37. INDAGINE SU UN SENTIMENTO

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Alice.

<Vai, tranquillo. Rispondi>
<Sicura?> gli faccio cenno di si.
<Tranquillo, vai, Jug. Se devi chiamare qualcuno, fallo> dico cercando di tranquillizzarlo.
Sembra molto più nervoso dei giorni scorsi. Non lo so, mi sembra triste. Come se gli fosse successo qualcosa di grave.
Finisce la telefonata e sembra ancora più giù di prima. Si dirige verso la mia macchina, ma lo prendo per un gomito.
<Jughead Jones, cosa ti succede?> dico con il tono che usano i commissari quando devono estorcere informazioni.
<Alice Smith> risponde con il mio stesso tono <Non ho niente> continua brusco e si libera dalla mia presa.
Come diavolo sa il mio cognome?
<Come diavolo fai a sapere il mio cognome, ragazzino?>
<Papà mi ha parlato di te, cara> dice sarcastico.
Ridiamo.
<Ed usava il tuo cognome da nubile. In realtà a volte usava "Cooper" quandi ci ho messo un po' a capire che foste la stessa persona>
Ride.
Cosa? FP ha parlato di...
Oh mamma. Vuole dire qualcosa?
Non credo che significhi qualcosa. Sai, molti genitori normali parlano dei loro vecchi amici ai figli
Lo so benissimo, idiota. È solo che...noi non eravamo solo amici...
<Saliamo, dai> lo incoraggio
Mi metto al posto di guida, accendo il motore e ci indirizziamo verso le rive del lago.
<Alice, posso farti una domanda?> mi chiede incerto.
<Si, caro. Solo se te ne posso fare una io, dopo> negozio. Lui annuisce e io gli sorrido per tranquillizzarlo.
<Perché nessuno ha saputo dell'omicidio di Polly e Jason? Nessuno in città ne era a conoscenza...>
<Perché...> sospiro e stringo più forte il volante <...ho chiesto io di non divulgarlo. Solo io, Hermione e la famiglia Blossom eravamo a conoscenza della loro morte. In quel momento eravamo tutti d'accordo>
<Aspetta. Hermione Lodge ne era a conoscenza? La mamma di Veronica?> mi chiede guardandomi storto.
<Sì, Jug> rido <Lei è la mia migliore amica>
Ride.
<Sei seria? Wow. Siete così diverse. Non avrei mai pensavo che...>
<Invece...> rispondo fredda.
Odio che mi tocchino Herm. Non lo sopporto.
A quanto pare lo nota e decide di rompere l'imbarazzo che è venuto a crearsi.
<Dai, Alice, spara.>
Lo guardo e lui ride a disagio.
<No, aspetta, non in quel...> balbetta agitato
<Jug> rido. Che pessimo gioco di parole e che pessimo tempismo <Tranquillo> dico continuando a sorridere.
Sí, è vero, ha avuto un pessimo tempismo però ha risollevato l'aria pesante che si stava creando.
Sorride timido e si stringe nelle spalle.
<Che ti succede?> taglio corto.
<Cosa?>
<Dai, Jug. Sei molto più giù di qualche giorno fa, quando ci siamo visti.>
Abbassa lo sguardo
<E dopo aver chiuso la telefonata eri più triste di prima>
Punta i suoi occhi verdi su di me, appoggia la testa sul finestrino e sposta lo sguardo verso il cielo stellato.
Rimane in silenzio
<Lo so, Jughead, che non sono nessuno per te, ma sappi che, con me, puoi parlare. Non dirò niente a tuo padre o a chiudere altro>
Si rimette seduto composto e guarda avanti, con lo sguardo perso.
<Tanto credo che non se lo ricorderebbe> sussurra, ma io l'ho sentito benissimo.
Mi piange il cuore per questo povero, bel ragazzo. Cavolo!
FP ha cominciato a bere durante i primi anni del college. Io e lui ci eravamo appena lasciati ed io stavo con Hall.
Mi sono sempre sentita in colpa per quello che FP è oggi. Mi sento questo peso sulle spalle perché, d'altronde, è solo causa mia se FP Jones è un alcolista.
<Ho un problema con una ragazza> ammette dopo attimi di silenzio.
Non me lo sarei mai aspettato. Sorrido.
<Vuoi parlarne? Non devi dirmi nessun nome> lo tranquillizzo
Lui ride.
<L'ho conosciuta da poco. È davvero carina, ma è fidanzata con uno stronzo> rido per come ha definito il povero ragazzo.
