A Black's story

Wonderful Wand

30th July 1991 - Primo anno

La mattina seguente mi alzai presto, a differenza della mia solita routine. Misi una t-shirt bianca a righe gialle, la mia solita salopette e le mie all star bordeaux. Scesi a fare colazione e appena finì i miei pancake con la marmellata, Remus bussò alla porta. Corsi ad aprire.

-Allora, la mia figlioccia è pronta per andare a fare shopping?- mi disse sorridente.

-Si, sempre- risposi ricambiando il sorriso. Mia madre quel giorno aveva una visita in ospedale, come ogni mese, quindi saremmo andati solo io e Lupin. Salutai la mamma e guardai il mio padrino.

-Remus, come arriviamo a Londra?- Mi rivolse un ghigno malizioso.

-Prendimi la mano e non mollarla per nessun motivo, ok?- disse senza perdere mai quel ghigno. Gli presi la mano e sentì uno strappo allo stomaco. Quando riaprì gli occhi mi ritrovavo in un pub tenendo sempre stretta la mano del mio padrino. Era buio e pieno di persone. Chi beveva al bancone, chi leggeva il giornale, La Gazzetta del Profeta.

-Come hai fatto?!- gli dissi eccitata lasciandogli la mano.

-Materializzazione congiunta. Devo dire che sei stata brava, io la prima volta ho vomitato.- Gli sorrisi fiera.

-Dove siamo?- chiesi.

-Al paiolo magico, e il pub da cui si accede al quartiere magico di Londra. Vieni.- disse tenendomi la mano mentre mi conduceva verso il retro. C'era un cortile stretto circondato da mura di mattoni con un bidone della spazzatura e qualche erbaccia. Mi guardò, il ghigno di prima era tornato. 

Dal maglione estrasse la bacchetta e picchiettò una sequenza sui mattoni. Quando ebbe finito, quelli iniziarono a muoversi per formare un arco che dava su una via. Era piena zeppa di persone vestite in modo alquanto bizzarro e di negozi e palazzine colorate. Guardai Remus, in quel momento penso che mi ridessero anche gli occhi.

-Allora, cos'è la prima cosa da comprare sulla lista?- chiese. Comprare disse. 

-Remus, ma io non ho un soldo. Come faccio a prendere tutte queste cose?- Lui iniziò a camminare in mezzo alla folla di maghi e mi indicò un palazzo con una struttura strana. 

-La vedi quella?- mi disse. -Quella è la Gringott, la banca dei maghi. Tuo padre ti ha lasciato l'eredità della famiglia Black li dentro.- 

La Gringott era un posto strano; era pieno di goblin per niente amichevoli, attraversata una porta c'era un buco enorme, profondo chilometri con le porte delle camere blindate collegate da binari. 

Dopo la Gringott fu il turno del Ghirigoro per i libri, poi l'uniforme da Madame Malkin, il calderone, le provette, la bilancia, pergamene e inchiostro e il telescopio . Era quasi l'ora di pranzo quando mancava solo un articolo dalla lista: la bacchetta.

-Per quella bisogna andare da Ollivander. Tutti i maghi che vedi qui hanno preso la loro prima bacchetta da Ollivander.- disse Remus tenendo con una mano il mio set di libri mentre con l'altra stringeva la mia.

-Remus? Perché noi del primo anno non possiamo avere una scopa?- chiesi.

-Beh perché si può entrare nella squadra di quidditch solo dal secondo anno. Durante il primo bisogna imparare a volare.- rispose.

-Cos'è il Quidditch?- chiesi.

-È lo sport dei maghi, un po' come il calcio fra i babbani, tutti lo seguono. È semplice una volta che lo capisci. Ci sono sette giocatori: tre cacciatori, due battitori, un portiere e un cercatore. Nel campo ci sono sei anelli, tre per ogni squadra. Il portiere difende gli anelli, mentre i cacciatori cercano di segnare con la pluffa, una della varie palle del gioco, ogni gol vale 10 punti. I battitori hanno una mazza per colpire i bolidi, infastidiscono i giocatori avversari o difendono i propri. Mentre il cercatore si occupa del boccino. È una palla piccola, molto veloce. Vale 150 punti, quando il boccino viene catturato finisce il gioco e vince la squadra che ha fatto più punti. Il tutto, sulle scope.- disse Lupin appena ci fermammo davanti al negozio di Ollivander.