Studying Sectumsempra

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3rd December 1995 - Quinto anno
Quella mattina era uscito il decreto della Umbridge per interrogare tutti gli studenti con i nomi di chi avrebbe visto quel giorno. Harry decise di chiamarci tutti per ripetere le precauzioni per l'incontro. Io, lui e i nostri amici eravamo fra i primi. Quel pomeriggio entrai nell'ufficio del rospo.
-Buongiorno professoressa Umbridge.- dissi ghignando mentre mi sedevo di fronte a lei.
-Gradisci del tè, cara?- mi disse cercando di interpretare la mia reazione.
-Molto volentieri.- risposi afferrando la tazzina in cui sapevo essere la pozione. Avvicinai le labbra al bordo della tazza, mi bagnai le labbra e subito mi asciugai.
-Fai parte di qualche club?- mi chiese appena appoggiai la tazzina sul piatto.
-Si, sono capitana della squadra di Quidditch di Tassofrasso, sono un prefetto ma non penso che lei lo conti come club e per finire sono membro del club di pozioni che si riunisce il martedì pomeriggio col professor Piton.- risposi.
-Sai di qualche attività illecita?- mi chiese.
-No, c'erano i gemelli Weasley ma non vendono più merce dal suo decreto uscito verso metà settembre.- risposi.
-In che rapporti sono Silente e Potter?- mi chiese.
-Erano in buoni rapporti fino al processo per uso improprio di magia minorile di Harry, da quel giorno non si parlano più a quello che so.- risposi.
-Cosa pensa Potter del ministero?- mi chiese.
-Quello che tutti con un briciolo di sanità mentale pensano, il ministero mente per paura di affrontare la realtà, ossia che Voldemort è tornato- dissi ghignando vedendo che l'avevo irritata.
-Silente ha chiesto a Potter di formare un esercito?- mi chiese.
-No, come le ho detto, il preside e Harry non si parlano da quest'estate.- risposi.
-Ora puoi andare.- mi disse del tutto furiosa.
-Arrivederci professoressa Umbridge- dissi. Uscendo battei il pugno a Fred che sarebbe stato interrogato dopo di me. Dovevo correre da Piton per la lezione di incantesimi. In quei due mesi ero molto migliorata nell'occlumanzia. Grazie agli esercizi di chiusura della mente ora riuscivo a occludere, da un paio di settimane ci stavamo concentrando sulla creazione di falsi ricordi, dopo aver imparato a mostrarne solo uno specifico. Per quanto riguardava l'ES e le altre lezioni con Piton, il mio repertorio di incantesimi offensivi e difensivi era decisamente aumentato. Harry ci aveva insegnato anche gli incantesimi impedimenta, reducto, incarceramus e di levitazione, ora io e lui stavamo aiutando gli altri a evocare un patronus, se possibile completo. Con Piton avevo imparato cunfundus, bombarda e la forma estesa, alcuni fra gli incantesimi curativi base come anapneo ed epismendo, alcune fatture di trasfigurazione parziale come mangialumache, languelingua o silencio, l'ultimo che avevo imparato era quello di annullamento di un incantesimo e la fattura anti-smaterializzazione. Trovai Piton fuori dalla stanza delle necessità come ogni martedì.
-Buongiorno- lo salutai, sembrava più cupo del solito. Non rispose al mio saluto ed entrò nella stanza.
-Silente mi ha chiesto di insegnarti un incantesimo in particolare, ho cercato di oppormi ma ha insistito. È un incantesimo oscuro, creato da uno dei mangiamorte, crea sul corpo della vittima diverse ferite e per salvarlo bisogna recitare diversi incantesimi di cura. Ora, lo chiedo a te, non a Silente, a te: vuoi imparare questo incantesimo?- mi disse.
-Io non voglio fare del male a nessuno- gli dissi.
-Come immaginavo, vediamo gli effetti di questo incantesimo su un manichino, così capisco come posso fartelo imparare senza fare del male a nessuno.- prese la bacchetta e si tolse il mantello.
-Sectumsempra- disse gelido, il manichino rimase fermo.
