Lonely Lycanthrope

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9th January 1994 - Terzo anno
Quando finì di scrivere mi venne in mente una domanda: Remus scompare una volta al mese ed è sempre indisposto in quel periodo. Ieri sera c'era la luna piena e oggi non ha fatto lezione, il suo molliccio ha la forma della luna piena. Che sia...?
-Penny, io ho finito, scusa ma devo andare a fare una cosa importante.- Ammassai velocemente i libri nella mia borsa e mi lanciai verso l'ufficio del mio padrino dove c'erano anche i suoi appartamenti. L'ufficio era vuoto ma la porta della sua stanza era semichiusa.
-Remus? Ci sei?- chiesi entrando nell'altra stanza. Era sdraiato sul divano, davanti al camino acceso a leggere.
-Ciao Taylor.- mi disse sedendosi.
-C'è qualche problema?- mi chiese sorridendo. Si vedeva che era palesemente affaticato, stanco e debole. Mi misi seduta accanto a lui sul divano.
-Devi dirmi qualcosa?- gli chiesi lasciando la borsa con i libri davanti ai miei piedi. -No, perché?- mi chiese.
-Remus, perché non mi hai detto che sei un lupo mannaro?- gli chiesi guardandolo dritto negli occhi.
-Come lo hai scoperto?- mi chiese tornando serio.
-Veramente non ne avevo la certezza assoluta. Oggi Piton ha introdotto l'argomento a lezione. Ho appena finito di fare la ricerca.- dissi. Lo vidi chiudere gli occhi e lasciarsi cadere sul divano. Rimase in silenzio.
-Remus? Stai bene?- chiesi. Lui aprì gli occhi e mi guardò sorpreso.
-Come? Ma non sei spaventata?- mi chiese.
-No, perché dovrei.- dissi sarcastica.
-Sei il mio padrino e sei la persona migliore di questo mondo, non vedo perché dovrei avere paura di te.- dissi mentre lo abbracciavo.
-Grazie.- mi disse.
-Quindi, ho deciso che verrò con te durante la prossima luna piena.- Remus si staccò di colpo e mi fulminò con lo sguardo.
-Non ci pensare nemmeno.- mi disse. -Invece ne sono sicura. Sono un animagus, non puoi farmi del male trasformata, inoltre suppongo che Piton ti stia preparando la pozione antilupo, quindi sei innocuo e non ho intenzione di attaccarti, voglio solo farti compagnia. Ho letto diverse testimonianze prima, la trasformazione è molto dolorosa.- dissi. -Sai quando ero a scuola, James, Peter e Sirius diventarono degli animagus a inizio del quarto anno, da allora passavo ogni trasformazione con loro. James si divertiva a chiamarmi "il loro piccolo problema peloso".- Disse nostalgico. -Motivo in più per venire con te.- dissi guardandolo.
-é un no categorico. Non ti lascerei venire nemmeno se trovassi il modo di legarmi a una sedia.- disse. Avevo capito che non mi avrebbe mai dato il permesso, ma avevo un piano.
-Ok, va bene, farò come dici tu.- dissi. Remus sembrò sollevato quanto deluso. Passò un mese e tornò la luna piena. Quella notte seguì Remus fino al Salice Schiaffeggiante.
-Ciao Rrmus.- gli dissi sorridente.
-Tu cosa ci fai qui? Non ti avevo detto che non volevo che mi accompagnassi?- mi disse fingendo di essere irritato, ma dal suo viso si vedeva che era felice di vedermi.
-Non hai scelta, o mi porti con te alla Stamberga o mi riporti a scuola e ti trasformi lì.- dissi.
-Tu come fai a sapere che sto andando alla stamberga?- chiese.
-Fred e George mi hanno parlato del passaggio segreto sotto al Salice, ma stai tranquillo, non lo usano mai.- detto ciò mi trasformai in volpe. Prima di seguire Remus attraverso il passaggio vidi un grosso cane nero al margine con la foresta proibita. La notte passò, verso del due circa vidi Remus dormire, si vedeva che la pozione antilupo gli faceva bene, quindi seguì il suo esempio. La mattina seguente, quando sorse il sole, mi svegliai e vidi Remus che si stava rivestendo.
-Che fai, non torni umana?- mi chiese. Io guaì.
-Un guaito no, due si.- mi disse Remus. Ripetei il verso due volte.
