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1st September 2017 - Capo Auror
Quell'anno l'autunno arrivò presto. La mattina del primo settembre era croccante e dorata come una mela, e quando la famigliola attraversò la strada rumorosa verso l'enorme stazione fuligginosa, i fumi delle auto e il fiato dei pedoni scintillavano come ragnatele nell'aria fredda. Due grandi gabbie sbattevano in cima ai carrelli stracolmi spinti dai genitori; i gufi all'interno gridavano indignati e la bambina con i capelli castani si trascinava in lacrime dietro i fratelli, aggrappandosi al braccio del padre.
-Non manca molto Julie, fra poco ci andrai anche tu- cercò di consolarla Talbott. -
Fra due anni- protestò Teddy tirando su col naso.
-Io voglio andarci adesso!- I pendolari fissarono incuriositi i gufi quando la famiglia si aprì la strada verso la barriera tra i binari nove e dieci. Udì di nuovo la voce di Remus nel frastuono; i miei figli avevano ripreso la discussione cominciata in macchina.
-Il posto da cacciatore nella squadra di Corvonero sarà mio e ti batteremo voi Tassofrasso!- i gemelli camminavano davanti a noi.
-Regulus piantala!-
-Ma mamma io ho solo detto che batteremo i Corvonero a Quidditch quest'anno-
-Remus non ascoltare tuo fratello, quando ero in squadra i Tassofrasso non hanno mai perso una partita e abbiamo mantenuto il titolo per tutti gli anni-
-È vero, e poi, zia, io sono il capitano quest'anno- aggiunse Teddy.
-Si ma il nostro Remus terrà alto il nome dei Corvonero, non è vero Rem?- chiese Talbott al figlio prima che quello iniziasse a correre attraverso la barriera.
-Remus vai piano, aspetta tuo fratello!- gridai al mio primogenito che stava correndo verso la barriera mentre il fratello Regulus spingeva timidamente il suo carrello accanto a me.
-Teddy mi prometti che li terrai d'occhio quest'anno?- il ragazzo era all'ultimo anno e stava rassicurando Regulus accanto a se.
-Promesso zia- rispose con la stessa cortesia di suo padre.
-Teddy, è il tuo ultimo anno, attraversiamo la barriera insieme?- chiesi mettendo le mani sul suo carrello.
-Certo zia- i sei Winger-Black attraversarono la barriera del binario nove e tre quarti per ritrovarsi sulla banchina col treno rosso fiammante.
-Dove sono?- chiese la piccola Julie tenendo la mano del padre.
-Eccoli là- Teddy indicò un gruppo di teste rosse e bionde. Julie corse da Roxanne, la figlia minore di George e Angelina, e da John, il figlio di Skye e Penny che avevano adottato anni prima. Remus e Regulus stavano già parlando di quidditch con Fred, il figlio maggiore di George.
-Zia io vado da Victorie, terrò d'occhio i gemelli e ti scriverò ogni settimana, promesso- il ragazzo iniziò a correre verso la sua ragazza dopo avermi dato un bacio in fronte.
-Teddy Remus Lupin torna subito qui-
-Dimmi zia-
-Ti voglio fare un regalo prima di andare, vieni qui- lo presi per mano e lo portai in un luogo più appartato.
-Tieni- gli porsi un sacchetto dove c'era una pergamena.
-Zia ma è una pergamena vecchia, cosa dovrei...-
-Giuro solennemente di non avere buone intenzioni- dissi puntando la bacchetta di Sirius che ora apparteneva a me sulla pergamena.
-Wow!- esclamò mentre la mappa iniziava a prendere forma.
-È la mappa di Hogwarts, mostra tutti dove sono, in ogni luogo e a ogni ora. Usala con saggezza, anche se essendo tu figlio di Remus e Tonks non mi sorprenderei se facessi qualche scherzo-
-Chi sono Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso?-
-Sono i malandrini. Codaliscia era Peter Pettigrew, una persona orribile. Felpato era mio zio Sirius, e Ramoso era James Potter. Mentre Lunastorta era Remus, tuo padre-
-Prometto di usarla bene-
-Ora punta la bacchetta sulla mappa e dì 'fatto il misfatto'- Teddy prese la bacchetta che era appartenuta a suo padre e la puntò sulla pergamena.
-Fatto il misfatto- la mappa si conscellò e lui la infilò nel mantello.
-Grazie mille zia, ti voglio bene-
-Anche io Teddy, ora però vai da Victorie, non farla aspettare- il ragazzo corse verso la giovane Weasley mentre io raggiungevo i gemelli per salutarli prima della partenza. Ma il vapore era fitto ed era difficile distinguere i volti. Separate dai proprietari, le voci rimbombavano in modo innaturale. Riconobbi Percy impegnato in un'animata discussione sulle norme relative ai manici di scopa, e fui lieta di avere una buona scusa per non fermarmi a salutare...
-Tutto bene con il parcheggio?- chiese Skye a Talbott.
-Io sì. Penny non credeva che sarei riuscita a superare l'esame di guida Babbano, vero? Pensava che avrei dovuto Confondere l'esaminatore-.
-Non è vero- protestò Penny.
-Avevo assoluta fiducia in te-.
-In realtà l'ho Confuso- sussurrò Skye mentre caricavamo insieme il baule e il gufo di Remus Sirius sul treno.
-Avevo solo dimenticato di guardare nello specchietto retrovisore, e diciamocelo, per quello posso sempre usare un Incanto Supersensor-. Sul marciapiede Julie, John e Roxanne erano immersi in un'animata discussione sulla Casa in cui sarebbero stati Smistati una volta a Hogwarts.