-Professore? Se ha detto che crea delle ferite forse se lo usasse su un manichino di paglia, al posto che uno di ferro, dovrebbe andare- gli dissi. Lui richiamò il manichino di paglia che era sempre rimasto in un angolino e che non avevano mai usato.
-Sectumsempra- il tessuto attorno alla paglia si ruppe imitando delle ferite.
-Ok, prova tu. Agita la bacchetta, i tagli seguiranno il tuo movimento del polso, poi ti rivelerò la serie di incantesimi da lanciare per curare i tagli.- mi spiegò.
-Professore, perchè Silente vuole che impari questo incantesimo? Se è oscuro come ha detto lei non sarebbe meglio se non ne fossi a conoscenza?- chiesi.
-Durante la battaglia i mangiamorte non si limiteranno a schiantarvi, proveranno a uccidervi. Sebbene sia io che il preside faremo il possibile per mettervi al sicuro, non possiamo combattere solo noi e se non li...- disse fermandosi per trovare la forza di continuare.
-Se non li uccidiamo lo faranno loro- completai la frase per lui.
-Se si usa una delle maledizioni senza perdono l'anima rimarrà più danneggiata che con questa fattura.- annuì. Mi girai verso il manichino che Piton aveva riparato mentre parlavamo.
-Sectumsempra- dissi, e non successe niente.
-Lo immaginavo, per funzionare devi volerlo.- disse.
-Prova a metterla così, dato che dubito che pensando alla persona che più odi funzioni, pensa che se tu non impari questo incantesimo dovrai imparare quelle senza perdono, dovrebbe aumentare la tua voglia di impararlo.- spiegò dopo qualche minuto di silenzio.
-Ok, ci provo- dissi prendendo di nuovo la bacchetta. È solo un manichino, non sentirà alcun dolore, se non ci riesco dovrò imparare le maledizioni senza perdono e non è quello che voglio, concentrati.
-Sectumsempra- dissi e il tessuto sul petto del manichino si scucì.
-Ok, ha funzionato, riprovala ancora un paio di volte, poi passiamo a trattare il volo senza scopa, ormai tutti i membri dell'ordine lo sanno fare, quindi tocca impararlo anche a te. Dopo l'incantesimo del volo ti insegnerò gli incantesimi di protezione del territorio.- annuì e lanciai la maledizione ancora due volte.
-Bene, siediti che ti spiego come volare senza scopa.- mi disse.
-Professore? Quale mangiamorte ha inventato questo incantesimo, il sectumsempra?- chiesi mentre mi sedevo.
-Perchè lo vuoi sapere?- mi chiese.
-Beh devo sapere cosa combatto, conoscere il proprio nemico dovrebbe essere vantaggioso.- spiegai.
-Il problema è che chi l'ha creato non è tuo nemico- rispose.
-Io ti darò la risposta alla tua domanda, ma devi giurarmi che non lo dirai a nessuno, soprattutto a Potter, è chiaro?- disse.
-Si, ho capito, le prometto che non lo riferirò ad anima viva.- dissi.
-L'ho inventato io mentre ero a scuola. Il signore Oscuro in quel periodo era al massimo della sua forza, aveva seguaci dovunque guardassi, io ero giovane, stupido e attratto dal potere, inoltre in quel momento avevo appena... perso una... persona cara, se così si può definire, mi sono reso conto solo anni dopo, sempre grazie a questa persona che unendomi al signore oscuro avevo commesso l'errore più grande della mia vita.- spiegò. Restai in silenzio, probabilmente si aspettava una mia reazione furiosa, infatti non mi stava guardando in faccia.
-Professore, penso che ognuno abbia i propri scheletri nell'armadio, da quello che Sirius mi ha raccontato mio padre ha commesso lo stesso errore.- gli dissi.
-Tuo padre si è accorto da solo del suo errore, non ha aperto gli occhi per motivi egoistici.- disse.
-Cosa?- chiesi non capendo la sua ultima affermazione.
-Bene, ora mi conosci molto di più tu dei miei colleghi, direi che il viaggio nella mia vita può terminare qui, ora concentriamoci sul volo senza scopa.- disse cercando di mascherare il disagio che quella situazione gli aveva creato. 

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