Betty.
Due mesi dopo
Credo che il sonno sia una delle sensazioni che provo più spesso, dopo le farfalle nello stomaco, che, da quando ho conosciuto Jug, non mi abbandonano più.
<Betty, muoviti su, è tardi> urla mamma da giù.
Alzo gli occhi al cielo e mi alzo guardando malinconica il mio letto. Voglio già tornare a dormire.
Ma che freddo che fa oddio. Mi stringo le mani intorno al busto con la convinzione che possa scaldarmi.
<Hey!> sussurro a mia mamma sedendomi a tavola.
<Posta per te, Betty> dice porgendomi una lettera <Io scappo, ci vediamo a pranzo> mi dice baciandomi la testa
<Ciao mamma> la saluto addentando una fetta di pane tostato.
Con calma finisco la mia colazione e solo bevendo il succo prendo la lettera tra le mani.
Elizabeth
Non so chi possa essere, ma probabilmente è Jug. Mi chiama ancora così per prendermi in giro. Ma detto da lui non mi da fastidio.
Ciao Betty,
Non voglio dilungarmi troppo, ma ho capito che tra di noi le cose non funzionano. Lo so, ora penserai che ti abbia tradita o che mi piaccia un'altra, ma non è così. Sono sempre stato fedele, ma semplicemente, non credo di amarti più, o forse non l'ho mai fatto.
Ti scrivo una lettera perché non mi va di sentire le tue urla o vedere le tue lacrime versate per un sentimento che non è mai stato reciproco.
Vado via da Riverdale, cambio città. Non chiedere di me a mio padre o a Toni, perché nessuno sa dove mi trovo. Dì loro che sono al sicuro e che devo solo respirare un po' di aria che non sia a Riverdale.
Non mi cercare. Non mi troverai. E, per di più, non mi voglio far trovare, ne da te ne da nessun'altro.
Mi dispiace, spero tu possa cominciare una nuova vita e incontrare qualcuno che possa ricambiare a pieno il tuo amore.
Buona vita, Betty.
-Jughead.Scoppio a ridere
Bello scherzo.Scuoto la testa e poggio lancio la lettera sul tavolo.
La riprendo immediatamente perché, una parte di me, ha paura che non sia uno scherzo. Ma poi mi ricordo che è Jughead Jones, la persona che più mi ama in questo mondo e me lo dimostra ogni giorno.
Corro in camera mia, con la lettera stretta in mano e affero il telefono. Provo a chiamarlo.
Il contatto da lei chiamato è irraggiungibile o inesistente
Ma che?
Aspetta cosa?
Un senso di ansia mi sta lacerando.
Mi vesto con le prime cose che trovo ed esco velocemente da casa.
Ti scrivo una lettera perché non mi va di sentire le tue urla o vedere le tue lacrime versate per un sentimento che non è mai stato reciproco.
Mai stato reciproco?
Ma che sta succedendo?
<Toni?> la chiamo vedendola in mezzo al corridoio. Le arrivo davanti senza fiato.
<Betty, ehy. Hai visto Jughead, non mi risponde.> mi chiede tranquilla.
Ma io sono tutt'altro che tranquilla.
Non dico nulla, le porgo la lettera.Lei comincia a leggere e a piangere, e, inevitabilmente una lacrima scende anche a me.
Corro al Blues and Gold, magari è lì.
Magari è lì e mi sta aspettandoToni mi raggiunge e, insieme, corriamo verso la nostra classe.
Dentro, troviamo la professoressa Cuthbert che parla con la segreteria, detta "La gallina", per la sua voce troppo acuta.
Ci fermiamo fuori per sentire la loro conversazione senza farci vedere.
<... credo che abbia un'altra. A casa ormai non mi caga nemmeno più> dice la prof. Le due sono amiche da sempre credo, o almeno, da parecchi anni, così mi è stato detto.
<Oh, mi dispiace, magari ne parlaremo a cena una volta. Comunque ero venuta qui per dirti che Jones ha cambiato scuola, o almeno non è più qua.> continua la segreteria.
La conversazione va avanti ma ormai io non sto più ascoltando, guardo il vuoto e innumerevoli lacrime bagnano il mio viso.
<Se n'è andato> penso ad alta voce.
Lei tiene lo sguardo basso sulle sue scarpe nere
<Toni, Toni> la richiamo <Tornerà vero?> le chiedo.
Lei mi guarda e poi guarda il basso continuando a piangere silenziosamente.
Silenzio.
La peggiore risposta che mi potesse dare.
Tornerà.
Tornerà?___________
Ed eccoci agli sgoccioli.
Non è ancora finita, ma manca pochissimo, troppo poco.
Spero vi sia piaciuta e nulla...
Ci sentiamo!
- Sof 🌻
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Distant - Bughead
FanfictionCOMPLETA. Los Angeles. Città perfetta per Elizabeth (Betty) Cooper. La tipica ragazza biondina, con la vita apparentemente perfetta. Con un ragazzo che la ama e che fa il musicista. Dopo la morte di sua sorella, tutto è cambiato. Lei non respira pi...