-Se non finisci in Tassofrasso ti diserediamo- intervenne Skye, -ma non voglio metterti pressione-.
-Skye!- i ragazzi risero risero.
-Non dice davvero- lo rassicurarono Angelina e Penny, ma Skye si era distratta. Intercettò il mio sguardo e accennò di nascosto a un punto a una cinquantina di metri da lì. Il vapore per un attimo si diradò e tre persone si stagliarono nitide contro la nebbiolina fluttuante.
-Guarda chi c'è-. Era Draco Malfoy con moglie e figlio, un cappotto scuro abbottonato fino alla gola. Stava cominciando a stempiarsi, il che enfatizzava il mento appuntito. Il ragazzino gli assomigliava quanto Remus Sirius assomigliava a me. Draco si accorse che lo stavamo guardando e sorrise richiamando l'attenzione del resto della famiglia e venendo verso di noi.
-E così quello è il piccolo Scorpius- commentò Talbott sottovoce, purtroppo mio cugino non gli andava ancora a genio.
-Zia Taylor!- gridò il biondino correndo verso di me.
-Hey nipotino, sei felice del tuo primo anno ad Hogwarts?-
-Si zia, sarò sicuramente Serpeverde, come mamma e papà- disse il ragazzo mentre i genitori ci raggiungevano.
-Vi batteremo sicuramente a Quidditch-
-Remus, almeno su questo siamo d'accordo- alle volte i ragazzi mi ricordavano i gemelli Weasley nel modo di comportarsi.
-Regulus Frederic Winger, avete finito con questa storia?- disse Talbott faceno abbassare il capo ai gemelli mentre tutti si mettevano a ridere.
-Anche se volessi entrare in squadra non potrei farlo prima dell'anno prossimo- disse Scorpius tornando da Draco.
-Ragazzi finite di caricare i bauli sul treno- disse Talbott.
-Ehi!- i gemelli erano ricomparsi; si erano liberati di bauli, gufi e carrelli, e morivano dalla voglia di raccontare qualcosa.
-C'è Teddy laggiù- ansimò Remus, puntando alle sue spalle, verso le nuvole di vapore.
-L'abbiamo appena visto appena visto! E indovinate cosa sta facendo? Si bacia con Victoire!- Guardarono verso di noi, chiaramente delusi dalla mancanza di reazioni.
-Il nostro Teddy! Teddy Lupin! Che si bacia con la nostra Victoire! Nostra cugina! Gli ho chiesto cosa stava facendo...-
-Li hai interrotti?- domandò Angelina.
-Sei proprio come Sirius, non per nulla porti il suo nome...-
-... e lui ha detto che era venuto a salutarla! E poi ci ha detto di andar via. Si stavano baciando!- aggiunse Regulus, come se fosse preoccupato di non essere stato abbastanza chiaro.
-Oh, sarebbe bellissimo se si sposassero!- sussurrò George estatico.
-Così Teddy farebbe veramente parte della famiglia!-
-Sono quasi le undici, è meglio se salite-.
-Non dimenticare di dare un bacio a Alfred e a Severus!- mi raccomandai a Remus
-Mamma! Non posso dare un bacio a un professore!-
-Ma tu sei amico di Alfred e Severus...- Remus alzò gli occhi al cielo.
-Fuori sì, ma a scuola sono il professor Chase e il professor Piton, no? Non posso entrare in classe di Difesa o di Pozioni e baciarli...- Remus scosse il capo per le assurdità della madre e si sfogò tirando un calcio a Scorpius.
-Ci vediamo dopo, Scorpius. Occhio ai Thestral-.
-Pensavo che fossero invisibili. Hai detto che erano invisibili!- Disse Scorpius ma Regulus rise, si lasciò baciare da sua madre, abbracciò in fretta il padre e balzò sul treno che si andava riempiendo. Li videro agitare le braccia in segno di saluto e correre via lungo il corridoio, a cercare i suoi amici.
-Non devi preoccuparti per i Thestral- spiegò Draco a Scorpius.
-Sono creature gentili, non c'è niente di spaventoso in loro. E comunque non arriverai a scuola in carrozza, ci andrai in barca-. George diede un bacio a Fred.
-Ci vediamo a Natale-.
-Ciao, Fred- disse George, mentre il figlio lo abbracciava.
-Non dimenticare che Hagrid ti ha invitato a prendere il tè venerdì prossimo. Non perdere tempo con Pix. Non sfidare a duello nessuno finché non avrai imparato. E non farti prendere in giro da Remus e Regulus- disse Draco al figlio.
-Ti manderò una lettera appena arrivo al dormitorio per farti sapere se sono Serpeverde- disse Scorpius a Draco.
-Ne manderò una anche a te zia- gli sorrisi e poi lui e Fred raggiunsero i gemelli, John, Teddy e Victorie sul treno. Il treno partì e dopo un po' i ragazzi scomparvero alla vista.
-Andrà tutto bene- disse Talbott prendendomi la mano.
-Lo so- il lavoro all'ufficio auror era notevolmente diminuito dalla sconfitta di Voldemort diciannove anni prima, ora andava tutto bene.

Fine

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Qui finisce il viaggio di Taylor Black nel mondo magico, ora vorrei sapere una cosa, vi piacerebbe un sequel?

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È una fan paige di Harry Potter in cui scrivo headcanon, curiosità e meme a tema Harry Potter e vi tengo aggiornati sulle mie pubblicazioni qui su wattpad.

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