Alice.
<Non saprei nemmeno da dove cominciare...Si, lo so, ho avuto un passato in questo campo, ma è da anni che non sono immersa in questo tipo di cose...> ho la voce tesa e sto cominciando a scaldarmi.
<Non posso saperlo...Senta...Ok, arrivederci> continuo, chiudo la telefonata e sbatto il telefono sul tavolo.
<Maledizione!> sono furiosa.
<Hey, Ali, che succede?>
Cerca di accarezzarmi un braccio, però, d'istinto, lo ritraggo. Il suo sguardo si incupisce.
<Niente...È solo che...Porca miseria! Io non lo so, ok? Non credo di essere capace ad andare avanti. Io ho...ho>
<Paura. Paura di scoprire qualcosa di scioccante...> continua la mia amica.
Cavolo, sì. Vedete? È questo il bello della nostra amicizia: ci capiamo senza parlare. Basta uno sguardo e sappiamo cosa dire, cosa fare.
<Si, credo di si...> comincio a giocare con l'orecchino. La gola sembra stringersi. Mi manca l'aria. Hemione si alza, apre una finestra e mi prende un bicchiere d'acqua. Che vi avevo detto?
<Io non credo di voler continuare. La voglia di vendetta continua a bruciare dentro di me, ma la paura sta cominciando a sovrastarla>
<Stavo pensando che potres...> si interrompe quando la porta di casa si apre: Betty.
Tossisco.
<Hey, tesoro!> dico
<Ciao, Betty!> esclama la mia amica seduta davanti a me.
<Herm, mamma...ragazze, pronte a ricevere una delle più grandi notizie di sempre?> dice gesticolando eccessivamente, in modo teatrale. La felicità nella sua voce mi fa curare le labbra all'insù.
<Rullo di taburi...Sono entrata nelle Vixens> scaccia un urletto di felicità. Si gira verso Herm.
<Anzi, io e Veronica siamo entrate nelle Vixens!>
Sono contenta che la mia bimba abbia legato con la figlia della mia migliore amica, nonostante i fatti di ieri sera, a cena.
Io ed Herm ci guardiamo: anche noi ne facevamo parte, da giovani, ed è lì che abbiamo rafforzato la nostra amicizia. Che anni, ragazzi, che anni.
<Oddio, fantastico!> dice la mia compagna di vita.
<Amore, bravissima> dico ed entrambe la andiamo ad abbracciare.
<Bene bene, ora vi lascio, però. Mi cambio un secondo e vado da Pop's. Non so a che ora torno, ma tranquilla, sono con Kevin.>
La guardo precipitarsi di sopra, in camera.
<Keller?> le chiedo urlando cosicché mi possa sentire.
<Yes! Come fai a conoscerlo?>
<Betty, noi ci conosciamo tutti. Essendo una città piccolina è facile. Nonostante io abbia vissuto a Los Angeles, conosco tutti> guardo Hermione <Anche i figli dei miei vecchi amici> rido.
Ed era anche per questo il motivo per cui me ne sono andata: fai una sciocchezza? Vieni marcato a vita.
Scende e ci sorride.<Ciao!> dice dirigendosi verso la porta.
Quando la sento sbattere il fiato mi rimane in gola e so che sarà così fin quando non la vedrò rientrare. Ho sempre la paura che non rientri.
Nessuno sa mai cosa potrebbe succedere a Riverdale.
<Tranquilla, tornerà> Hermione mi mette una mano sulla spalla.
Le sorrido.<Cos'è che stavi dicendo?>le chiedo tornando a sedere.
<Niente di che. Avevo solo ipotizzato che tu potessi chiedere aiuto a FP. Potrebbe essere di grand aiuto...>mi strizza l'occhiolino.
<Tu sei matta! E non farmi l'occhiolino!> la mia finta serietà è tradita da una leggera risata.
<Seriamente, Alice, non è una brutta idea. Ti abita anche a fianco, non vedo perché non potrebbe aiutarti e, magari, proteggerti...>
<Io non mi faro aiutare da FP Jones, ok?!> la mia voce, ora, è seria. Più di quanto volessi.
<Ok, tranquilla però>
Mi alzo prendo il bicchiere e lo metto nel lavandino.
E se fosse l'opzione migliore?
Cara, è l'unica opzione per risolvere tutto questo
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Buongiornoo ragazzi!
Tra proprio poco poco vedremo cosa succederà con Alice e FP.
Intanto spero vi piaccia.
Baci.
- May 🌹
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Distant - Bughead
FanfictionCOMPLETA. Los Angeles. Città perfetta per Elizabeth (Betty) Cooper. La tipica ragazza biondina, con la vita apparentemente perfetta. Con un ragazzo che la ama e che fa il musicista. Dopo la morte di sua sorella, tutto è cambiato. Lei non respira pi...