31 August 1997 - Sttimo anno
Ero sul mio letto a Grimmauld Palace sveglia da un po di tempo con Talbott che dormiva accanto a me. Fissavo il soffitto giocando con i capelli del mio ragazzo mentre pensavo alla lettera che era arrivata da Hogwarts una settimana prima. Con la lettera c'era la spilla di caposcuola. Perché Piton aveva deciso di farmi caposcuola e mettere a rischio il piano? Ero felice naturalmente ma nessuno nell'ordine si spiegava quella decisione. Forse, visto che i capiscuola passavano molto tempo con i professori, voleva accanto a se qualcuno che sapesse la verità, che sapesse che lui non era un assassino, accanto a lui. Questo lo capivo ma aveva messo a rischio il piano. Dissi al resto dell'ordine che probabilmentevoleva tenermi sotto controllo. Sapevo che l'altro caposcuola sarebbe stato Draco, d'altra parte aveva scelto come caposcuola i suoi pupilli. Dopo un po' scesi in cucina e trovai il golden trio a discutere della loro partenza il giorno seguente con un Remus più pallido del solito che leggeva svogliatamente la gazzetta del profeta.
-'giorno- dissi prendendo i toast che Kreacher mi aveva fatto.
-Ciao- mi salutarono i ragazzi, mentre Remus alzò malapena la testa. Non eravamo in periodo di luna piena ma stava male.
-Quindi appena finisce il matrimonio prendiamo tutto e partiamo.- disse Ron. Io presi la posta e notai una lettera di Tonks. Alzai lo sguardo su Remus che continuava a leggere il giornale.
-Rem, c'è una lettera di Tonks.- dissi sperando in una sua reazione.
-Si... si, sono venuto io a dirtelo. Aspettiamo un figlio- disse balbettando.
-Wow, Remus è fantastico, sono felice per voi.- dissi sorridendo.
-Tanto... tanto per essere chiari, vuoi lasciare Tonks a casa con sua madre e venire con noi, anche se aspetta un figlio?- chiese Harry sbiancando e alzando la testa dalla mappa che lui ed Hermione tenevano sul tavolo.
-Cosa?- dissi tornando seria. Remus abbassò lo sguardo.
-Remus ci ha chiesto questa mattina di venire con noi alla ricerca degli horcrux- mi spiegò velocemente Hermione.
-La... la sarà al sicuro, si prenderanno cura di lei- disse Remus con un tono definitivo che sconfinava nell'indifferenza.
-Harry, sono certo che James avrebbe voluto che restassi con te- disse Remus al moro.
-Be'- replicai.
-Io no. Io sono certa che suo padre, nonché tuo migliore amico, avrebbe voluto sapere perché non resti al fianco di tuo figlio- dissi. Remus impallidì. La temperatura nella cucina scese forse di dieci gradi. Ron si guardò intorno come se gli fosse stato ordinato di imparare la stanza a memoria, mentre gli occhi degli altri due ragazzi dardeggiavano da me a Remus.
-Tu non capisci.- disse Remus.
-Spiegamelo tu allora- Remus deglutì.
-Io... ho commesso un grave errore sposando Tonks. L'ho fatto contro ogni buonsenso e me ne sono pentito.- io stavo ribollendo. Sapevo che questo momento sarebbe arrivato ma non mi aspettavo che insieme sarebbe arrivato anche un figlio.
-Capisco, quindi ora molli tuo figlio per fuggire.- Remus balzò in piedi e rovesciò la sedia. Mi guardò con tanta ferocia che vidi per la prima volta il lupo dietro l'uomo ma rimasi impassibile.
-Non capisci che cos'ho fatto a mia moglie e al mio bambino non ancora nato? Non avrei mai dovuto sposarla, ho fatto di lei una reietta!- Remus diede un calcio alla sedia che aveva appena rovesciato.
