2nd October 1995 - Quinto anno
Dopo un paio d'ore di studio in biblioteca arrivarono le tre del pomeriggio e andai nei sotterranei da Piton.
-Entra- disse rispondendo dopo che bussai alla porta.
-Buongiorno- lo salutai lasciando la mia borsa accanto alla porta e sedendomi davanti a lui.
-Allora, sai qualcosa dell'occlumanzia?- mi chiese.
-Si, ho fatto qualche ricerca dopo che me ne aveva parlato da Silente. L'occlumanzia è la difesa magica della mente alla penetrazione esterna, cioè la legilimanzia. È una branca della magia poco nota e molto difficile ma molto utile.- risposi.
-Bene, sarà più facile se stai seduta.- disse mentre si alzava e veniva verso di me.
-Ora devi concentrarti, svuota la mente dalle emozioni, rendila tabula rasa e rilassati, annuisci quando sei pronta.- mi disse mettendo le mani dietro la schiena. Svuotare la mente è più facile a dirsi che a farsi. Avevo paura di fallire, è sempre stato il mio punto debole, fallire, deludere gli altri, deludere me stessa. Ok dovevo rilassarmi. Dopo un paio di minuti aprì gli occhi e annuì.
-Legilimens- disse Piton puntandomi contro la bacchetta. Vidi ricordi principalmente del primo anno, ma avevano tutti due aspetti in comune: erano lezioni di trasfigurazione e la McGonagall mi rimproverava perchè sbagliavo.
-Avevo detto tutte le emozioni, nessuna esclusa- mi disse Piton uscendo dalla mia mente.
-Non è facile- risposi.
-Non che mi aspettassi che ci saresti riuscita al primo tentativo.- disse andando verso la libreria e leggendo i titoli di qualche libro.
-Riprova, svuota la mente, rilassati, magari prendi un pezzo di cioccolato.- disse mentre cercava un libro. Andai verso la mia borsa e cercai la tavoletta di cioccolato che avevo infilato fra i libri. Presi un pezzetto del mio cioccolato fondente con nocciole, il mio preferito. Piton si girò con due libri in mano.
-Avevo detto prendi un pezzetto di cioccolato, non fai pure merenda sulla mia scrivania.- mi disse guardando il cioccolato aperto sul tavolo.
-Qui ci sono alcuni esercizi mentali utili, fanne al volo un paio, poi da oggi li ripeterai ogni sera prima di andare a dormire, se non lo farai me ne accorgerò- mi disse.
-Posso portare via i suoi libri?- chiesi conoscendo quanto Piton fosse legato alle proprie cose.
-No, ovvio, li duplicherò.- disse puntando la bacchetta sui libri.
-Geminio- disse e i due libri si duplicarono.
-Dovrebbero esserci anche dei miei appunti sulle pagine, controlla.- mi disse indicando le copie.
-Si, ci sono- affermai.
-Bene, allora da oggi a un paio disettimane sarai perfettamente capace di occludere, se farai gli esercizi.- mi disse.
-Fanne due o tre, avvertimi quando hai finito.- io iniziai a leggere le prime pagine di uno dei due tomi. Dopo una ventina di minuti qualcuno interruppe la nostra seduta.
-Severus- disse la Umbridge entrando nell'ufficio.
-Felice di sapere che ricordi le buone maniere, Dolores- disse Piton evidenziando il fatto che l'inquisitore supremo fosse entrata nell'ufficio senza bussare.
-Cosa ci fa lei qui?- disse guardandomi.
-Oh, il professor Piton mi da ripetizioni di pozioni.- mentì.
-Severus, ho bisogno di parlarti in privato.- disse la donna.
-Sono occupato al momento, come vedi, Dolores- rispose Piton.
-Si tratta di una questione urgente.- disse la Umbridge fulminandomi con lo sguardo.
-Posso uscire un momento professore se la mia presenza è un problema.- dissi a Piton.
-Bene, vai un'attimo nel mio laboratorio e continua a fare quello che stavi facendo.- disse Piton indicandomi la porta accanto alla libreria. Io entrai nella stanza col mio libro ma avevo una voglia matta di ascoltare quello che la Umbridge aveva da dire.