<Eravamo ad una festa e lui ha ammesso a questa ragazza di averla tradita con la sua migliore amica. Allora non ci ho visto più, Alice, è l'ho picchiato> si tocca le nocche una ad una.
<Che coglione che è questo> ammetto. <Come fai a tradire la tua ragazza con la sua migliore amica? È una delle cose peggiori che avesse potuto farle>
Povera ragazza...
Lui ride.
<Che c'è?> chiedo curiosa
Scuote la testa.
<Niente, Alice, niente> ride ancora e io lo seguo a ruota con un risolino imbarazzato.
<Io le ho scritto una lettera perché, scrivere, è la cosa che mi riesce meglio>
Mi vengono in mente tutte le lettere di FP che tengo dentro ad una scatola, in fondo alla cabina armadio. Evidentemente il saper scrivere è una cosa di famiglia.
<E? Ti ha perdonato?> gli chiedo.
Sembra una storia degna di essere scritta.
<No. Non è cambiato niente. Non mi rivolge ancora la parola. Anzi, è ritornata con il suo ex>
Abbassa lo sguardo.
<Cosa?!> strillo <È tornata con quello? Dopo che lui l'ha tradita? Ma è fuori? Povera piccola. Lui la farà soffrire ancora!>
Ride di nuovo.
Ma che c'è di così tanto divertente?
<Quandi lei preferisce lui a te? Non so chi sia, ma sicuramente tu sei più bello>
Sinceramente non vedo chi potrebbe dire di no a Jughead Jones. È davvero un bel ragazzo
<Evidentemente no, Alice> dice e la sua risata, poco a poco, si spegne.
Spengo la macchina e lui salta giù.
<Dai ragazzi! Cominciamo!> si sfrega le mani e comincia a dare ordini a tutta la squadra di Serpent che ci stava aspettando sulla riva di questo maledetto fiume.
Io e Jug cominciamo ad ispezionare, con le torce accese, una piccola parte della scena del crimine.
Il petto si fa pesate e le lacrime, senza nemmeno il mio consenso, cominciano ad uscire.
<Alice. Alice!>
Jug mi corre in contro, mi guarda negli occhi e mi prende i polsi. Me li alza fin sopra la testa. Poi li riabbassa. Poi li rialza.
Non riesco a respirare.
<Respira, Alice. Respira. È solo un piccolo attacco di panico>
Non c'è aria, qua.
<Respira. C'è aria, Alice. Vedi? Io respiro. Puoi farlo anche tu> dice come se mi avesse letto nel pensiero.
Continua il movimento con le mie braccia.
Andiamo avanti per non so nemmeno quanto. Sembra passata un'eternità quando mi siedo per terra e Jughead mi lascia i polsi.
<Ti avevo detto che non serviva che venissi, Alice> mi rimprovera Jug, ma con tono basso e dolce
<Lo so, Jughead, ma volevo venire. Non pensavo che mi potesse succedere, di nuovo. Pensavo di aver superato gli attacchi di panico>
Sospiriamo assieme.
Mi alzo. Dobbiamo andare avanti.
<Andiamo. Su, forza> credo di starlo dicendo più a me che a lui, ma Jug non ribatte e si alza. E a me va benissimo così.
Dopo almeno due ore di ricerca, nessuno ha trovato nemmeno mezza prova.
<Ha già indagato la polizia, no? E se non ha trovato niente significa che...> inizia uno dei grandi uomini in giacca di pelle nera.
<Che la polizia di Riverdale, fa schifo> lo interrompe Jughead <Lo sappiamo tutti, noi in particolare> alza la voce.
<Torneremo domani e dopodomani, se necessario. Torneremo finché non troveremo un qualcosa che ci porti verso la giusta via per risolvere questo maledetto caso!> ormai sta urlando.
<Tutti a casa Serpent!> sale in macchina e sbatte la portiera.
per avere diciassette anni ha fegato e un bel caratterino.
Salgo, accendo il motore.
Mi blocco. Un brivido mi attraversa il corpo.
<Tutto ok, Alice?>
Sto bene?
<Sì>balbetto.
Forse no.
<È solo che, non so. Ho una brutta sensazione>
Ingrano la marcia e torniamo a casa.

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Buongiorno amici!
Ecco un nuovo capitolo. Spero tanto vi piaccia.
Ma a cosa sarà mai dovuta la brutta sensazione che ha Alice? 🤷🏼‍♀️🥺
Baci
-M 🌹

Distant - Bughead Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora