The Phoenix Lament

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20th June 1997 - Sesto anno
Mancavano una decina di giorni alla fine della scuola e tutto sembrava andar bene. Voldemort e i mangiamorte non erano entrati a scuola, Remus era tornato dal branco e aveva ripreso a parlare con Tonks nonostante non volesse iniziare una relazione, la tana era stata ricostruita ed Harry non era ancora morto per adempiere al suo destino.
Piton mi aveva fatto chiamare dopo pranzo e mi trovavo davanti alla sua porta con un sorriso stampato in faccia per la situazione tranquilla.
-Entra- disse come ogni volta che andavo nel suo ufficio. Mi bastò incrociare il suo sguardo per perdere il buonumore.
-Professore è successo qualcosa?- chiesi sedendomi difronte a lui.
-Black oggi pomeriggio, anzi direi fra poco, il preside e Potter lasceranno la scuola per andare alla ricerca di qualcosa. Ho motivo di pensare che Draco sfrutterà l'assenza del preside per far entrare i mangiamorte a scuola. Probabilmente il giorno che temevamo è arrivato- mi disse. Rimasi zitta qualche secondo cercando di elaborare la questione.
-Quindi lei dovrà...- dissi incapace di terminare la frase.
-Sì. Ti voglio dare questa- mi disse porgendomi una bottiglia piena a metà con una sostanza dorata.
-È Felix Felicis come avrai riconosciuto. Tu e i tuoi amichetti prendetene appena Potter e Silente lasciano la scuola, se tutto va bene vi servirà solo a eseguire correttamente i vostri compiti, altrimenti potrebbe salvarvi la vita.- mi spiegò.
-Grazie professore- dissi mettendo la bottiglia nella borsa.
-Per le nostre lezioni invece, l'anno prossimo non te ne potrò dare. Ti ho insegnato tutto quello che devi sapere per essere un ottimo membro dell'ordine. Sai materilizzarti anche se non potresti e sai volare senza scopa, conosci ogni sorta di incantesimo per il duello, non mi stupirei se ti facessero saltare i corsi da auror. Ora vai ma ricordati la pozione- mi disse indicandomi la porta.
-Oh, Black, ricorda che, se è oggi il giorno, tu dovrai fingere di odiarmi- mi disse mentre ero sulla porta.
-Buona fortuna professore- gli dissi uscendo.
Quel pomeriggio chiamai tutti i miei amici per una sessione di studio pre esami.
-Ragazzi, direi di brindare alla fine di un altro anno.- dissi alzando il mio bicchiere di succo di zucca. Avevo mischiato la Felix Felicis alla bevanda che ora tutti tenevano in mano.
-Alla fine di un altro anno- disse Ron. Tutti bevvero.
-Hermione, Harry ti ha detto niente del suo incontro di oggi con Silente?- chiesi alla ragazza accanto a me.
-Beh si, perché?- mi chiese la riccia.
-Ieri mi ha detto che sarebbero partiti e volevo sapere se sai dove andavano- chiesi.
-Vanno a cercare un horcrux, ma ti spiego tutto dopo lo studio. Comunque oggi continuava a farneticare su Malfoy e una possibile irruzione dei mangiamorte- disse prendendo il libro di Aritmanzia.
-Cosa?- chiesi stupita.
-Ha detto di aver sentito esultare tuo cugino nella stanza delle necessità, pensa che i mangiamorte sfruttino l'assenza del preside per entrare nella scuola- spiegò.
-Beh, nel caso, noi saremo pronti- dissi iniziando a ripassare difesa contro le arti oscure e facendo gli esercizi di occlumanzia di Piton. Poco prima dell'ora di cena si scatenò il panico.
-I mangiamorte sono a scuola!- gridò Flich entrando in biblioteca.
-Dobbiamo evacuare l'edificio!- gridò in seguito. Io guardai gli altri che erano nel panico e gli dissi di seguirmi. Iniziai a correre per il castello e li vidi. Piton camminava in testa a un gruppo di mangiamorte tra cui Bellatrix e Grayback.