-Tu mi hai sempre visto in mezzo ai miei amici e a i compagni dell'ordine. Non sai come gran parte del mondo magico considera quelli come me! Quando vengono a sapere della mia condizione non mi rivolgono nemmeno la parola. Non capisci quello che ho fatto? Perfino la sua famiglia è disgustata dal nostro matrimonio. Quali genitori vorrebbero che la loro unica figlia sposi un lupo mannaro? E il bambino... il bambino... quelli come me non si riproducono!- Remus era fuori di sé.
-Sarà come me, ne sono sicuro... non me lo perdonerò mai, ho deliberatamente corso il rischio di trasmettere la mia disgrazia a un innocente! E se per miracolo non sarà come me, allora starà meglio, starà mille volte meglio senza un padre di cui si dovrà vergognare- disse iniziando a piangere dalla rabbia.
-Remus, non dire così, nessun bambino si vergognerebbe di te- sussurrò Hermione.
-Ah non lo so Hermione. Io mi vergognerei.- non avevo mai provato tanta rabbia in vita mia. Remus pareva aver appena ricevuto un ceffone.
-Se al nuovo regime non piacciono i nati babbani, cosa faranno a un mezzo lupo mannaro con un padre nell'ordine? I genitori di Harry hanno dato la loro vita per proteggerlo e tu pensi che ti direbbero di abbandonare tuo figlio per andare all'avventura?- ero in piedi e stringevo il bordo del tavolo con le mani da tanta rabbia avevo dentro.
-Come... come osi?- sbottò Remus.
-Il... il desiderio di pericolo o di gloria personale non... non c'entra... come osi insinuare una simile...- Remus balbettava dalla rabbia.
-Credo che tu sia un po' uno scavezzacollo- prosegui nella mie accuse.
-Ti è venuta voglia di prendere il posto di Sirius- dissi.
-Taylor no!- disse Hermione.
-Non l'avrei mai creduto. L'uomo che ci ha insegnato a combattere i dissennatori, un codardo- Remus tirò fuori la bacchetta ma non fece in tempo a schiantarmi che io lo disarmai.
-Sei un codardo. Nelle tue affermazioni hai detto che la famiglia di Tonks si vergogna di te. Hai mai pensato che questo non sia vero? Hai mai pensato perché Ted Tonks ti abbia dato la sua benedizione per sposare sua figlia? Hai mai pensato perché lui mi abbia ringraziato per averti fatto ragionare? Hai mai pensato che loro sono felici perchè loro figlia è felice? Hai mai pensato che a Tonks non importa la tua condizione e che lei ti ama per come sei? Perché è anche grazie al tuo problema peloso che sei l'uomo che sei ora? Quante volte ti ho detto che secondo me sei la persona migliore di questo mondo, e quante volte te lo devo ripetere ancora per fartelo entrare in testa?- feci una pausa.
-È questo il problema, a te non importa di te stesso. Ma sai come starei io? Sai come starebbe Tonks? Saremmo distrutte. E se tu morissi io diventerei completamente pazza. Vedi la morte non colpisce te, ma le persone che hai intorno, quelle che ti amano, quelle che vestite di nero si presentano al tuo funerale che si domanda come farà a vivere il resto della vita senza di te- gli lanciai la bacchetta.
-Sarai il miglior padre del mondo, solo non abbandonare tuo figlio e tua moglie. Ci sono tante persone che ti vogliono bene e che sanno come sei e non ti hanno mai abbandonato, tuo figlio non ti lascerà solo- dissi con un tono più calmo. Remus afferrò la bacchetta e uscì dalla stanza lasciando la sedia rovesciata al suo posto. Si sentì la porta d'ingresso sbattere, era uscito. Aprì la lettera di Tonks mentre i ragazzi stavano a fissarmi.Ciao Taylor, spero tu stia bene. Questa mattina ho detto a Remus che aspettiamo un figlio, spero che te l'abbia detto lui, nel caso in cui tu non lo sappia ancora: io e Remus aspettiamo un bambino! Penso che quando leggerai questa lettera te lo avrà già detto e ne avrete già discusso. In caso contrario ti spiego meglio: Remus non ha preso bene la notizia come immagini, appena gliel'ho detto, è uscito di casa dicendo che sarebbe venuto da te. Non penso che si sia pentito del bambino o del matrimonio, ma si sente in colpa per il suo 'piccolo problema peloso' , teme che il bambino possa nascere come lupo e che debba passare quello che ha passato lui; o magari pensa che io non voglia un bambino lupo, a me non importa, lo amerò allo stesso modo. Se ne avrai l'occasione, ti prego fallo ragionare.
