29th April 1996 - Quinto anno
Sabato pomeriggio significava solo una cosa: riunione dell'ES. La situazione del mondo esterno era in stallo da quando Arthur Weasley era stato dimesso dal San Mungo. Niente più attacchi o notizie di reclutamenti da parte del Signore Oscuro. Le lezioni con Piton procedevano alla grande, ormai continuavo con occlumanzia solo per tenermi in allenamento, ero diventata capace di occludere a comando, sapevo creare falsi ricordi da mostrare tanto che anche Piton aveva dei problemi a trovare i ricordi reali. Per i duelli miglioravo a ogni lezione, sapevo difendermi e contrattaccare. Nella stanza delle necessità tutti avevano già iniziato ad allenarsi ma quel giorno, stranamente, nessuno aveva visto Flich o la squadra d'inquisizione girare intorno all'entrata della stanza.
-Taylor, sei arrivata finalmente! Ci stavamo organizzando per riprovare gli schiantesimi. Mi dai una mano a fare una dimostrazione?- chiese Harry appena mi vide entrare.
-Con piacere, Potter- dissi ghignando. Tutti si misero in linee accanto a noi mentre io e Harry ci mettevamo l'uno difronte all'altro.
-Ok, io conto fino a tre, poi tu mi lanci uno schiantesimo, io posso decidere se parare o contrattaccare, il primo che cade ha perso, chiaro?- disse lui impugnando la bacchetta. Io annuì.
-Bene, uno... due... tre!- lui si aspettava un mio schiantesimo quindi contrattaccò spostandosi di lato, io, che ormai avevo capito come ragionava nei duelli, parai il suo attacco e lo schiantai facendolo cadere.
-Molto bene Black, ma sia chiaro, voglio la rivincita- dissa mentre Ron lo aiutava ad alzarsi.
-Quando vuoi Potter, magari utilizzeremo anche altro oltre agli schiantesimi, come una maledizione del solletico.- dissi sorridendo. Dopo di noi si affrontarono altre coppie. Ma ad un certo punto, tutti ci girammo verso una parete. Lo specchio si era frantumato e Nigel, un ragazzino di Grifondoro, si stava avvicinando alla crepa fra due mattoni. Harry corse da lui e lo spostò dal muro.
-Bombarda Maxima- disse la vocetta stridula della donna che ci perseguitava da mesi. La parte crollò e dietro di lei comparve Flich con la squadra d'inquisizione al completo.
-Malfoy tu e tuoi amici sareste così gentili da accompagnare Potter e Black verso l'ufficio del preside?- disse la donna indicando me ed Harry.
-Si professoressa- disse Draco prendendomi per il polso. In cinque minuti Flich aveva riaccompagnato tutti in sala grande in attesa di una punizione. Io, Harry, la Umbridge, il Ministro, Draco e Goyle eravamo davanti al Gargoyle del preside.
-Bignè al caramello- disse la donna in rosa. La statua non si mosse e io mi misi a ridere.
-Signorina Black, vuole dirci cos'ha da ridere?- disse il Ministro.
-Beh, Ministro, mi meraviglio di come l'inquisitore supremo di questa scuola, nonché professoressa da lei inviata, non sappia che Albus Silente cambia password ogni quadrimestre- dissi ghignando e facendo ridere pure Harry.
-Come si permette! Lei sa che ho il potere di espellerla!- disse la Umbridge su tutte le furie.
-Suvvia Dolores, da Silente ci dovremmo pur arrivare e suppongo che lei conosca la password, vero Black?- disse Fudge.
-Può essere, magari mi verrà in mente quando mio cugino sposterà le sue luridi mani da traditore da me- dissi voltandomi verso Draco.
-Signor Malfoy, lasci andare la signorina Black- disse la Umbridge.
-Molto bene, ora va meglio. Tartina al limone- dissi voltandomi verso il gargoyle. La statua annuì e rivelò le scale.
-Dopo di lei ministro- dissi spostandomi per farlo passare. Guardai Harry e dovetti trattenermi dal scoppiare a ridere. Il ministro aprì la porta del preside facendoci entrare tutti.
-Oh, Cornelius, a cosa devo questa visita inattesa?- disse cordialmente il preside.
-Visto, Cornelus, Esercito di Silente, è di questo che l'avevo avvertita!- disse la Umbridge dando al ministro il foglio con l'elenco dei membri dell'ES. Nel frattempo era arrivato anche Kingsley come capo degli auror e mi fece l'occhiolino come saluto.