-State fermi, siamo in inferiorità numerica, ci faremo solo ammazzare- sussurrai agli altri. Guardai Piton.
-Legilimens- sussurrai, volevo vedere se l'aveva già fatto. Aveva le difese occlumantiche alzate.
-Eddai Piton, sono io, fammi passare- dissi a bassa voce. Finalmente riuscì a entrare nella sua mente.

Vivevo il ricordo dal punto di vista di Piton. Stava salendo le scale della torre di astronomia e vide Harry. Gli fece cenno di restare in silenzio e finì di salire le scale. Draco teneva la bacchetta puntata contro Silente con le lacrime agli occhi circondato dai mangiamorte che avevamo visto camminare con lui.
-Bel lavoro Draco- diceva Bellatrix con la sua voce da pazza.
-Buonasera Bellatrix, penso sia l'ora delle presentazioni no?- disse Silente mentre Piton restava nascosto sull'ultimo gradino.
-Vorrei tanto Albus, ma noi qui abbiamo anche altri impegni- rispose la donna.
-Fallo!- disse a Draco il quale puntava ancora la bacchetta contro Silente.
-È proprio come suo padre, lo finisco io a modo mio- disse Grayback.
-No, il signore oscuro è stato chiaro, deve farlo il ragazzo. Questo è il tuo momento, fallo!- disse nuovamente Bellatrix.
-Coraggio Draco, ora!- aggiunse quasi gridando.
-No- Piton uscì finalmente dal suo nascondiglio.
-Severus, ti prego- disse Silente. Quel 'ti prego' sembrava una supplica per rimanere in vita agli occhi dei mangiamorte ma io e Piton sapevamo benissimo che Silente stava implorando Piton di ucciderlo.
-Avada Kedavra- Piton estrasse la bacchetta dal mantello e pronunciò rapidamente la maledizione senza perdono schifato di sé stesso. Silente volò indietro e cadde dalla torre di astronomia.

-Taylor, che si fa, li abbiamo persi e non possiamo combatterli, sono troppi- disse Hermione..
-Voi andate nel cortile interno con gli altri, io vi raggiungo. Devo trovare l'ordine- dissi iniziando a correre dietro i mangiamorte. Trovai gli altri alla capanna di Hagrid in fiamme.
-Remus!- gridai correndo incontro al mio padrino che parlava con Kingsley.
-Dove sono? Dov'è?- chiesi ricordandomi di dover odiare Piton.
-Se ne sono appena andati. Grayback ha morso Bill. Piton è con loro.- mi spiegò il mio padrino.
-Remus, Piton ha ucciso Silente- dissi.
-Cos'ha fatto?- disse lui su tutte le furie.
-Venite al cortile interno, c'è qualcosa che dovete vedere tutti- gridai. In due minuti arrivammo con gli altri. Il corpo senza vita del preside giaceva sotto la torre di Astronomia, anche nella morte era talmente ordinato che sembrava stesse dormendo se non fosse che il petto non si muoveva. Madama Chips per prima alzò la bacchetta da cui fece uscire una flebile luce e poi noi e l'intera scuola la seguimmo.
Quando le bacchette si spensero eliminando il marchio nero nel cielo corsi con Remus, Tonks e i Weasley in infermeria da Bill. Appena ci radunano accanto al suo letto arrivò Harry.
-Tutto bene Harry?- chiese Remus.
-Tutto bene... e Bill?- chiese il ragazzo. Il volto di Bill era lacerato e squarciato in modo grottesco. Madama Chips gli stava applicando un unguento dall'odore acre sulle ferite.
-Ho tentato tutto quello che so, ma non c'è cura per i morsi da lupo mannaro- disse l'infermiera.
-Ma non è stato morso con la luna piena- obiettò Ron, che fissava il viso del fratello come se in qualche modo potesse costringerlo a guarire con la sola forza dello sguardo.