-Desilludo- dissi attraversando nuovamente la porta facendo in modo che nessuno dei due se ne accorgesse, ma Piton guardò velocemente nella mia direzione. Sperai che non dicesse niente.
-Severus ho motivo di pensare che ci sia un'organizzazione clandestina a scuola- disse la donna.
-Di che organizzazione stiamo parlando?- chiese Piton spostando lo sguardo dalla mia posizione alla donna.
-Un esercito, guidato da Potter, probabilmente anche la tua pupilla nella stanza accanto ne fa parte.- rispose.
-Potter è troppo stupido per mettere in piedi un esercito, se questo gruppo esiste veramente sarà solo un raduno per studiare.- commentò Piton. La Umbridge iniziava ad avere dei sospetti sull'ES e questo non andava bene.
-Potter sarà anche stupido, ma Silente non lo è.- disse la donna.
-Quindi fammi capire, stai insinuando che Albus Silente, nonchè mago più potente della nostra epoca se non di sempre, sta mettendo in piedi un esercito di ragazzini di cui Potter è a capo?- disse sarcastico.
-È esattamente quello che sto dicendo.- rispose la donna.
-E perchè lo vieni a dire a me e non al tuo caro ministro?- chiese Piton lanciando un'altra occhiata nella mia direzione che mi fece rabbrividire.
-Ho bisogno che mi prepari del veritaserum- disse la Umbridge.
-Come inquisitore supremo sono certo che sei a conoscenza del fatto che l'uso di una pozione del genere è proibita sugli studenti.- disse Piton.
-Se questo gruppo non salterà fuori con il prossimo decreto, che prevede che tutti i club e organizzazioni studentesche vengano sciolti fino a che non otterranno la mia approvazione, quello successivo vedrà necessario un interrogatorio degli studenti per sospette attività illecite. Li inviterò a prendere un te nel mio ufficio, il veritaserum sarà nella bevanda, loro, gli altri docenti e il ministro non lo verranno mai a sapere.- spiegò la donna, dovetti reprimere l'impulso di schiantarla in quel momento. Piton rimase in silenzio per qualche secondo, guardò nella mia direzione e poi annuì.
-Va bene, avrai accesso alle mie scorte personali.- commentò Piton.
-Grazie Severus.- rispose la donna.
-Ora sarà meglio che te ne vada, devo dare ripetizioni.- disse Piton indicandole la porta.
-Homenum Revelio- disse dopo che la Umbridge se ne fu andata.
-Piaciuta la conversazione, signorina Black? Il suo padrino e suo zio non le hanno insegnato che non si origlia? Contando che ora hanno la stessa maturità di quando andavano a scuola direi di no.- disse seccato.
-Professore mi sono fatta prendere dalla curiosità, ma direi che è stato utile, almeno posso riferire a Harry i sospetti della Umbridge.- gli dissi tornando a sedermi dopo aver recuperato il libro dalla stanza accanto.
-Come facciamo ad aggirare il veritaserum? Lei l'anno scorso ha detto che nemmeno Voldemort sa resistergli.- dissi.
-Se lo metterà davvero nel te come ha detto vi basterà fingere di berlo.- mi rispose Piton.
-E se provasse a usare la legilimanzia? Anche se io le dessi una mano dubito che trenta studenti riuscirebbero a imparare in tempo.- chiesi.
-Da quello che so la Umbridge è sia una pessima occlumante che una pessima leglilimante.- disse.
-Ha provato a leggerle la mente?- chiesi.
-Si, usando l'incantesimo non verbale.- rispose.
-E suppongo che non mi dirà quello che ha visto- dissi.
-Ottima intuizione- commentò.
-Direi che per oggi va bene così. Ripeti gli esercizi ogni sera, settimana prossima dovresti riuscire a occludere parzialmente.- disse, poi uscì dalla porta.
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A Black's story
FanfictionCopertina di @_ilMoro_ - in revisione- Cosa sarebbe successo se Regulus Black, fratello di Sirius, avesse avuto una figlia appassionata di Quidditch della stessa età di Harry e con Remus Lupin con padrino? Dal libro: -Sono Albus Silente, il presid...