-Ha messo su un esercito per prendere il controllo del Ministero- disse la donna su tutte le furie.
-Naturalmente- disse Silente facendomi spalancare gli occhi.
-No, professore, lui non c'entra niente, sono stato io- disse Harry ancora trattenuto da Goyle.
-Molto nobile da parte tua coprirmi, ma com'è stato puntualizzato, la pergamena dice chiaramente Esercito di Silente, non di Potter. Ho incaricato Harry di formare quest'organizzazione, e io e soltanto io rispondo delle sue attività.- disse Silente volevo intervenire ma restai zitta.
-Invia un gufo alla gazzetta del profeta, dovremmo farcela per l'edizione del mattino. Dolish, Shakebolt, voi scorterete Silente ad Azkaban- disse il ministro chiamano un'altro auror dietro Kingsley.
-Ah, sapevo che avremmo incontrato un piccolo intralcio.- disse il preside tornando dietro la scrivania e guardando la sua fenice.
-Sembra che tu proceda nell'illusione che io... come si dice, non faccia resistenza. Be' posso dirti questo, non ho alcuna intenzione di finire ad Azkaban- disse Silente guardando prima la Umbridge e poi Fudge.
-Adesso basta, prendetelo!- disse la Umbridge infuriata. Silente mi fece l'occhiolino e la sua fenice iniziò a volare per lo studio, poi, arrivata sopra il suo padrone, si congiunsero e sparirono in un esplosione di fuoco.
-Beh, ministro, non le piacerà ma deve ammettere che Silente ha stile- disse Kingsley mettendomi una mano sulla spalla. Il giorno seguente la gazzetta del profeta narrava la scomparsa dell'ormai ex preside di Hogwarts e della sua sostituta, l'amatissima Dolores Umbridge. Con lei a dirigere la scuola tutto divenne un inferno. Non avevamo tempo libero, le uscite a Hogsmeade erano limitatissime e si poteva solo studiare. Almeno ne approfittavo per ripassare per i G.U.F.O. che avrei dovuto sostenere a inizio Giugno.
Gli esami iniziarono e i gemelli, nonostante avrebbero dovuto studiare per i M.A.G.O. non aprivano un libro da settimane e lavoravano continuamente su dei nuovi modelli di fuochi d'artificio. Scoprii il motivo durante l'esame di teoria di incantesimi. La sala grande era in completo silenzio, c'era chi era in panico, chi scriveva a macchinetta e chi continuava a lanciare occhiate disperate ai compagni vicini. Si sentì uno scoppio dalle scale accanto, molti si girarono ma nessuno se ne preoccupò. Poi un'altro, più forte fece girare tutti. La Umbridge scese dalla pedana degli insegnanti e iniziò a camminare verso la porta. Uscì sotto lo sguardo di tutti e un fuoco d'artificio le esplose in faccia facendo ridere l'intera sala. Poi un'altro arrivo a metà sala grande e scoppiò sul soffitto. Pi arrivarono i gemelli sulle loro scope con le mani piene di fuochi d'artificio. Volarono per tutta la sala grande urlando e facendoci volare tutti i fogli. Lanciavano sempre più fuochi che esplodevano in aria e ci alzammo tutti.
-Pronto quando lo sei tu!- disse Fred al gemello che volava accanto a me.
-Sta a vedere- mi disse per poi far cenno al fratello. Lui ne fece saltare un altro che esplose vistosamente e poi prese la forma di un drago che iniziò a seguire la Umbridge per tutta la sala grande facendoci ridere. Poi i gemelli uscirono dalla sala portandosi dietro tutta la scuola e volarono in cielo lanciando un fuoco che spomsorizzava il loro negozio, i tiri vispi Weasley. Tutta la scuola corse in cortile e li acclamava, pure i professori si unirono. Quel giorno Hogwarts era in lutto, i gemelli Weasley, i più grandi e bravi portatori di scherzi avevano abbandonato gli studi, e come affrontare questa perdita se non con una festa.
STAI LEGGENDO
A Black's story
FanfictionCopertina di @_ilMoro_ - in revisione- Cosa sarebbe successo se Regulus Black, fratello di Sirius, avesse avuto una figlia appassionata di Quidditch della stessa età di Harry e con Remus Lupin con padrino? Dal libro: -Sono Albus Silente, il presid...