18th June 1996 - Quinto anno
Lucius e i mangiamorte si smateriallizarono usando il volo senza scopa. Iniziammo a correre per metterci in salvo, afferrai la mano di Talbott e mi misi a seguire due mangiamorte che volavano vicini. Davanti a me comparve Lucius.
-Zio Lucius, non ti facevo un uomo manesco- dissi.
-E io non pensavo di avere una nipote tanto stupida. Sei come tuo padre e tuo zio, convinta che seguire il potere non ti terrà in vita, perderete questa guerra.- mi disse.
-Vedremo. Stupeficium!- parò il colpo.
-Petrificus Totalus- tentò Talbott ma Lucius parò anche quello.
-Confringo- il mio colpo andò a segno e il biondino volò indietro. Correndo ci ritrovammo con gli altri. Un mangiamorte volava verso di noi.
-Reducto- Ginny lanciò un incantesimo che esplose sul nostro avversario, il problema era che le profezie iniziarono cadere con gli scaffali. Iniziammo a correre verso la porta ma finimmo in una stanza rotonda con delle pietre sul pavimento. Al centro della stanza c'era un arco con nel mezzo una specie di velo.
-Ufficio misteri, il nome l'hanno azzeccato no?- disse Ron alzandosi.
-Le voci, capite cosa dicono?- chiese Harry avvicinandosi al velo.
-Non c'è nessuna voce Harry- disse Hermione. Ma le voci a quanto pare le sentivamo anche io, Luna e Talbott.
-Harry, è solo un'arcata vuota. Ti prego Harry, andiamocene- insistè Hermione mentre noi quattro ci avvicinavano al velo.
-Tutti dietro di me!- disse Harey puntando la bacchetta sulla porta che si aprì e ne fece uscire i mangiamorte. Le loro scie nere ci vennero incontro, mi sentì tirare e poi buio. Riaprì gli occhi dopo qualche secondo e Rodolphus Lestreange mi teneva bloccata a se con un braccio puntando la bacchetta alla gola. L'idiota si era dimenticato di disarmarmi e tenevo ancora stretta la bacchetta, ma decisi di aspettare a liberarmi. Lucius comparve davanti a Harry.
-Credevate veramente... insomma siete davvero così ingenui da pensare che dei bambini avessero una possibilità contro di noi- disse con il suo solito tono calmo.
-Beh, a quanto pare, zio Lucius, si. Depulso!- puntai la bacchetta alla testa del mangiamorte che mi teneva stretta e lo feci volare in aria per poi cadere svenuto. Andai di fianco a Harry.
-Tuo marito Bella, si beccherà una bella punizione dopo.- disse Lucius guardando Bellatrix Laestrenge che teneva fermo Neville.
-Voglio semplificarti la cosa Potter. Dammi la profezia ora, o guarda i tuoi amici morire- disse Lucius tendendo la mano verso Harry.
-Non dargliela Harry- disse Neville beccandosi un colpo da Bellatrix.
-Harry non farlo, ricordi l'ES? Possiamo farlo insieme- gli dissi. Lui guardò la sfera che teneva in mano e la porse a Lucius. Lui la prese e la guardò fiero, poi una luce bianca comparve dietro di lui, una luce molto familiare.
-Allontanati dal mio figlioccio e da mia nipote- disse Sirius tirando un pugno in faccia a Lucius. Comparvero altre luci che liberarono i nostri amici, quelle luci diventarono i membri dell'ordine. C'erano Remus, Tonks, Kingsley e Malocchio. Lucius cadde e ruppe la profezia. Io, Sirius ed Harry schiantavamo i mangiamorte seduti dietro una pietra mentre l'ordine iniziava a combattere.
-Ora ascoltatemi, voglio che voi raduniate gli altri e andiate via.- disse Sirius una volta che eravamo fuori portata incantesimi.
-Cosa? No, noi restiamo qui con te- dissi.
-Voi siete stati bravissimi ma ora lasciate fare a noi- disse Sirius.
-Vi voglio bene ragazzi- aggiunse prendendo la bacchetta e uscendo allo scoperto.
-Black!- disse Lucius sfoderando la bacchetta. Io guardai Harry e decidemmo entrambi di seguire Sirius. Lucius lanciò un incantesimo su di me e Sirius lo parò.
-Confringo- dissi puntando la bacchetta su mio zio Lucius.
