62. LA PAURA CHE HO DI PERDERTI

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Jughead.

Betty è andata in bagno, questo è un buon momento per incazzarmi e urlare, sottovoce, alla madre della mia ragazza.
Come ha potuto? Dopo tutto quello che ho fatto per lei.
<Spiegami questa cosa del "devi stare lontano da Jughead", Alice> chiedo con tono ironico ma incazzato. È evidente che lo sono, non posso nasconderlo.
<Che intendi, Jug?> mi chiede lei confusa.
<Perché hai detto a Betty che doveva stare lontana da me?> richiedo io con lo sguardo sempre più incupito.
Non posso credere che lo abbia fatto.
La signora Cooper, all'inizio, fa una faccia confusa. Ma poi, improvvisamente, capisce...
<Era ancora prima che arrivassimo a Riverdale. Il motivo era principalmente perché sei un Serpent e...e non volevo che tu la invogliassi a far parte di questo...gruppo. ..>
<Uno: è una Gang. E sì, puoi dirlo, non è una brutta parola> dico con prepotenza, alzandomi dalla sedia e posando il mio peso sulle mani appoggiate sul tavolo
I Serpents non me li deve toccare
<Due: io non avrei mai chiesto nulla e non avrei mai, e dico mai, obbligato Betty ad entrare in questo "gruppo" come lo chiami tu> dico io infuriato ma senza urlare, magari Betty sta ascoltando. Anzi, conoscendola, lo sta facendo.
<Ma all'inizio non ti conoscevo non potevo saperlo, Jughead> fa un espressione strana. Mi ricorda tanto la mia Betts.
<Beh, indipendentemente da quello che hai detto, non voglio che ricapiti. Betty al momento è la cosa migliore della mia vita e non permetterò che me la porti via, non dopo quello che ho dovuto passare> dico io cominciando a sbollire la rabbia.
<Va bene, lo capisco> risponde.
<Hai..Hai novità?> chiede titubante. Mi sta chiedendo del caso di Polly, ma probabilmente anche lei sospetta che Betty stia ascoltando.
<No, dopo mi trovo con SweetPea e ragioniamo su dove può essere il bastardo> rispondo io riferendomi a Clifford Blossom.
Il coglione, figlio di puttana che mi ha rapito, massacrato di botte e buttato, letteralmente, in mezzo al fuoco.
<Bene...Poi aggiornami> commenta.
<Certo> stacco le mani dal tavolo e ritorno a sedermi.
Sto per aggiungere qualcosa quando la mia biondina preferita fa irruzione nella sala.
<Ehy perché quelle facce?> chiede divertita guardando la mia espressione mezza infuriata e quella di sua madre un po' triste, probabilmente perché abbiamo toccato il tasto "Polly". Come biasimarla.
<Nulla, io vado ora però> rispondo secco io.
<O-ok> balbetta la biondina.
Probabilmente crede che sia arrabbiata con lei. Come potrei esserlo? Non riuscirei mica.
<A domani, principessa> dico lasciando un bacio veloce sulla guancia per rassicurarla e lei risponde con un sorriso imbarazzato.
Quant'è dolce, cazzo.
/Ma la smetti di essere così smielato. /
Scusami, non so cosa mi abbia fatto questa ragazza, è entrata nella mia vita e me l'ha stravolta.
<Alice...> dico per saluto e mi dirigo alla porta.
Lancio un ultimo sguardo alla mia ragazza e le mando un bacio volante per poi andare verso il White Wirm: il bar, e punto di ritrovo ufficiale, dei Serpents.
Dopo una decina di minuti di strada eccomi davanti alle luci del neon del mio bar del cuore, nonché luogo in cui ho passato maggior parte della mia infanzia.
<Ehy, Toni. SweetPea è qui?> chiedo alla mia migliore amica dietro al bancone.
<No, Jones. Credo sia da qualche parte con Fangs, sono andati via un po' di minuti fa, intanto che li aspetti ti porto qualcosa?>
<Si ok, una coca. Grazie puffetta>
<Quindi che mi racconti amico mio?> mi rivolge tutta la sua attenzione dato che non c'è nessuno che vuole ordinare al momento.
<Bah, nulla. Credo di essere felice> dico io titubante, visto che in realtà, prima di qualche mese fa, non sapevo cosa fosse la felicità.
<È la mia cara amica biondina eh?> dice lei riferendosi a Betty.
Sì è lei perché sono fottutamente innamorato di lei e questa cosa mi fa paura.
Ma non le lo dico. Ora sono migliori amiche, non vorrei che le scappassero queste parole in sua presenza.
<Si, lei, mio padre che si sta mettendo la testa apposto, tu che ti sei fatta delle amiche...ma...>
<Ma hai paura, paura che Clifford possa tornare e rapirti di nuovo, o peggio che possa rapire qualcuno a cui tieni> mi interrompe lei.
Ma come fa a capire tutto così?
<Mi conosci bene puffetta> la prendo in giro io tanto per smollare la tensione.
<È abbastanza evidente che sei preoccupato per questo, amore> dice bevendo un po' della mia coca. La lascio fare, tanto non è la prima volta che beviamo dallo stesso bicchiere, e, sicuramente, non sarà l'ultima.
<Hai paura che possa fare del mare a me, tuo padre o...o Betty?>
Ha capito perfettamente.
Proprio tutto.
Ho questo timore da quando ho aperto gli occhi per la prima volta in ospedale.
Annuisco debolmente.
<Beh, allora prenditi cura di Betty e tienila d'occhio. Vedrai che non le faranno nulla.> mi tranquillizza accarezzandomi il braccio per poi tornare a servire bevande ai clienti.
<Lo spero...> sussurro.
Se dovesse succedere qualcosa a Betty non me lo perdonerei, questo è sicuro.
Ma sono certo anche che ucciderei per proteggere la mia piccola principessa, non c'è dubbio.

____

Ehy ehy ehy!
Ma quanto è dolce Jug aww.
Chissà se qualcosa si metterà in pezzo ai Bughead 🤷🏻‍♀️
Consigli o correzioni per la storia?
Apprezziamo le critiche, basta che siano costruttive.
Baci.
-Sof 🌻

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