-Grayback non si era trasformato, quindi Bill non diventerà un... un vero...?- guardò Remus incerto.
-No, non credo che Bill diventerà un vero lupo mannaro- replicò Remus.
-Ma questo non significa che non ci sarà qualche contagio. Quelle sono ferite maledette, è improbabile che guariscano del tutto e... e Bill d'ora e in poi potrà avere qualche caratteristica da lupo- spiegò il mio padrino.
-Silente potrebbe conoscere qualcosa però, dov'è ora?- chiese Ron.
-Ron... Silente è morto- gli dissi.
-Chi è morto?- sussurrò Tonks.
-Com'è successo?- aggiunse.
-L'ha ucciso Piton, io c'ero- iniziò a spiegare Harry. Ci fu un sussulto generale quando si spalancarono le porte dell'infermiera: i signori Weasley entrarono con Fleur alle loro spalle.
-Molly...Arthur...- li accolse la professoressa McGonagall.
-Mi dispiace- disse quando arrivarono davanti al letto del figlio.
-Bill- sussurrò la signora Weasley.
-Oh Bill- aggiunse. Remus e Tonks si fecero da parte così che i signori Weasley potessero stare vicino al figlio.
-È stato Grayback- disse Remus con una nota di odio nella voce.
-Naturalmente non importa il suo aspetto... non f-fa niente... ma era un b-bambino così carino... sempre stato un bel ragazzo... e poi stava per sposarsi!- disse sull'orlo delle lacrime.
-Cosa vuol dire?- gridò Felur all'improvviso. -Perchè disce che stava per sposarsi?- la signora Weasley alzò il viso coperto dalla lacrime stupita.
-Be... solo che...- sussurrò.
-Ponsa che Bill non mi vuole più? Ponsa che per quei morsi non scesserà di amarmi?- disse Fleur.
-No, non volevo dire...- disse la signora Weasley.
-E invece mi amerà! Sci vuole altro che un uomo lupo per impedire a Bill di amarmi- disse Fleur. Io iniziai a guardare Remus come per dire il più grande 'te l'avevo detto' della sua vita.
-Beh, si ne sono certa ma pensavo che tu...- cercò di dire la donna venendo interrotta dalla francese.
-Ponsa che io non lo volio più? O forse lo spera? Cosa importa il suo aspetto? Io sono abbastanza bella per tutti e due. Tutte quelle cicatrici sono il segno del courage di mio marito! Fascio io!- la signora Weasley si appoggiò al marito e guardò Fleur.
-Visto?- disse una voce nervosa. Tonks guardava Remus.
-Lei vuole sposarlo lo stesso, anche se è stato morso. A lei non importa- disse Tonks.
-È diverso- ribatté Remus muovendo appena le labbra.
-Bill non si trasformerà in un vero lupo mannaro. I casi sono completamente...-
-Ma anche a me non importa. Non m'importa!- esclamò Tonks scuotendo Remus oer la veste.
-Te l'ho detto un  milione di volte...-
E il significato del patronus lupo di Tonks e dei suoi capelli color topo, e la ragione per cui era venuta di corsa a cercare Silente quando aveva sentito dire che qualcuno era stato aggredito da Grayback, Tonks era innamorata di Remus.
-E io ti ho detto un milione di volte che sono troppo vecchio per te... troppo povero... troppo pericoloso...- replicò Remus evitando di guardarla, infondo non voleva nemmeno lui.
-Ho sempre pensato che la tua sia una posizione ridicola Remus- intervenni.
-Nint'affatto, Tonks merita uno giovane e sano- disse Remus fermo.
-Ma lei vuole te- aggiunsi.
-E poi gli uomini giovani e sani non rimangono per forza di cosa tali- dissi alludendo a Bill.
-Non è il momento di parlarne, Silente è morto- disse Remus. Tonks mi guardò e sorrise.

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