Confido in te.Tua, Tonks
-Spero di esserci riuscita- dissi alzando lo sguardo sui miei amici. In quel momento entrò in cucina Talbott.
-Ho sentito tutto dal piano di sopra, non mi sembrava il caso di scendere e beccarmi uno schiantesimo. Dov'è andato?- chiese il mio ragazzo sedendosi. Da quando io e Talbott stavamo insieme, Remus lo metteva sotto esame a ogni minima occasione, quindi non mi stupisco che abbia preferito rimanere nell'ombra durante una discussione così delicata.
-Non lo so, ma spero che torni, quantomeno da sua moglie.- dissi. Mi era passata la fame quindi uscì dalla stanza entrando in quella dell'albero genealogico. Avevo deciso di riparare l'arazzo, sicuramente se fossi cresciuta sotto il regime Black sarei stata cacciata di casa pure io e poi apparteneva a me ora.
-Reparo- sussurrai alzando la bacchetta che era appartenuta a Sirius. Dopo il terzo incantesimo l'arazzo era come nuovo e ora potevo vedere i volti delle persone che erano state diseredate. Facendo scorrere la mano sulla parete arrivai a quella di Sirius.
-Vorrei tu fossi qui, zio. Vorrei che avessi potuto partecipare al matrimonio di Remus, alla nostra litigata oggi, al funerale di Silente, al mio compleanno, a quando cattureremo Pettigrew e riabiliteremo il tuo nome.- sussurrai guardando l'uomo sorridente nella sua rappresentazione.
-Manca anche a me, sai- disse Harry entrando nella stanza.
-Ti ricordi l'anno scorso quando ero suscettibile alle Sue emozioni?- mi chiese Harry alludendo a Voldemort. Ora non lo chiamavamo più per nome perchè era un tabù, se lo chiamavi venivi rintracciato.
-Si, certo- dissi ripensando alla scenata nello studio del preside il quinto anno.
-A Natale ho parlato con Sirius e mi ha dato un consiglio.- disse mettendosi a guardare la raffigurazione del padrino.
-Mi ha detto: tu non sei una persona cattiva, sei una persona buonissima a cui sono capitate cose cattive. Il mondo non è diviso in persone buone e mangiamorte, ognuno di noi ha dentro di se una parte buona e una cattiva, bisogna solo scegliere da che parte agire- mi disse il ragazzo.
-Perchè me lo stai dicendo?- chiesi iniziando a guardare lui al posto di Sirius.
-Perchè ho visto con che odio combatti contro Bellatrix, insomma se tu la dovessi uccidere anche solo per vendicare Sirius, valuta bene come ti sentirai dopo.- mi spiegò il ragazzo.
-Harry, io... odio Bellatrix e vorrei ucciderla, di sicuro non mi metterò a cercarla ma se la affronterò in battaglia... non posso prometterti che non la ucciderò- gli dissi.
-Finchè non andrai a cercarla va bene, così non sarai come lei- mi spiegò prima di uscire dalla stanza. Mi dovevo preparare per tornare a scuola.
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A Black's story
FanfictionCopertina di @_ilMoro_ - in revisione- Cosa sarebbe successo se Regulus Black, fratello di Sirius, avesse avuto una figlia appassionata di Quidditch della stessa età di Harry e con Remus Lupin con padrino? Dal libro: -Sono Albus Silente, il presid...