Jughead.
<Senta...ok, senti, potremmo iniziare a lavorare seriamente lunedì. Se vuole...scusa, se vuoi potremmo cominciare da...esattamente. Si, Alice, si, non lo dirò a Betty. E, comunque, non avrei motivo per parlare con lei al di fuori dal Blue and Gold. Non siamo amici...ok bocca cucita. Alice, se vuoi ho in mente una...> sento la porta dell'ufficio aprirsi.
<Ci sentiamo dopo. Le mando le bozze stasera. Arrivederci.> attacco.
Forse l'ho detto con troppa enfasi e troppo ad alta voce.
Betty è davanti a me, con dei fogli in mano che mi scruta.
Mi giro nella sua direzione e mi picchetto una penna sulla fronte.
<So che sono bello ma...> ho il sorriso stampato in faccia.
Che cazzo mi succede.
<Chiudi il becco, Jones. Muoviamoci a scrivere che dopo dobbiamo andare al ballo>
<Nervosa la principessa> dico continuando a sorridere.
Quando è incazzata è proprio...
Zitto Jughead, zitto.
Mi rigiro sulla sedia e comincio a sistemare le bozze per gli articoli che dobbiamo mandare dopo.
<Smettila di chiamarmi così, ok?!> sbotta lei.
Ma che problemi ha?
Prova a chiederle, no?
Ma che, se fuori?
<Che c'è, Elisabeth?>
Si gira di scatto e spalanca gli occhi.
<Betty>mi corregge <E poi come fai sapere il mio nome?> si avvicina a me e mi guarda in cagnesco.
<Istinto?> le sorrido cercando di scioglierla un po'. In realtà me lo ha detto sua mamma. Le è scappato spesso Elizabeth ed ho fatto due più due. Non è che ci voglia un genio. E, poi, sospettavo che Betty non fosse il suo reale nome. Ora saprò come chiamarla.
<Comunque, Elizabeth, cominciamo? Altrimenti "facciamo tardi al ballo"> cerco di imitare la sia voce, ma è difficile essere antipatica come lei.
Ma non è antipatica, e lo sai
Io ti devo ignorare, vocina del cazzo.
<Stai zitto!> sbotta e le guance si colorano di rosso.
Le metto una mano sulla spalla ma la ritiro subito quando me ne accorgo.
Le sue guance diventano ancora più rosse, quasi quanto il suo bel cardigan bordeux.
Dai, Jug, chiedilo.
No, io non le chiederò un bel niente.
Ma forse...<principessa...allora...> ho la voce bassa e tranquilla.
No, non lo farò.
Non lo chiederò mai a Betty Cooper
<Con chi andrai al ballo? Immagino che tanti ragazzi te lo abbiano chiesto> cambio totalmente ciò che le volevo chiedere.
Sinceramente ho paura di sapere la risposta.
<Con V...Ceh, con Veronica.>
Egoisticamente? Sono sollevato.
Ora potresti chiederloTi. Ho. Detto. Di. No.
Sorride.<E poi il mio ragazzo, o il mio ex, non abbiamo, non ho, ancora capito cosa siamo, si arrabbierebbe. O comunque mi sentirei in colpa ad uscire con un altro ragazzo...> abbassa lo sguardo e gioca col braccialetto al polso.
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Distant - Bughead
FanfictionCOMPLETA. Los Angeles. Città perfetta per Elizabeth (Betty) Cooper. La tipica ragazza biondina, con la vita apparentemente perfetta. Con un ragazzo che la ama e che fa il musicista. Dopo la morte di sua sorella, tutto è cambiato. Lei non respira pi...