Alice.
<Jughead, ci sei?>
<Ehm, sisi. Alice, scusami. Sì, ci sono>
<Allora, volevo chiederti se potevi venire qua, a casa. Vorrei, dovremmo, iniziare ad indagare.>
Silenzio.<Jug, tutto ok? Stai bene?> mi sto cominciando a preoccupare.
<Sì, Alice, ci sono. Scusami. Ora arrivo>
Chiude la chiamata.
Cosa passa per la testa di quel ragazzo, solo dio lo sa.
<Ciao mamma>.
Betty sbatte la porta ed io sobbalzo. Non pensavo che tornasse a casa.
<Amore, come stai? Com'è andata a scuola?>
Ha gli occhi tristi. Da quando Archie le ha fatto la sorpresa venerdì sera la vedo diversa.
Povera piccola...
Se le ha fatto qualcosa giuro che...<Bene> risponde fredda.
Sale le scale e mi pento di aver invitato qui Jughead. Non riusciremo a tenere nascosti i nostri piani a lungo se lei è in giro per casa. Forse dovrei chiamarlo per cambiare il luogo del nostro incontro...
<Perché non rispondi ad Archie?> mi azzardo a chiedere.
A volte vorrei che fosse sincera con me, che non si tenesse tutto dentro.
Ma io ho bisogno di sapere cosa cavolo ha fatto quello a mia figlia.<Non sono affari tuoi!> mi urla dalla sua stanza. Me l'aspettavo.
Passo sopra al fatto che si sia rivolta a me con un tono del genere.
<In verità, si, cara. Archie mi ha chiamato stamattina per sapere come stavi. Vuole vederti. Non se ne andrà da qua fino a quando non avrete chiarito. E poi non capisco perché debba chiamare me. Ha il tuo numero...Perché non gli rispondi?> nessuna risposta.
<Amore> salgo le scale per dirigermi verso camera sua. <Cos'è successo? Avete litigato?>
La vedo intenta a provarsi dei vestiti.
<Dove vai?><Esco con Kevin, non riesco a stare a casa, oggi.>
Ignora tutte le altre mie domande.
Finalmente sceglie un vestito e lo indossa.<Archie vorrebbe vederti, tesoro.>
Mi guarda attraverso lo specchio a figura intera in cui si sta specchiando.
<Ok> il tono con cui lo dice mi fa venire la pelle d'oca.<Chiamalo> le dico, ma lei sta già prendendo la borsa, scendendo le scale e uscendo di casa.
Cosa diavolo le ha fatto?
Devi lasciarle vivere la sua adolescenza. Hanno litigato? Amen, sistemeranno.
Il campanello suona. Sobbalzo e vado ad aprire.
<Hey, Jug!>
Lo accolgo con tutto l'amore possibile. Nonostante non lo conosca, praticamente, gli voglio bene. Ci tengo a lui. È il figlio di una delle persone più importanti della mia vita. O, almeno, della mia vecchia vita...
Faccio un sospiro di sollievo ricordandomi che Betty non è in casa.
Lo faccio andare avanti e noto che, arrivati davanti le scale, sposta lo sguardo verso il piano di sopra.<Hai proprio una bella casa, Alice> sorride.
È così troppo uguale a suo padre, diamine!
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Distant - Bughead
FanfictionCOMPLETA. Los Angeles. Città perfetta per Elizabeth (Betty) Cooper. La tipica ragazza biondina, con la vita apparentemente perfetta. Con un ragazzo che la ama e che fa il musicista. Dopo la morte di sua sorella, tutto è cambiato. Lei non respira pi...