32. LETTERA

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Toni.

<Hey, tesoro!> gli corro incontro e lo abbraccio.

<Buongiorno, Toni> mi dice lui con un tono formale, ma divertente.

Ridiamo.

Jughead mi ha chiamata un'ora fa, mentre stavo ancora dormendo, in preda all'ansia ma, dalla sua voce, intuivo che avevo il sorriso stampato in faccia.

<Jones, ora dimmi perché mi hai fatto alzare dal letto così presto!> lo rimprovero con un tono divertito.

Ha un sorriso che va da un orecchio all'altro. Non l'avevo mai visto così.
Mi prende in braccio e mi fa roteare.

<Jones, giù le mani! Mettimi giù!>
Mi piace vederlo così. Lo preferisco matto ed allegro al suo solito comportamento solitario e tetro. Però non succede spesso ed è per questo che mi godo ogni momento.

Mi scocca un bacio sulla fronte.

<Che succede, tesoro!>
Ridiamo.

<Sono felice> annuncia.

<Beh, wow, non lo avevo mica capito, sai> lo spingo debolmente per una spalla.

<Ho parlato con Veronica ieri, Toni> temo che i suoi zigomi esplodano da quanto è largo il suo sorriso.

<Mi ha rimproverato per metà del tempo, però, alla fine, ha aggiunto che devo trovare un modo per farmi perdonare. E, se la migliore amica di Betty Cooper, dice che devo trovare un modo per farmi perdonare, significa che ho ancora una chance di starle vicino, no?>

Lo guardo e tutta l'emozione che non trasmette la sua voce, la trasmettono i suoi occhi.

<E...?> chiedo.

<Le ho scritto una lettera ieri sera. È molto carina...credo>

Il suo sorriso si spegne subito. Ecco il mio Jug, sta tornando nel suo mondo buio e pieno di fantasmi.

<Perché le hai scritto una lettera?>
Fa par parlare, ma aggiungo <Oltre che per scusarti. So che non lo hai fatto solo per quello. Ci deve pur essere un motivo esemplare per scrivere una lettera perché, in fondo, resti sempre sei Jughead Jones, non scrivi lettere alle ragazze> mi sposto i capelli dalle spalle in modo plateale.

<Apparte a me, ovviamente>
Si rilassa un po'.

<Ieri, dopo essere tornato dal Pop's, ho visto lei ed Archie, il rosso, baciarsi. In quel momento avevo bisogno di scrivere e tutto ciò che mi è venuto fuori è qui> mette un mano nel giubbetto ed estrae una pezzo di carta piegato più volte.

Apro la bocca. Sinceramente sono sorpresa. Non pensavo che, davvero, avesse scritto su Betty. Pensavo che scrivesse sull'essere una ragazzo col cuore spezzato, ma questa è una vera e propria dichiarazione d'amore.

<Quindi non mi stavi prendendo per il culo> rido.

<Eh no, idiota> mi picchetta la lettera sul naso ed io lo arriccio.

<Dammi qua!> la prendo e comincio a leggerla.

Decenni fa, prima dell'invenzione dei mezzi tecnologici, i giovani si scambiavano lettere. Lettere fra amici, fra parenti e fra innamorati.
Ho pensato che il modo migliore per scusarmi fosse proprio questo: una lettera.
Ora sei obbligata a leggerla tutta prima di replicare e rispondermi male. Anche se ne avresti il diritto, dopo quello che ti ho fatto.

Rido. Mi immagino la biondina che interrompe il mio migliore amico. Lo spintona e lui si innervosisce perché odia essere interrotto. Ecco perché lo faccio sempre quando discutiamo.

Ti ricordi quando ci siamo conosciuti? Io avevo già capito che fra di noi poteva nascere qualcosa di forte, perché, anche adesso, ogni volta che ti vedo il mio cuore batte all'impazzata.
E questo non me lo so spiegare.
In realtà molte cose non me le so spiegare, come per esempio il perché io faccia così fatica a non pensarti

Lo guado ma lui si sta fissando le mani. Gli metto una mano sulla spalla. Cavolo.

Sono in ginocchio, e no, non voglio chiederti di sposarmi...

Rido. Lo guardo e ride anche lui: ha capito a che punto della lettera sono arrivata.

...ti chiedo in ginocchio di perdonarmi, perché solo in tua presenza riesco a sorridere ed essere felice.
Mandami a fanculo, tirami uno schiaffo, ignorami per il resto della tua vita se vuoi, ma, ricorda, io ti aspetterò, anche per sempre.

Non riesco più a leggere cosa ha scritto. Vedo tutto appannato. Mi pulisco gli occhi con la manica della maglietta.

Perché, da quando ti ho conosciuta, non riesco ad immaginare un futuro distante, Betty.
-J

Lascio cadere la lettera a terra e abbraccio il mio migliore amico.

<Te la farò pagare per avermi fatto piangere, coglione>
Ridiamo.

<Ti piace?>
Mi asciugo gli occhi prima di rispondergli.

<Non vorrei darti questa soddisfazione...> sorrido e alzo gli occhi al cielo <Ma si, Jug, è davvero bella. Cazzo se lo è>

Mi stacco dall'abbraccio e gli do un bacio sulla guancia. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia i capelli.

<Ti voglio bene, Toni>

<Ti voglio un anch'io, Jughead>
Gli do una pacca sulla spalla.

<Corri a prenderti la biondina! Su!>
Mi sorride, prende la lettera da per terra e corre verso scuola.

Si gira prima di uscite dal vialetto di casa mia.

<Sei la migliore!>

<Lo so!> gli urlo di rimando e ridiamo entrambi.

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Buongiornooo amici!
Ecco qua la famosa lettera di Jughead Jones.
Cosa succederà con B? 🤫🤷🏼‍♀️
Vi voglio bene.
Baci.
-May 🌹

Distant - Bughead Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora