49. FIGLIO MIO

404 21 9
                                    

Fp.

La biondina è coraggiosa e audace.

Capisco perché piaccia a Jug, è proprio com'era Alice quando l'ho conosciuta.

<Betty ferma> non le urlo contro, la manderei ancora più in crisi.

Mio figlio è dentro questa cazzo casa in fiamme.

Non posso stare con le mani in mano.

Lascia la biondina tra le braccia di sua madre e corro.

Corro più veloce che posso, ignorando le urla delle persone dietro di me.

<Fp fermati ti prego!> sento urlare Alice. Mi si spezza il cuore.

Nonostante mi sia costruito una famiglia con un'altra donna, lei è e sarà sempre l'amore della mia vita.

Però mio figlio è più importante, più importante di qualsiasi altra cosa o persona.

Entro dentro.

Una muro di fiamme si innalza davanti a me.

Non sento più le urla dei ragazzi fuori. Sento solo il battito del mio cuore.

<Jug!> urlo.

Se muore lui muoio anche io. E non solo per il fuoco. Se non lo salvo morirei dentro, ed è ancora peggio.

So cosa sta pensando ora. A chi. Starà pensando a Toni, a JB, a Betty.

Soprattutto a lei.

E mi fa male il fatto che lui non mi pensi.

Sono stato un padre di merda. Cazzo! Non può morire. Il mio bambino non può.

L'ultimo ricordo che avrà di me sono io che passo la pistola a Clifford. Ma lui non sa la storia. Lui non sa che non sapevo fosse Polly! Non lo sa. E non lo saprà mai, ormai.

Per lui farei di tutto.

Mi butterei nelle fiamme per lui. E lo sto facendo letteralmente!

<Jug! Jug dove sei?!> urlo. Urlo disperato.

Figliolo dove sei?

Tossisco. Cazzo! Sfondo ogni porta che vedo.

In ognuna di loro c'è più fumo di quella precedente.

La prima cosa che farei è aprire le finestre, ma non posso. L'ossigeno aumenterebbe le fiamme.

Cado in ginocchio. Non sento più nulla. Non ho più male al gomito come quando il muro di fuoco mi si è avventato contro.

Credo che sto per avere un mancamento.

No, prima devo trovarlo.

Mi alzò in piedi e continuo a sfondare porte.

Sento girare la testa e vedo sfuocato. Tossico ancora più forte e ripetutamente.

Devi uscire di qua

No! Devo trovarlo.

Apro l'ultima porta del corridoio.

Ormai sto perdendo le speranze. Sto per cadere a terra quando qualcosa, o meglio, qualcuno attira la mia attenzione.

<Jug!> urlo.

Non ci credo. È lui.
È per terra, legato, e sta perdendo sangue.

<Cosa cazzo ti ha fatto!> sto urlando, ma la mia voce è così roca che mi gratta la gola e mi esce solamente una verso.

Distant - Bughead Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora