Nightmare before Christmas

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18th December 1995 - Quinto anno
Era sera, avevo la ronda con Hermione e stavamo camminando nel corridoio del terzo piano quando un trio del tutto insolito ci venne incontro.
-Harry! Ron, cos'è successo?- chiese Hermione mentre un Harry sudato e sconvolto veniva sorretto dalla McGonagall e dal suo migliore amico.
-Il signor Potter ha avuto un incubo, dice che Arthur Weasley è in pericolo, dobbiamo parlare con Silente.- spiegò la McGonagall mentre io prendevo il suo posto nel sorreggere Harry.
-Bignè al caramello- disse la capocasa Grifondoro davanti al Gargoyle.
-Albus!- chiamò la professoressa McGonagall spalancando la porta del preside.
-Cos'è successo Minerva?- chiese il preseide allarmato guardando prima Harry e poi noi altri.
-Professor Silente, ho avuto un incubo. Il signor Weasley era in una stanza al ministero, sono mesi che ne sogno la porta ma non ho mai visto l'interno. Il signor Weasley veniva attaccato da un serpente, è ferito e ha bisogno di aiuto, non era un sogno normale.- spiegò Harry.
-Nel sogno, dov'eri?- chiese Silente.
-Guardavo- rispose Harry titubante.
-Phineas! Arthur Weasley è di ronda al ministero stanotte, avvisa Grimmauld Palace che potrebbe essere ferito.- disse Silente a un quadro mentre il resto della famiglia Weasley entrava nello studio.
-Signore, mi dice cosa mi sta succedendo?- disse Harry.
-Everell, vai al ministero, fa che sia trovato dalle persone giuste.- disse a un altro quadro. Abbracciai i gemelli mentre Silente continuava a impartire ordini ai quadri.
-L'hanno trovato signore, c'è mancato un pelo, è salvo- disse uno dei quadri con cui aveva parlato Silente.
-Mi guardi!- gridò Harry. Tutti rimanerono in silenzio.
-Cosa mi sta succedendo?- disse di nuovo calmo.
-Voleva vedermi, preside?- disse Piton entrato in quel momento nella stanza.
-Ah Severus, temo che non ci sia più tempo, dovrai iniziare questa sera stessa.- disse Silente guardando Piton. Il professore di pozioni prese Harry per un braccio e lo trascinò fuori dall'ufficio.
-Ora tutti a letto, signorina Granger, confido nelle tue capacità di prefetto per scortare i tuoi compagni di casa fino al loro dormitorio. Minerva, ti dispiace se trattengo te e la signorina Black ancora un minuto?- disse guardando prima me poi la professoressa di trasfigurazione.
-Nient'affatto- rispose lei mentre i Grifondoro tornavano nel loro dormitorio.
-Penso di dovervi delle spiegazioni.- disse Silente mentre si sedeva alla scrivania.
-Severus si trovava qui perchè Harry ha un legame con Voldemort, si possono leggere la mente a vicenda. Ho chiesto a Severus di insegnare l'occlumanzia a Harry per bloccare questo contatto.- spiegò Silente.
-Professore, il professor Piton è un ottimo insegnante ma dubito che avrà successo con Harry- dissi.
-Come mai questa affermazione, signorina Black?- chiese la McGonagall irritata.
-Per padroneggiare l'arte dell'occlumanzia bisogna avere il totale controllo delle proprie emozioni. Se Harry ha questo legame con Voldemort le lo emozioni si influenzano reciprocamente, inoltre Harry è troppo testardo, data la sua... scarsa tolleranza, se possiamo chiamarla così, per il professor Piton, sarà ancora più difficile ottenere dei risultati.- spiegai nuovamente.
-Dobbiamo tentare, è l'unico modo per poter controllare questo legame a nostro favore.- disse Silente.
-Ora potete tornare alle vostre stanze.- disse Silente. La McGonagall sparì nel camino e io camminai per i corridoi deserti della scuola. I giorni successivi la Umbridge ci dichiarò guerra. L'ultimo decreto favoriva la formazione della squadra d'inquisizione, in poche parole i suoi scagnozzi. Quasi tutti i serpeverde ne entrarono a far parte guidati da Flich. Io e i gemelli continuammo a fargli scherzi fino alle vacanze di Natale, quando la famiglia Weasley, Harry, Hermione e io tornammo a Grimmauld Palace. L'atmosfera era magnifica il giorno della vigilia. Tutti si erano svegliati presto di buon umore per appendere le decorazioni natalizie. Sirius era talmente felice di avere così tanti ospiti per Natale che continuava a canticchiare una canzone babbana che alla fine della giornata era entrata in testa a tutti.
-Tu scendi dalle stelle, o fierobe-e-ecco-
La sera eravamo tutti in cucina a mangiare tutto quello che la signora Weasley aveva preparato per festeggiare il ritorno di suo marito dal san mungo e il Natale. Io ero seduta fra Remus e Sirius, volevo passare le festività con la mia famiglia, quindi avevamo invitato anche gli Haywood e Talbott.
-Quindi è tutto il quadrimestre che ingannate quel vecchio rospo?- chiese Sirius ridendo.
-Si esatto- rispose Harry.