-Non mi fregherai di nuovo Black- disse lui parando il mio incantesimo. Di nuovo Harry e Sirius attaccarono. Intorno a noi si stava scatenando il peggio. Gli altri ragazzi dell'ES erano nascosti dietro una roccia poco lontano da noi. Remus stava combattendo contro Grayback, Tonks con Bellatrix mentre Malocchio e Kingsley contro due mangiamorte di cui non conoscevo l'identità. Poi in un attimo successe il disastro. Sirius avanzò contro Malfoy mettendosi davanti al velo. Belletrix, che si era liberata momentaneamente di Tonks, volò accanto a Lucius. Mi lanciò un incantesimo che parai male e la mia bacchetta si spezzò in due parti. Harry le lanciò contro un incantesimo che la fece volare lontano.
-Bel colpo James- disse Sirius senza smettere di duellare con Lucius. Bellatrix nel frattempo si era rialzata.
-Avada Kedavra!- disse la donna e una luce verde uscì dalla sua bacchetta colpendo Sirius. Il sorriso scomparve dal suo volto e cadde dietro il velo mentre i suoi occhi senza vita guardavano me ed Harry.
-NO!- gridai insieme a Harry senza rendermene conto. Remus e Talbott arrivarono da noi e ci abbracciarono per bloccarci. Ho iniziato a piangere mentre il ragazzo falco mi teneva stretta fra le sua braccia.
-No, lui non è morto- dissi con la voce rotta dal pianto mentre gli altri mangiamorte lasciavano la stanza. La morte di un caro si affronta in due modi per come la vedo io. Harry riuscì a liberarsi dalla presa di Remus e corse dietro Bellatrix. Io invece piangevo fra le braccia di Talbott mentre Remus raccoglieva qualcosa dai piedi del velo.
-Strano- disse mentre una lacrima gli scorreva lungo il viso.
-Le bacchette hanno anima, dovrebbero seguire il loro padrone nell'aldilà.- disse Remus rigirandosi la bacchetta di mio zio fra le mani mentre io iniziavo a smettere di singhiozzare.
-C-cosa significa?- chiesi con la voce ancora rotta dalle lacrime.
-Che la sua lealtà è cambiata- disse porgendomi la bacchetta.
-Prendila- mi disse. Io non capivo ma la afferrai per il manico e il calore che avevo sentito da Ollivander cinque anni prima si ripresentò.
-Ha scelto te- disse Remus avvolgendo me e Talbott che ancora mi stava abbracciando. Io sorrisi e lui mi prese per mano.
-I sentimentalismi sono per quando saremo certi che questo posto sarà sicuro- disse Malocchio indicandoci l'uscita. Una volta arrivati fuori vedemmo Harry disteso a terra con Silente accanto a lui.
-Tu sei il debole- disse a fatica ancora sdraiato per terra.
-E non conoscerai mai l'amore, o l'amicizia e mi dispiace per te.- poi si mise supino e la sabbia che era intorno a loro iniziò a muoversi fino a formare un cerchio attorno a lui. Poi comparve Voldemort. Io mi strinsi a Remus afferrando la mano di Talbott.
-Sei uno sciocco Harry Potter, e perderai ogni cosa- disse Voldemort. Da due camini iniziarono ad arrivare gli auror seguiti dal Ministro in persona. Appena Voldemort lo vide si smaterializzò.
-È tornato- disse mentre noi ci avvicinavamo a Harry e Silente. Una volta che la tensione per la visione di Voldemort passò la scaricai tutta piangendo addosso a Remus. Le settimane successive furono un inferno. Grimmauld Palace era triste e cupa, non era più la stessa dopo la morte di Sirius. Avevo ereditato io quel posto come ultima Black in vita. Sedevo in salotto da giorni e non parlavo con nessuno se non con Remus e Talbott. Continuavo a guardare la mia bacchetta rotta e quella di Sirius che aveva scelto me. Fortunatamente l'esame di incantesimi interrotto dai gemelli Weasley era l'ultimo e venne annullato promuovendo tutti col massimo dei voti, per il resto avevo passato tutti i miei gufo con Eccellente, anche trasfigurazione. Silente era tornato preside e la Umbridge aveva perso la cattedra. Riuscì a elaborare il lutto molto dopo Harry, solo verso il mio compleanno.
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A Black's story
FanfictionCopertina di @_ilMoro_ - in revisione- Cosa sarebbe successo se Regulus Black, fratello di Sirius, avesse avuto una figlia appassionata di Quidditch della stessa età di Harry e con Remus Lupin con padrino? Dal libro: -Sono Albus Silente, il presid...