A Black's story

Hippy Hufflepuff

2nd September 1991 - Primo anno

Le ragazze Tassofrasso del primo anno erano in quattro: io, Penny, Skye e Hannah Abbott. Il nostro dormitorio era circolare e i nostri letti erano messi a croce ai lati della stanza, lasciando un cerchio in mezzo con un tappeto tondo e giallo con ricamato lo stemma della nostra casa. Tra il letto di Penny e quello di Skye c'era la porta del bagno comune. 

Accanto al mio letto su una sedia c'erano le mie altre due uniformi che ora portavano lo stemma di Tassofrasso, Regulus nella sua gabbia, una sciarpa con i colori della mia casa, e una bandierina gialla con il tasso. Il mio baule si trovava davanti al mio letto. Accanto al mio letto c'era una finestra attaccata al soffitto da cui si vedeva il prato e il campo di allenamento di quidditch. 

Presi la maglietta di papà e un paio di pantaloncini dal baule e me li misi. Anche le altre ragazze si erano messe in pigiama. Penny leggeva il suo libro di pozioni, Skye aveva preso un boccino d'oro dal baule, lo faceva volare per poco e poi lo riprendeva, invece Hannah era seduta sul suo letto e ci guardava.

-Ragazze? Domani abbiamo lezione tardi, vi va di stare un po' sveglie e chiacchiere? Insomma dobbiamo vivere assieme per i prossimi sette anni, non sarebbe il caso di conoscerci?- dissi io. 

-Bell'idea Taylor!- disse Penny lasciando il suo libro di pozioni sul comodino e sedendosi accanto ad Hannah sul suo letto. Skye venne sul mio e iniziammo a parlare fino a che l'orologio sul mio comodino non indicò l'1.25 del mattino.

La mattina seguente mi alzai per prima, andai in bagno e misi gonna, scarpe, camicia e cravatta giallo nera della divisa. Era settembre e faceva ancora caldo, quindi non misi il maglione. Mi guardai allo specchio che si trovava accanto alla porta: i miei capelli neri erano sciolti e arrivano fino a metà del collo. Avevo gli occhi verde scuro, mamma diceva che erano come quelli di papà, sotto gli occhi e sul naso avevo le lentiggini. Per il resto non ero molto alta, la mamma diceva sempre che ero la sua scricciola. 

Lasciai la borsa e i libri sul letto per tornare a prenderli con l'orario della giornata dopo colazione. Le altre nel frattempo si erano alzate ma io stavo già correndo verso la sala grande per fare colazione. Mangiai un paio di toast con la Marmite e del succo di zucca. Intanto che facevo colazione scrissi a mamma e a Remus del mio primo giorno a Hogwarts. 

La lettera al mio padrino era più lunga perché gli chiesi un parere anche su mio cugino e la sua famiglia. Le avrei spedite una volta tornata in dormitorio. Guardai verso il tavolo verde argento e vidi Draco che si stava alzando per venire verso di me. 

-Ciao cugino- gli dissi sorridendo.

-Ciao cugina- rispose lui porgendomi il braccio. Stavamo per uscire a braccetto dalla sala grande quando due professori ci fermarono.

-Signor Malfoy, signorina Black. I vostri orari.- disse il professore. Era alto, capelli lunghi nero pece dello stesso colore degli occhi. Aveva un'espressione molto seria e guardò per tutto il tempo solo mio cugino. L'altra professoressa invece era bassa, rotonda, con un mantello giallo, i capelli ricci e grigi e un'espressione amichevole in volto, mi sorrideva porgendomi il mio orario. 

-Sono la professoressa Sprite, la tua capocasa. Spero di vederti domani puntuale alla serra.- disse sorridendo.

-Signor Malfoy, signorina Balck, noi ci vediamo dopo.- disse il professore andandosene verso il tavolo per fare colazione subito seguito dalla mia capocasa. Guardai Draco.

-Chi era quello?- chiesi.

-Lui è il professor Piton, insegna pozioni ma tutti sanno che sono anni che aspira alla cattedra di difesa contro le arti oscure. È il mio padrino, è un vecchio amico di famiglia. Il mio prefetto ha detto che se gli stai simpatico, diventa anche molto amichevole, ma se ti prende di mira le sue lezioni diventano un inferno. Io per fortuna gli sto simpatico.- disse mentre tornavamo verso i sotterranei per prendere i libri.