-Ok, però devi trasformarti appena usciamo dal Salice.- Guaì una volta.
-Cosa vuol dire no? Non vorrai mica rimanere una volpe per sempre?- mi disse. Io volevo semplicemente entrare dalla finestra del mio dormitorio e trasformarmi lì.
-Com'è stata questa notte? Un guaito è andata bene, due è andata male.- chiese. Io gli feci capire che era andata bene. -Senti per quanto sia divertente parlare con una volpe, puoi tornare in forma umana, per avere una conversazione civile?- chiese. Io guaì una volta.
-Ok, va bene.- disse. Rimanemmo in silenzio finché non tornammo nei confini della scuola.
-Hai detto che non tornerai in forma umana ora, io ti lascio qui perchè non posso entrare a scuola con una volpe. Mi prometti che tornerai al dormitorio?- Io guaì due volte.
-Ok va bene.- Zampettai nella direzione opposta a quella presa da Remus, dirigendomi verso la finestra del mio dormitorio, da cui uscivo e entravo ogni volta che scappavo di notte. Ad un certo punto, superate le serre di erbologia, mi si avvicinò un cane nero. Non era la prima volta che quando uscivo di notte incontravo l'animale domestico di qualcuno, ma non era nemmeno la prima volta che incontravo quel cane. La prima volta era stata durante la prima lezione di cura delle creature magiche e poi ieri sera prima di entrare nel passaggio. Il cane mi accompagnò fino alla finestra del mio dormitorio, io entrai e tornai in forma umana. Il cane era ancora davanti alla finestra. Le altre ragazze stavano ancora dormendo, non era ancora iniziata la colazione. Guardai il cane fuori dalla finestra e lo salutai con la mano per farlo andare via. Dopo qualche secondo il cane iniziò ad allontanarsi. Un paio d'ore dopo stavo facendo colazione al tavolo dei Grifondoro con Fred e George.
-È stato avvistato, è stato avvistato!- gridò Seamus Finnegan correndo verso Harry, poco distante da noi, sventolando la gazzetta del profeta.
-Chi?- chiese Ron.
-Sirius Black è stato avvistato!- disse mentre tutti noi ci avvicinavamo a lui.
-A Daftown? non è molto lontano da qui.- disse Hermione.
-Non crederete che venga ad Hogwarts?- Chiese Neville.
-Ma ci sono i dissennatori a ogni ingresso.- dissi.
-I dissennatori, già gli è sfuggito una volta, chi può dire che non lo rifarà.- disse Seamus.
-È vero, è come tentare di afferrare il fumo, come tentare di afferrare il fumo a mani nude.- aggiunse un altro ragazzo. Qualche pomeriggio dopo ci fu un altro avvistamento. Stavo andando con i gemelli Weasley al loro dormitorio, dovevano prendere i libri per darmi una mano in trasfigurazione, in cui avevo ancora molti problemi nonostante fossi diventata un animagus. Davanti all'entrata della sala comune c'erano tante persone.
-Cos'è successo?- chiese Fred al fratello, Percy.
-Non si entra nel dormitorio fino a che non è stato perlustrato.- ottenemmo come rispostra. Davanti a noi c'era Ginny.
-La signora grassa, è sparita!- il quadro che nascondeva la sala comune rosso oro era completamente sgualcuto.
-Largo, largo! Sta arrivando il preside.- disse un altro caposcuola. Silente arrivò seguito da Flich e mrs. Norris. Calò il silenzio. 
-Signor Flich. Raduni i fantasmi. Che perlustrino ogni quadro del castello per trovare la signora grassa.- disse SIlente. -Non c'è bisogno dei fantasmi professore, la signora grassa è là- come indicò un quadro, ci mettemmo tutti a correre per andare a vedere quello che stava succedendo.
-Cara signora, chi le ha fatto questo?- chiese Silente quando arrivò alla nuova dimora della signora grassa.
-Occhi come il diavolo i suoi, è un'anima nera quanto il suo nome, è lui signor preside, quello di cui tutti parlano, è qui nascosto nel castello. Sirius Black!- disse, per poi tornare a nascondersi dietro l'ippopotamo. Fred e George mi avvolsero un braccio in vita. Io e Harry ci guardammo negli occhi e per pochi secondi capimmo il pensiero che era passato per la mente di entrambi: lui è qui per noi.

A Black's storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora