'aula del giornale e le presento il suo collega!> è così contento. Mi fa piacere rendere gli altri felici.
Entriamo dentro la stanza e lo vedo.
Forse mi sta guardando male. O forse no.Perché ora mi sta fissando il corpo? Maiale.
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Ehy amici, vi eravamo mancate?!
Jug, sei un disastro però!
Alla prossima!
-S🌻
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Distant - Bughead
FanfictionCOMPLETA. Los Angeles. Città perfetta per Elizabeth (Betty) Cooper. La tipica ragazza biondina, con la vita apparentemente perfetta. Con un ragazzo che la ama e che fa il musicista. Dopo la morte di sua sorella, tutto è cambiato. Lei non respira pi...