-Dovete stare attenti a non farvi scoprire però- disse Remus.
-Eddai Lunastorta, questi due sono in punizione dall'inizio dell'anno, di sicuro non gliela può togliere- gli rispose Sirius.
-Beh, per me quello che conta è che state imparando gli incantesimi per il duello- commentò Remus.
-Si, Harry è un bravo insegnante- dissi tagliando il polpettone di Molly.
-Beh, anche tu ti stai facendo valere.- disse Harry.
-Si, è vero, dove hai imparato tutti quegli incantesimi?- chiese Talbott seduto di fronte a me.
-Non avevo molte cose da fare durante le vacanze estive, poi ne ho provato qualcuno più semplice da autodidatta durante l'anno- risposi. Silente mi aveva detto espressamente che nessuno, fatto salvo i membri dell'ordine, dovevano sapere delle mie lezioni con Piton.
-Ragazzi, un attimo di attenzione prego- chiese Arthur seduto a capotavola, tutti smisero di parlare.
-Vorrei fare un brindisi a colui senza il quale io non sarei qui oggi, a Harry- disse alzando il calice si vino.
-Al miglior insegnante di difesa contro le arti oscure- disse Ginny. Io guardai l'espressione di Remus ridendo.
-Senza offesa professor Lupin- disse la ragazza mentre lui annuiva.
-Tranquillo per me sei tu il migliore- gli sussurrai a bassa voce.
-A Harry- dissero tutti in coro.
-Bene, ora direi che è tempo dei regali, è quasi mezzanotte- disse Molly. Agitò la bacchetta e tutti i piatti volarono nel lavandino iniziando a lavarsi da soli. Remus mi regalò un bellissimo maglione enorme, probabilmente uno dei suoi perchè aveva il suo profumo, che mi misi subito. Penny mi regalò una copia di guida agli incantesimi base per auror, conoscendo il lavoro che desideravo fare in futuro. I gemelli mi regalarono una fornitura di prodotti Weasley per tutte le evenienze, come spiegò Fred. Il resto della famiglia Weasley mi diede il solito maglione giallo con la mia iniziale in nero. E infine quello che acquisì più valore per me.
-Tieni, questo è da parte nostra- mi disse Sirius passandosi una piccola scatola nera.
-Da parte tua e di...?- chiesi togliendo il fiocco grigio.
-Mia- disse Talbott aprendo la confezione di scherzi per tutte le evenienze dei gemelli. Li guardai cercando di capire quando si fossero messi d'accordo, parlavano poco di persona e dubito si fossero scritti durante l'anno. Sollevando il coperchio della scatola vidi una collana, la catenina era uguale a quella dal ragazzo falco ma la piuma era più scura.
-Qualche settimana fa ho ritrovato nel mio baule la collana di mio padre, quella che mia madre ci aveva fatto uguali, ma avevano perso la piuma e non sapevo cosa fare- spiegò il ragazzo mettendosi il maglione blu dei Weasley.
-Ieri l'ho visto in salone con la catenina in mano e vedendo la sua collana mi è venuta in mente l'idea. La piuma è di Fierobecco, l'ho trovata sul mio cuscino ieri mattina- spiegò Sirius. Due dei ragazzi più importanti della mia vita avevano collaborato per farmi un regalo, non avrei potuto essere più felice.
-Vuoi una mano?- chiese Talbott che nel frattempo era arrivato vicino a me. Io annuì e gli passi la collana. Quando mi sfiorò il collo mi vennero i brividi, era la prima volta che faceva un gesto così... dolce. Quando la chiuse mi voltai.
-Ti insegno un trucco- disse prendendo la bacchetta e puntando verso la collana.
-Ti fidi di me?- mi chiese.
-Si- risposi sorridendo. Mormorò qualcosa a bassa voce e la collana si mosse leggermente.
-Cos'hai fatto?- chiesi mentre lui riponeva la bacchetta nella tasca dei jeans.
-È un un'incantesimo che ti avverte se dovesse slacciarsi, così non la perderai- spiegò sorridente. Lo guardai negli occhi ma Sirius si alzò e venne ad abbracciarmi, mentre Remus, che aveva osservato la scena, si mise una mano sulla testa, probabilmente avendo capito quello che sarebbe successo se mio zio non si fosse intromesso. Talbott si passò una mano nei capelli imbarazzato e una volta che mio zio mi lasciò andare mi sedetti accanto al mio padrino.
-Il mio migliore amico ha appena vinto il premio per la stupidità- commentò mentre tutti tornavano a sedersi.
-C-cosa?- chiesi ancora rossa per l'imbarazzo.
-Pensi davvero che io sia così vecchio da non capire che vi sareste baciati, finalmente aggiungerei, se Sirius non fosse venuto da te?- disse mentre diventavo ancora più rossa. Mi misi le mani nei capelli cercando di capire cosa fare per evitare la conversazione, di colpo mi comparve un ghigno in viso. Mi trasformai in volpe e uscì dalla stanza andando a dormire. Il Natale migliore della mia vita finì lì. Il giorno dopo Natale tornammo a Hogwarts per riprendere le lezioni con l'ES e io anche quelle con Piton.

A Black's storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora